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stracci
rangeri
soffici
frassini
spettri
di pattini
mosaici
antichi
nove
tre opliti
-“Soffici”
si collega all'ultima sillaba di “frassini” per ottenere
“Sofficini”:
in allegato ai famosi
surgelati veicolavano dei
personaggi
in plastica, miniature esatte di quelli alimentari.
Mia
cugina (“frassini”) li collezionava anche se non potrei dire
la
stessa cosa per le sorprese kinder. Durante una merenda in
campagna
avevo trovato un piccolo puzzle raffigurante la serie
delle
rane (il modo di dire “ranare” esprime, per magica
associazione,
un'amica ,“stracci”, di vecchia data, “antichi”,
di
mamma, nicknameri “rane frenieri”) e lei mi aiutò a
riordinare
(“rangeri” per “arrangiare”) le tessere de l
mosaico.
Le
rane, o meglio, la serie delle “Ranoplà” (“opliti”), come
si
chiamavano, risale al '93 (“nove tre”), 1993: quando uscì
Stefano
(“re ” in “tre”) aveva sei (9-3=6)
anni. Regalai a mia
nonna
(“spettri”: infatti ero solita chiamarla “fantasma
formaggino”
dal momento che dava da mangiare a mio nonno
un
formaggino ogni sera) una rana, precisamente la
pattinatrice
che esibì, a mo' di prezioso Swarovski, in
un
posacenere d'argento ! Collocazione efficace dal momento
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rettili
insigniferi
una
foglia
un’altra
un’altra ancora
un’altra ancora
… tre
su tre !
parodia
d’autunno:
la
mia quercia
poteva
tutto
-Una
sera autunnale, seduta sulla panchina di fronte alla scuola,
avevo
supplicato mia mamma (“quercia”) di poter aprire gli
ovetti
kinder prima di rincasare... Si trattava della scatola
composta
da tre ovetti in cui si era certi di trovare una sorpresa
(“foglia”)
dipinta a mano. Queste ultime erano sorprese molto
più
ambite di quelle da costruire. Veicolava la serie dei
coccodrilli
(“rettili”) in atmosfera scolastica; la serie
era
stata battezzata “L'allegra scuola dei Coccodritti”
(cocco/dritti,“retti”
in “rettili”) in una parodia di tutte le
figure
tipiche: l'allievo secchione, il Preside obeso, l'insegnante
(“insigniferi”)
di educazione fisica palestrato, l'alunna
seducente,
la pagella del bocciato... Nonostante la statistica
certa
(l’ “ancora di salvezza”!) dell'“1 su 3”, mia madre riuscì
a
conseguire un eccezionale (“tre”, numero perfetto)
e
remotissimo “3 su 3”, probabile esito di un errato
confezionamento
(o della sua onnipotenza ?)... Se le sorprese
kinder
vengono indicate dal nickname “foglie”, era un autunno
davvero
promettente ! Il “re” è citato per la sua polo
“La
coste” (“rettili” indica il coccodrillino, simbolo della
famosa
ditta): approfondisce ciò il nicknameri “colli
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futili
calmieri
voraci
corde
caraffe
bolle
inferno
paradiso
acerrime
amicizie
-“Voraci”
identifica “Valeria e Roberta”, così in simbiosi
quelle
due da mutare il “va” e “ro” (“va” di Valeria e “ro”
di
Roberta) in “vo ” e “ra”. Avevano la mansione di riempire
le
caraffe; pertanto si recavano a mensa un po' prima della
comitiva
(“orde” in “corde”). Valeria era riuscita a finire
il
gioco elettronico delle bolle, un puzzle game del tutto simile
al
tetris, mentre il primato dell'amica consisteva nel salto con
la
corda. “Acerrime amicizie” esprime il loro rapporto
confidenziale
estremamente solido, ma anche incrinato da
continui
battibecchi: i loro bronci duravano settimane e spesso
i
motivi delle loro liti furibonde erano futili e banali. A sedare
(“calmieri”)
le loro accese controversie era il tempo, quanto lo
stabiliva
la sequenza degli eventi. In effetti continuare a vedersi
per
coincidenza logistica accelerava la riappacificazione.
Valeria
sapeva costruire complessi prismi di carta che
impiegava
nel gioco “Inferno Paradiso” (nicknameri “ribes
ciarlieri”):
esso consisteva nel rispondere a domandine quiz
(in rima,
“acer/rime”) dopo aver
scelto porzioni colorate