~257~
faggi
caffeiferi
caio
radici
miniati
baci
luce
girandole
cane
retrattile
-In
campagna, a casa dei nonni materni (“radici” intende
i
nonni: infatti le piante esprimono i genitori), il momento
dei
saluti seguiva un collaudato cliché: mio padre (“faggi”)
era
impegnato nella manovra di retromarcia (“retrattile”) e,
dal
momento che il viottolo durava almeno un paio di minuti,
io
ne approfittavo per mandare bacini (“miniati baci”) con
le
mani, dicendo un’infinità
di “ciao” (“ciao” in “caio”).
“Girandole”
esprime il gesto che eseguivo con la mano, in
particolare
facevo compiere al dito indice dei movimenti
rotatori,
come per dire “a presto !”,“ci vediamo dopo”.“Faggi
caffeiferi”
intende i persuasivi, incalzanti “faccio un caffè ?”
che
entrambe le nonne rivolgevano (ogni mercoledì, il giorno
d’uscita
di Topolino, “ratti” in “retrattile”) a mio padre; le sue
vane
repliche di rifiuto venivano subito respinte dal momento
che,
in particolare la nonna paterna, approfittava
dell'occasione
per bersi l'ennesimo caffè...“Cane retrattile”
esprime
sia quello di Stefano (“re
” in “retrattile”, nicknameri
“giulivi
sestieri”), sia il dramma che aveva visto protagonista
un
vecchio cane ormai cieco. La luce dei fuochi d'artificio e
i
violenti rumori simili a spari (“cane” è pure una parte della
pistola)
avevano fatto sì che si uccidesse strangolandosi da solo
a
furia di tirare il guinzaglio... –
~258~
retti
sfinteri
pigra
cistite
lame
rubriche
cieche
querce
estive
marce
-Durante
l'estate alcune bambine volenterose erano chiamate
ad
appoggiare Suor Lucia (“cieche ”) e Mariella (“pigra”) alla
scuola
materna. Si trattava di una speciale collaborazione e,
allo
stesso tempo, faceva piacere ripassare filastrocche e ludici
diversivi
che non erano ancora un lontano ricordo. Non mi
dispiaceva
affatto il ruolo di maestra d'asilo, l'unico particolare
che
mi sarei risparmiata consisteva nelle marce alla toilette che,
a
quell'età, sono guidate ! Inoltre Mariella aveva il timore che
i
bambini potessero soffrire di cistite e quindi incrementava
i
collettivi tour degli sfinteri
indemoniati...“Querce ” esprime
il
ruolo di “mamme” che le ragazzine del doposcuola andavano
a
ricoprire al sopraggiungere dell'estate. La cosa assurda era
la
differenza anagrafica che le separava dai loro figli fittizi,
appena
un lustro; dai nove ai quattro anni, inutile dire,
si
trattava di un lasso
di tempo davvero abissale…
“Lame
rubriche” esprime le agendine della Smemoranda
ancora
semi-sconosciute.
Il logo a forma di mela (“mela”
in
“lame”) si impose in pochissimo
tempo: la mia baby-sitter
se
ne fece regalare subito una, Stefano (“re” in “retti”)
acquistò
il diario che Nicolò (“mar” in “marce ”) aveva
dell’Inter
(da “sfinteri”).“Estive” contiene “est” esprimendo
l'“alba
anagrafica” degli utenti che frequentavano
la
scuola materna.-
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treni
puberi
sole
medaglie
d’azzurro
querce
yogurt
di cute
valenti
battute
-“Sole
medaglie” esprime sia il fatto che, giocando controsole
a
tennis, avevo ottenuto il secondo posto invece del primo,
sia
il periodo di sole medaglie che sfioravano sempre
l'ambitissima
coppa... Il maestro di tennis era solito girare
filmini
amatoriali in cui, oltre alle nostre “prodezze”
tennistiche,
erano inserite barzellette e canzoncine: fra queste
due
possibilità avevo scelto di cantare la famosissima
“Azzurro”.
“Treni”, infatti, intende il celebre treno dei desideri
(in
questo caso di vincere la coppa al torneo), ma anche
la
presenza di Stefano (“re” in “treni”) al centro estivo.
Per
dovere di cronaca, alla fine le coppe arrivarono, ben tre
(“tre”
in “treni”) ! “Cute ” esprime i tatuaggi che la pelle
scoperta
aveva modo di mostrare d'estate: qualcuno si tappezzò
di
tatuaggi per distrarre gli avversari a basket, Stefano si tatuò
una
propizia racchetta da tennis ! “Yogurt” sta per una mia
piccola
indigestione (in preda alla nausea, avevo consumato
solo
un misero yogurt) al pub del centro estivo; “valenti
battute”
esprime le potenti battute di tennis della figlia del
maestro,
Valentina.
Sua madre (“querce”) era la segretaria
del
centro sportivo: nel parlare del marito, tuttavia, usava