~343~
rami
falciferi
regali
agguati
uggiosi
intrecci
fabbrica
d’armi
giunchi
tiranni
-“Regali
agguati” intende, con l'aggiunta della parola
“tiranni”,
i videoludici agguati dei tirannosauri Rex:
il
giocatore era calato nei panni di coraggiosi esploratori che,
per
evitare di essere sbranati, cercavano di stanare i dinosauri
individuando
l'arma giusta per ognuno di essi. Gli impavidi
protagonisti
facevano rivivere le scene salienti di “Jurassic
Park”
( “giu” in “giunchi”; “intrecci”: il primo di tre, “tre”
in
“intrecci”, film) in ambienti stracurati nella grafica. In un
livello,
ad esempio, bisognava mimetizzarsi in vegetazioni
uggiose
e intricate di giunchi, in un altro occorreva scappare
da
una fabbrica abbandonata; ad un certo punto iniziava
un
timer (“il tempo è tiranno”: il padre di Stefano, “re” in
“intrecci”,
ripeteva più volte questo
intercalare nel venire
a
prendere il figlio,“rami” indica i figli in generale) alla
rovescia
al termine del quale era impossibile fuggire a causa
di
un allagamento ! La particolarità più adrenalinica era
constatare
il progressivo alzarsi dell'acqua, prima solo alle
ginocchia,
poi alla vita... A proposito di vita, a dire il vero, quel
gioco
mi conquistava a tal punto da invocare il puntuale,
spietato
game-over.
“Falciferi” intende il portare le falci,
quindi
la morte. Quando un archeologo perdeva tutta la vita,
c'era
solo una cosa da fare: ricominciare daccapo !-
~344~
larus
planisferi
dieci
decimi
sinodi
occhi
senza
lenti
nugoli
sforzi
-Nonostante
i miei dieci decimi mi venne la mania degli occhiali
da
vista, probabilmente per il fatto che facevano sentire più
grandi.
Infatti una bambina della nostra classe, Giorgia Sforzin
(“sforzi”),
ci lasciava con il fiato in gola (“nugoli”) per il modo
adulto
con cui li ostentava. Riuscì a soddisfare il mio cruccio
un'innocente
montatura, per giunta sprovvista di lenti, ma
ugualmente
in grado di farmi assumere, anche solo davanti allo
specchio
di casa, quell'inconfessabile “aria da grandi” che ci
piaceva...“Sinodi
occhi” intende, sempre in tema di occhiali,
i
carnevaleschi occhiali a pupille rimbalzanti che fuoriuscivano
dalle
orbite mediante evidentissime molle ! E ancora le tipiche
lenti
correggi-vista
con gli odiosi cerottoni (“si/no” in “sinodi”
per
intendere l'occhio coperto rispetto all'altro) che spesso
facevano
sembrare i malcapitati bambini dei ciclopi in
miniatura
(nicknameri “tamburi oederi”)...“Larus planisferi”
indica
un atlante che chiamavamo “Larus” non sapendo che
quello
era il nome dell'editore.-
~345~
~345~
gatti
stratoferi
strani
pasti
grani
faggi
brillanti
righe
regie
clessidre
-Andavano
molto in auge i giocattoli acquatici, in particolare
sfruttavano
oggetti di uso quotidiano come bicchieri e righelli ,
rendendo
più spensierato il pasto o il compito. Nel primo caso,
bambini
inappetenti potevano distrarre l'attenzione e ingannare
il
tempo dei pasti in modo ingegnoso: “gatti stratoferi” indica,
infatti,
particolari bicchieri a puzzle il cui scopo consisteva nel
riordinare
delle tessere mobili così da ottenere strati di una
vignetta,
ad esempio di “Tom e Jerry”... Non era facile come
bere
un bicchier d'acqua ! A questo riguardo, i più forniti di
simili
trovate erano i miei cugini (“grani” per “melograni”):
il
loro (rituale, “tiri”, quindi “riti”, in “brillan/ti
ri/ghe”) pasto
diventava,
a causa di quei diversivi, piuttosto strano; l'unica
analogia
con il mio era data dalle scaglie di formaggio grana
che
mi offrì mio zio, proprio come faceva mio padre (“grani
faggi”).
“Regie clessidre” esprime
le clessidre idriche, una
delle
quali venne siglata col nome da
Stefano (“regie” e “re ”
in
“clessidre”) per poi finire alla sottoscritta a seguito di uno
scambio.
Il righello con miscela di brillantini all'interno finì
per
allagarmi l'astuccio…-