martedì 12 giugno 2018

396-398

~396~
pomeriggi interi

azzurra federa
serena treccia
noiosi specchi
voraci petti

-I servizi del doposcuola alloggiavano uno specchio a
grandezza naturale che ogni pomeriggio (fino alle tre, “tre”
in “treccia”) radunava tantissime bambine, tutte intente a farsi
le trecce e giocare a truccarsi... Interi pomeriggi immolati a
quello specchio ! Io no (da “noiosi”) di certo perché ritenevo
quei passatempi noiosissimi... Almeno si sudava a giocare
(a calcio,“interi” contiene “Inter”, esprimendo la relativa
disciplina sportiva) in cortile ! Azzurra (“azzurra”), Federica
(“fede” in “federa”), Serena (“serena”), Valeria e Roberta
(“voraci”), invece, erano spesso dedite a quel genere di
trastulli. Ingaggiavano pettini (“petti”) da professionisti tanto
più che la mamma di Valeria faceva la pettinatrice... I servizi
erano pure noti per le epistassi di Stefano (“re ” in “treccia”)
che improvvisamente usciva dalla classe estraendo un
fazzoletto dopo l'altro...-

Risultati immagini per spilletta inter

~397~
crusoe anti-ieri

boreali dedali
tragici spunti
marasma tantali
regali insulti

-Le sorelle Debora (“Debora” in “boreali dedali”) e Tamara
(“mara/sma ta/ntali”), la prima della nostra età, l'altra più
grande, erano tifosissime dell'Inter (quando la sottoscritta,
Mara” in “marasma”, era ancora anti-Inter) o, almeno,
il padre lavorava all'interno del club: questo spiega come
elargissero alla classe gadgets nerazzurri... Io (ho un nickname
preciso che lo sciamano di turno, essendo nel marasma, non
ricorda !) avevo ricevuto in regalo un astuccio con la scritta
Ieri l'Inter”: conteneva una serie di spille (“spunti”) da
collezione. Davide (“tragici”) esibiva lo scudetto del Milan
sul colletto di una camicia a maniche corte... Era difficile
entrare in possesso di simili reliquie e l'unica alternativa
per trovare quelle spille era andare in prossimità degli stadi
in tempo di partite. Dal momento che alcuni parenti di Debora
gestivano un negozio di bigiotteria, arrivava a scuola
agghindata di sgargianti bracciali che cercava di vendere
e pubblicizzare...“Crusoe” si rifà a una tartaruga kinder
(si chiamava Robinson; il nickname “foglie” è superfluo: infatti
il soggetto in questione è provvisto di foglia impiegata a mo' di
barca) di cui Debora mi regalò degli adesivi. “Regali” intende
pure il fatto che Stefano, con la complicità di Nicolò (“mar ”
in “marasma”) avesse preso in giro Debora con battutine e
vari insulti del tipo “Occhi di cacca ”, parodia del famoso
Occhi di gatto”...-

 Risultati immagini per occhi di gatto

~398~
cachi duemiliferi

volti marziani
azzurra delizia
nastri spirali
riva liquirizia

-Marzia (“marziani”), al doposcuola, ricopriva la mansione
di insegnante di danza classica e moderna. Arruolata per
preparare recite e saggi, insegnava coreografie e balli anche
ai più negati. In certi casi fingevo di non essere portata;
un po' me la cavavo, ma non mi andava giù il fatto di
sacrificare il tempo destinato alle partite di pallone…
Era così noioso danzare !”: fra le bambine, ero una delle
poche a dichiararlo. Azzurra (“azzurra”), una promessa
(astro nascente,“astri” in “nastri”) della danza, aveva modo
di deliziarsi nei giorni destinati alle prove ! Sebbene avessi
scelto danza moderna per evitare gonne e tutù vari, il mio
sogno rimaneva sempre quello di saltare giù dal palco del
teatrino e raggiungere il campo da calcio. “Riva” andrebbe
scritto con l'iniziale maiuscola per esprimere il famoso
calciatore e, di conseguenza, il calcio in generale. Una volta
la musicassetta di Marzia si inceppò e lei fu costretta a
riavvolgere (“volti” per “riavvolti”) tutto il nastro facendolo
fuoriuscire manualmente dalla classica spirale interna a
mo' di liquirizia. “Marziani” intende pure Nicolò (“mar”) e, in
particolare, suo papà alle prese con uno sconvolgente can can
in cui esibì delle pelosissime gambe ! “Ca cca del Duemila !”
(“cachi duemiliferi”): esclamava ai più ribelli (“rivali” in
riva li/quirizia”) Suor Lorenzina, vagheggiando gli ancora
lontani anni del Duemila…-