martedì 12 giugno 2018

236-238

~236~
mesti terrazzieri

querce cunicoli
socchiusi complici
mille pericoli
subiti termini

-Mia mamma aveva scoperto un'utile scorciatoia (“querce
cunicoli”) che non solo faceva risparmiare del tempo, ma
evitava anche di percorrere un tratto piuttosto pericoloso.
Mille pericoli”, in effetti, indica una svolta ad angolo ove
erano affissi i millesimi, i manifesti funebri. Peccato che,
nel leggere con attenzione questi ultimi, si poteva finire fra i
prossimi annunci, investiti dalle macchine ! Complice una porta
socchiusa, mia madre mi spingeva ad attraversare un buio
cunicolo che dava direttamente sulla via opposta evitando la
terribile svolta. Tuttavia quel passaggio non rimase a lungo
segreto e gli abitanti dello stabile i cui terrazzi davano proprio
sul fastidioso andirivieni, decisero di interromperlo quasi subito.
La tristezza (“mesti”) ci pervase non appena scoprimmo un bel
lucchetto luccicante in corrispondenza della porta. “Subiti
termini” indica anche il subire quel termine senza il quale
avremmo continuato a sfruttarne i vantaggi...-


~237~
biade cimmeri

questue capitoli
suspence di ruggini
chiavi grovigli
pigiami istmi

-Nei pressi della Questura (“questue”) era situato un negozio
di ferramenta e duplicazione chiavi. Il gestore era un accanito
lettore di gialli: infatti, ogniqualvolta si entrava nel suo
negozio, un groviglio (“rovi” in “grovigli” indica l’attrazione
delle giostre, nicknameri “faggi roveri”, in cui delle mani
metalliche vengono calate fra oggetti sparsi alla rinfusa…)
di merce esposta senza logici criteri, il titolare, un uomo ormai
piuttosto anziano, si alzava dalla sedia su cui stava
rannicchiato a leggere il suo buon libro giallo... Tradiva spesso
la spasmodica voglia di congedare i clienti; in certi casi
rinunciava apposta a dilungarsi in lunghe ricerche troncandole
(“istmi”) subito, come se non avesse alcuna voglia di
scandagliare tutti gli oggetti pigiati (“pigiami”) nel caotico,
polveroso guazzabuglio. Del resto non era affatto piacevole
interrompere il capitolo di un libro giallo sulla suspence più
accesa... “Biade cimmeri” intende, unendo le rispettive sillabe
iniziali, la bici tutta arrugginita che il proprietario del tetro
(“Ade” in “biade”) negozio posteggiava di fronte
all'ingresso...-


~238~
pigri ureteri

serpi passaggi
sforzi biliardi
tabelle ulcere
giunte d’industrie

-Il compleanno di Giorgia Sforzin (“sforzi”) radunò, fra gli
invitati, molti bambini che non frequentavano, proprio come lei,
il doposcuola, a cominciare da Matteo (“serpi”) che passò
tutto il pomeriggio a giocare a calcio (le saracinesche dei
garage sonorizzavano le reti, “rete” in “ureteri”) con suo
padre (fumava la pipa, “ser/pi pa/ssaggi” contiene “pipa”),
andando a dissuadere, con passaggi troppo lunghi, chiunque
osasse interferire. “Sforzi biliardi” indica il tavolo da biliardo
che occupava quasi l'intera cameretta di Giorgia anche se
quest'ultima, non sapendoci giocare, lo usava per farci
i compiti...“Pigri ureteri” intende l'ossessiva prevenzione
contro la cistite che la maestra della scuola materna, Mariella,
adottava portando i bambini in bagno più del dovuto !
Giorgia aveva sofferto di cistite, malessere che illustrava
ai bambini più curiosi.“Tabelle” esprime le gare di tabelline
che qualcuno organizzò il giorno del suo compleanno.
Una bambina di nome Giulia (“giunte”), della sezione accanto
alla nostra, che giocava nella squadra di basket della scuola,
bofonchiò qualche risultato un po' titubante... Era uno scandalo
non saperle ! Inoltre Giulia mi riferì di un elogio della
sottoscritta che la maestra Michela (“ulcere”) aveva tessuto
nella loro classe. Ero stata elogiata per una curiosa domanda
sulla rivoluzione industriale e Giulia, durante un allenamento
di basket, mi confessò di avere pensato anche lei la stessa cosa
senza osare esprimerla. “Re” in “ulcere” e “ureteri” indica la
cotta di Stefano per un'altra Giulia…-