martedì 12 giugno 2018

355-357

~355~
scontri baciapolveri

pirate lance
minute querce
coppe carrozze
piccole botte

-Unendo la prima parola all'ultima, si ricava il gioco di società
Il pirata nella botte”: esso si avvaleva di una botte in plastica,
più o meno grande a seconda della versione (mia madre mi
aveva fatto dono di quella miniaturizzata,“minute querce”,
piccole botte”). Il recipiente era provvisto di numerose
feritoie entro le quali inserire lance colorate. L'interno della
botte alloggiava un pirata agganciato a una molla.
Alla lancia che faceva saltare il pirata andava la sconfitta
e si interrompeva subito il gioco: ogni volta il congegno (degno
della CIA, “cia” in “baciapolveri”) interno mutava la
posizione della lancia incriminata, garantendo adrenalina
a raffica…“Coppe” esprime la collocazione domestica,
fra le coppe di tennis, di quel passatempo vinto alle giostre
(“carrozze”). “Querce” è da collegare a “scontri
baciapolveri” intendendo una simpatica gaffe sul banco
di beneficenza: mia mamma aveva devoluto una coppia di
autoscontri giocattolo che puntualmente mia nonna sorteggiò !
Nel visionare i premi i commenti più benevoli erano del tipo
ecco i soliti prendi-polvere (“baciapolveri”)!.“Scontri”
inteso anche come diatriba (“botte”, nella forma plurale)
al momento di portare a casa gli invisi premi...-

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~356~
cicles gommiferi

copule graffe
brodaglie querce
tempere punte
cannule doppie

-“Copule graffe” è da riferire a un accessorio scolastico, un
pulcino con vani interni e comodi scomparti. Il cappellino
(“copule”) faceva da temperamatite, il ventre era uno sfizioso
contenitore per le graffette e uno sfiatatoio sul retro ospitava
una gomma (“gommiferi”). Invece “brodaglie querce” esprime
l'ingegnoso sistema, messo a punto da mia madre (“querce”),
per farmi bere il brodo, ovvero l'impiego della cannuccia
(“cannule”). Persino la mia pediatra aveva deciso di adottarla
testandone l'indiscussa efficacia sul marito (camminava sulle
punte) ! “Punte” intende, con “doppie”, la mania di
temperare le matite da entrambe le parti. Il discorso “cicles”
rimanda alla paura di ingoiarli in forza della quale ero
solita esentarmi dalle gomme da masticare (elargite dalle
Suore, “pie” in “doppie”) e, in caso contrario, sputarle nel
giro di pochi secondi ! Invece il “re” ( da “tempere”) era un
esperto masticatore di Big Bubble e riusciva a fare delle bolle
da guinness dei primati !-


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~357~
zaini solferi

forti storti
turchi guanti
primi passaggi
carezze draghi

svelati palloni
panda di riunioni

-“Forti storti turchi guanti” indica le encomiabili prodezze
calcistiche di un bambino, Stefano Turco (“turchi”): in effetti
era capace di parare senza guanti i tiri violentissimi con il
pallone di cuoio ! Il campetto di Retorto (“storti”), infatti, era
assai ghiaioso e il pallone di spugna si sarebbe lacerato al
primo passaggio...“Primi passaggi” intende pure i passaggi
di prima al muro: occorreva passarsi a turno la palla facendo
sponda sul muro senza stopparla. A volte era letale, per
l'avversario, perfino una semplice carezza alla sfera, a quanto
pare il sadico Iacopo (“draghi”) se n'era accorto ! “Svelati
palloni” intende gli episodi in cui dei tiri poco calibrati
prendevano in pieno le Suore arrivando perfino a levar loro
il velo ! Quando succedeva la partita si interrompeva
bruscamente e il pallone veniva requisito fino a nuovo ordine.
L'autore del tiro veniva colpevolizzato ad alta voce fra i
mugugni generali: in effetti, in tali circostanze, si doveva
rimediare in fretta qualche altro diversivo, di solito andavo da
Stefano (“re ” in “carezze”), indaffarato con i videogiochi.
Aspettavo con ansia le riunioni di mamma per rimanere
a giocare a “rimandi” con Antonio (“panda”) anche fino alle
sei di sera ! Normalmente, infatti, andavo a casa subito dopo
i compiti, verso le quattro e mezza. Le partite di rimando
consistevano nel tirare da porta a porta senza invadere
la metà campo avversaria: dal momento che, da notevole
distanza, risultava difficile segnare terminavano spesso a reti
inviolate. Erano i pallonetti i tiri più insidiosi poiché la loro
apparente banalità induceva ad abbassare la guardia (a non
essere saggi, “saggi” in “passaggi”): Antonio lo sapeva fin
troppo bene ! “Zaini solferi” intende l’annosa diatriba
zaino” (una delle “solfe” più fomentate dai genitori)
secondo cui, per alcuni, flagellava (a mo' di Solferino,
la famosa disfatta di “Solferino”) la schiena, per altri,
agevolava la crescita…-

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