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sedie
cannonieri
vetri
dettagli
giulivi
resti
plasma
d’involucri
faggi
di muscoli
-“Vetri
dettagli” intende il barattolo di vetro in cui Suor
Rosangela
aveva l'abitudine di conservare le monete necessarie
all'utilizzo
del calcetto. I bambini che erano in condizione
di
dover cambiare si rivolgevano a lei. Io, al contrario, avevo
sempre
i tagli (“dettagli”) esatti delle monete essendo stata
reclutata
mia nonna a setacciarle dai resti della spesa,
addirittura
dalle tasche dello zio (“giulivi”)... “Plasma
d'involucri”
indica la carta argentata dei biscotti Plasmon in
cui
mia nonna avvolgeva il malloppo delle cinquanta lire dopo
averle
orgogliosamente contate in mia presenza (addirittura si
divertiva
a contare la moneta racimolata più volte nello stesso
giorno
per enfatizzare il costante progresso). Mio padre
(“faggi”)
si fingeva sofferente nel reggere la pesantissima
borsa
palesando una certa ipocrisia dal momento che, più era
pesante,
più partite si giocavano ! “Muscoli” indica quelli
doloranti
nel sollevare
la borsa stracolma di monete; “sedie
cannonieri”
intende la sedia usata da un altro Stefano (“re”
in
“resti”) per arrivare al calcetto regolamentare, essendo
ancora
troppo piccolo. Il biliardino si confermava uno dei
diversivi
più gettonati anche al mare e quel bambino, essendo
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zaini
avventurieri
ragadi
coriandoli
bussole
triangoli
gatti
irresistibili
freddi
sommergibili
-La
stanza guardaroba del doposcuola aveva lo scopo di fornire
sistemazione
agli zainetti della mensa, alle giacche e ai cappotti
che
parcheggiavamo lì durante la pausa pranzo. Ospitava pure
comodi
armadietti in cui riporre pantofole e scarpe (“ragadi”
intende
le battaglie a colpi di pantofole, gli zaini impiegati
come
barricate); Stefano (“re” in “irresistibili” e “freddi”)
inseriva,
all'interno del suo armadietto, pure dei giocattoli
in
modo da far prima a prelevarli nei momenti ricreativi:
gattonava
fino all'armadietto, orgoglioso di mostrarmi, ad
esempio,
il voluminoso sommergibile multifunzione con cui
scagliava
i missili (nicknameri “amidi tuberi”)... Il pavimento
freddo
del guardaroba diventava irresistibile d'estate;
a
Carnevale, invece, diveniva impraticabile per l'eccessiva
quantità
di coriandoli in cui sguazzare alla Paperon de'
Paperoni
! “Bussole triangoli” indica la gare di lanci delle
schede
telefoniche (“triangoli”) e la volta in cui regalai a Jose
(“bussole”)
un mazzetto di schede ultra doppie: le lanciai alla
rinfusa
nella stanza e lui si avventò
(“avventurieri”) sul
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flipper
pestiferi
mirto
faggio
primo
piano
alta
lena
scala
appena
-Ogni
settimana, al mercoledì (appena terminati i compiti
dalle
Suore, “pia” in “piano”), mio padre (“faggio” )
ed io
ci
recavamo in un grande magazzino situato in una zona
periferica
della città. A dire il vero era l'unico centro
commerciale
cittadino: a parcheggio effettuato, in un'apposita
area
verde, eravamo soliti percorrere una scorciatoia al posto
dell'intero
periplo della stessa. Era necessario, per evitare il
tragitto
più lungo, scavalcare una piccola staccionata allora
insormontabile:
arrampicandomi (“mirto” sta per il percorso
irto),
riuscivo a oltrepassarla sotto lo sguardo vigile di mio
padre,
pronto a intervenire in caso di caduta. Allo scopo di
raggiungere
la giocheria, ubicata al primo piano, occorreva
usufruire
della prodigiosa scala mobile (“s cala appena”);
“alta
lena” sta per il nome della giocheria, “L'Altalena”,
appunto.
Vicino all'ingresso del centro commerciale era
sistemato
un dispettoso flipper
(“flipper pestiferi”) in cui
la
pallina sbandava all'improvviso incanalandosi