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cuscini
costieri
salubri
alibi
pignoli
soldi
farmaci
querce
liguri
faggi
-Le
vacanze estive in Liguria avvenivano nella consueta assenza
di
mio papà (“faggi”), agricoltore e quindi impegnato
nella
mietitura.
Rimaneva tutta l'estate a lavorare nella cascina di
Sale
(“salubri” intende l’epidermico senso di sfida, l’“ubris”,
da
“s/al/ubri”, in pozione greca, nei confronti della “divinità”
città,
“AL” è l’abbreviazione di Alessandria: gli
piaceva
ribadire
il concetto che la campagna offrisse una vita più
salutare
per l’assenza di smog, evitando di fare quei confronti
che
avrebbero penalizzato Sale…) e sembrava quasi che
l'agricoltura
gli servisse un alibi per evitare le vacanze !
Si
limitava
ad accompagnare me e mamma (“querce”) al mare
e,
dopo un breve, doveroso bagno con la sottoscritta, andava
a
cambiarsi nella stanza d'albergo. Al mio ritorno dalla
spiaggia
avrei trovato i suoi soldi (“pignoli soldi”) sul cuscino
(“cuscini
costieri”): infatti ci teneva a contribuire alle spese
della
“costosa” (andavano spesi i risparmi del salvadanaio,
l’inglese
“pig” in “pignoli” indica il tipico maiale di terracotta)
vacanza
sulla “costa” ligure e, in particolare, presso la località
savonese
chiamata
“Noli” (“Noli” in “pignoli”). “Farmaci
querce”
esprime sia il fatto che papà andasse subito via,
lontano
(“farmaci” contiene l'inglese “far”), sia la funzione
“farmaco
” che mia madre era chiamata a svolgere quando,
~114~
vette
voleri
calci
d’inganni
panda
di faggi
rotule
fughe
bussole
corse
-L'episodio
ebbe luogo durante un soggiorno estivo in
montagna
(“vette voleri” in cui “voleri” si rifà al “volé di
godzilla”
del nicknameri “prestiti crateri”): “calci d'inganni”
intende
la promessa non mantenuta dalle Suore di farci vedere
una
partita in televisione. “Panda di faggi” indica sia Antonio
che
mi venne a portare il ghiaccio per placare la febbre
(nicknameri
“salti mandorlieri”), sia la vecchia
Fiat Panda che
mio
papà aveva chiesto in prestito allo zio dal momento che la
sua
macchina era dal meccanico. “Rotule” esprime un insolito
modo
di guidare di mio papà: faceva leva sul volante con
il
ginocchio (“rotule”) senza coinvolgere le mani ! “Fughe”
esprime,
insieme all'“orse” (“orse” da
“rose”
e viceversa)
di
“corse”, i puntuali tentativi di fuga al sopraggiungere delle
smielate
lezioni di Roselline: era un libro di grechette
e
disegnini geometrici che richiedevano molta pazienza…
“Bussole”
è il
nickname di Jose che mi scambiò, appunto,
una
piccola bussola ad acqua. Ci eravamo confortati
a
vicenda durante quella vacanza perché anche lui, al termine
delle
visite dei genitori, correva a inseguire la macchina
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oche
epimeri
lunari
gonne
cento
blu bolle
raffiche
d’angeli
cinque
sei scheletri
-“Lunari
gonne” esprime le pompose, carnevalesche gonne
la
cui base era tenuta ben tesa da un cerchio tipo “hula hop”.
“Lunari”
indica una beniamina dei cartoni,
Sailor Moon (in
inglese
“luna”,
appunto) che spopolò fra i costumi l'anno in cui
la
sottoscritta si travestì da scheletro, mascotte dei “Piccoli
Brividi”
(nicknameri “brividi proliferi”). Si rievoca il patto che
Angela
(“d’angeli”) strinse con il marito
un'estate: rinunciando
alle
ferie, avrebbero comprato la macchina nuova. “Cinque
sei”,
infatti, va con “cento” a indicare il passaggio dalla
Cinquecento
(color turchese) alla Fiat Seicento. “Bolle blu”
(“blu
bolle”) esprime una piscina locale, meta assidua
di
Angela;
“raffiche” sta per la sua sadica mania di spalancare
di
colpo la finestra della camera da letto, manovra che,
soprattutto
d'inverno, mi faceva saltare giù dal letto senza
troppi
indugi... “Oche epimeri” indica sia il celebre epiteto
“Sei
un'oca !”, sia particolari ochette con il collo ricurvo