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mozzi
sugheri
linda
salma
frecce
pietre
sordi
ghiri
gnomi
ponti
-Anche
se della sitcom “Fantaghirò” (“ghiri”) ho solo
sbiaditi
fotogrammi in virtù dell'età (avevo, come Stefano,
“re”
in “frecce ” e “pietre”, solo tre, “tre” in “pietre”,
anni),
ricordo quanto fosse in auge. Ponti traballanti, pietre
e
piante antropomorfe richiamavano la scenografia del
regno
degli gnomi del film (proiettato dalle Suore, “pie”
in
“pietre”) sul Mago di Oz (“Oz” in “mozzi”:
nicknameri
“ozi mobilieri”). Cambiavano ,
però, protagonisti
e
trama: “frecce” esprime un'arma “alla Robin Hood”
e
un'atmosfera dichiaratamente cavalleresca. Il ruolo
femminile
era interpretato dalla giovane attrice che divenne
famosa
nei panni di “Linda” in “Linda e il Brigadiere”:
quest'ultimo,
suo
padre, era Manfredi (“sordi” richiama,
in
sua vece, il collega Alberto Sordi). L'amore dei due
giovani
protagonisti avrebbe dovuto superare traversie
e
vari incantesimi... In un episodio la salma del ragazzo
(in
realtà solo
addormentato, “ghiri” intende
il detto
“dormire
come un ghiro”) galleggiava, come un tappo
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mille
brigadieri
pignoli
destri
querce
canestri
d’agosto
tarli
duecento
biliardi
-I
ludici diversivi più diffusi al mare e, in particolare, a Noli
(“pignoli”
contiene “Noli”, il paesino subito dopo Spotorno,
ove
mi recavo nel mese di agosto), consistevano nei flipper
a
biglie (“brigadieri”). Per assicurarmi la biglia, cercavo di
tirare
solo con la manopola di destra, avendo notato che quella
sinistra
era troppo vicina al foro “perdita”. Alla mamma
(“querce”)
spettava il colpo secco nel flipper del basket: per
fare
canestro occorreva assestare un bel tiro deciso, altrimenti
addio
biglia ! Erano previste, accanto a quelle tradizionali,
anche
rare (“come un ago in un pagliaio”, “ago” in “agosto”)
biglie
bianche: qualcuno faceva solo la raccolta di queste
ultime
(“biliardi” intende la palla bianca che, in quella
disciplina,
ha un ruolo opposto, nel senso che è l'unica a non
essere
mandata in buca) rinunciando alle altre. “Mille” e
“duecento”
stanno per i prezzi in lire delle partite a seconda
che
si intendesse giocare solo per la biglia, anche per una
pallina
rimbalzante (cinquecento lire) e per quella rimbalzosa
gigante...
“Tarli”, invece, esprime le manovre antisportive di
chi,
pur di aggiudicarsi la biglia, arrivava a sollevare il flipper
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pubblici
zenzeri
valli
beghe
nuove
maglie
sette
pecore
verde
pollice
-“Pubblici
zenzeri” intende gli spot pubblicitari individuando,
in
“zenzeri”, la modalità, allora poco praticata, dello
“zapping”,
il repentino girare canale (“zeri” in “zenzeri” si
rifà
al nicknameri “zero galvanocauteri”) evitando gli spot.
“Valli
beghe” è da collegare a “verde pollice”: “Valleverde”
è
la pubblicità delle famose scarpe (elogiate dalla maestra
Sperandio,
“verde” è il colore della speranza), “beghe” con
“pollice”
esprime la ditta “Beghelli” intendendo la pubblicità
del
“salvalavita”. In essa una signora anziana, avvertendo
un
malessere, premeva un apposito telecomandino in grado
di
inoltrare (a tutte le ore, “ore” in “pecore”) la richiesta di
soccorso
ai figli; in un fotogramma veniva inquadrato il suo
pollice
nell'atto di premere il pulsante rosso sul telecomandino
legato
al collo. “Nuove maglie” esprime il tormentone dello
spot
“E' nuovo ? No, è lavato con Perlana”. Quest'ultima
parola
si ricava da “sette pecore”, ovvero dalla settima
preposizione
(“di, a, da, in, con, su, per, tra, fra”) italiana
più
il prodotto offerto dalle pecore, la lana appunto. Stefano
(“re”
in “pecore”) era solito fare di quello spot un vero