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pirati
piliferi
sangue
morbillo
tragico
tacco
pane
cancello
strobilo
ratto
-Roberta
(“tacco ”) aveva la mania delle penne stilografiche:
elargiva
a Davide (“tragico ”) le cartucce esaurite dal momento
che
quest'ultimo raccoglieva le minuscole sferette metalliche al
loro
interno. La mania di Roberta mi contagiò a tal punto da
non
potermi sottrarre all'acquisto di una stilografica: una
sfiziosa
ape era raffigurata sull'impugnatura recante la scritta
“Mordillo”
(“morbillo”). “Sangue” esprime le cartucce
d'inchiostro
rosso che spesso facevamo colare nei fazzoletti
facendo
credere si trattasse di sangue ! “Pirati” intende la
marca
“Pirat”, sponsor dei cancellini: infatti vi era raffigurato
uno
spaventoso pirata. A forza di adoperarli, i cancellini
presentavano
una peluria (“piliferi”: in quel periodo si
studiava
il peso lordo, da “pil” in “piliferi”, netto e t ara…)
che
li avrebbe consumati del tutto…“Pane” è la “gomma pane”:
in
effetti “cancello” sta per il verbo. “Strobilo”, essendo un
tipo
di pigna, ha come collegamento i quaderni pigna (le cui
copertine
davvero favolose erano motivo di vanto), spesso
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souvenir
di chieri
palme
di bambole
speranze
belliche
regia
pupilla
meta
godzilla
-“Palme
di bambole” esprime le bamboline delle mete
turistiche
di cui si faceva la collezione; in costume tipico delle
località,
al mare erano spesso realizzate con il minuzioso
assemblaggio
di conchiglie... Risultava un souvenir molto
frequente:
“souvenir di chieri” indica proprio questa
consuetudine,
espressa dalla città di Chieri. “Chieri” intende
però
anche la magica formula “chi eri” indicando il periodo in
cui
Stefano (“regia”) era già molto legato alla sottoscritta.
Per
spiegare meglio questo concetto, Suor Lorenzina
(“godzilla”)
aveva inventato una metafora (“meta”):
dovendo
scegliere chi mandare nella classe della maestra
Sperandio
(“speranze”) e valutando l'ipotesi di trasferire solo
uno
di noi, decise di non separarci dicendo che ero una specie
di
pupilla per Stefano o forse che era lui il mio pupillo...
“Belliche”
esprime le battaglie a
colpi di pantofole che erano
puntualmente
improvvisate al momento di cambiare le scarpe
e
andare a fare i compiti. Che buffe le pantofole a forma di
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piani
petroliferi
torte
pentagoni
note
di aladdin
faggi
bottoni
stereo
colori
-Le
mie lezioni di pianoforte si svolgevano nella casa di
campagna
in cui abitava mio papà (“faggi”).“Petroliferi”
identifica
un suo vicino (e l’inseparabile animale domestico,
l’inglese
“pet” in “petroliferi”) di casa, presente pure nel
nicknameri
“torte petrolieri”.“Torte” esprime altri vicini di
casa,
ma anche i grafici a torta che l'insegnante di pianoforte
(“piani”:
il fatto di aver commesso questo imperdonabile errore
mi
porta ad aumentare la mia concentrazione…) mi faceva
realizzare.
“Pentagoni” intende il pentagramma che
conservavo,
insieme agli spartiti, in una cartellina decorata con
le
figurine di Aladdin (“note di aladdin”). A quel periodo risale
il
cartone disney che vide, come di consueto, l'uscita dell'album
di
figurine in edicola. Stefano (“re” in “stereo”) riuscì a
trovare
proprio quelle (più difficili da trovare, “come un ago
in
un pagliaio”,“ago” in “pentagoni”) che mi mancavano
per
finire l'album e naturalmente me le scambiò: avendole già
attaccate,
fu costretto a ritagliarle ! “Bottoni” va con “stereo
colori”
indicando il divieto di mio padre di mostrare il suo
stereo
con i bottoni coloratissimi all'insegnante (non si
trattava
di una Suora, “pia” in “piani”, sebbene fosse una
“Santa”
a pazienza dimostrata !) di musica. Divieto che,