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quatti
bischeri
estivi
brividi
neve
cammelli
ricci
di chiome
privacy
poster
-La
veranda, al sopraggiungere (sorgere,
“est” in “estivi”)
dell'estate,
diveniva un accogliente rifugio ove leggere gli
amati
“Piccoli Brividi” (di cui realizzarono anche le cartoline
postali,
“poste” in “poster”): un anno cercai perfino di
scrivere
dei racconti gialli emulando lo stile del popolare
Stine...
Nel periodo natalizio ospitava un vasto presepe
recuperato
ogni anno dalla cantina: occorreva l'intero
pomeriggio
per scartare tutte le statuette e disporle in quello
scenario,
assai anacronistico dal momento che soffocava i
cammelli
sotto valanghe di neve-borotalco
! “Ricci di chiome”
esprime
le ricciute chiome alla Gullit, protagoniste degli
innumerevoli
poster di calciatori che tappezzavano la veranda.
A
mia madre non dispiacevano dal momento che assicuravano
la
privacy: infatti i vetri risultavano oscurati sia all'interno che
all'esterno
(“bis” in “bischeri”).“Quatti bischeri” indica
il
simpatico utilizzo di nascoste (“quatti”) insenature della
veranda
a mo' di bacheca per disporre i personaggi di plastica
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zolle
candelieri
sigle
calcoli
spole
cigoli
squadre
faggi
selve
nani
-“Sigle
calcoli” indica la sigla “cal”, “corretto alla lavagna”,
c'era
anche il “cav”, “corretto a voce”: ce le faceva usare la
maestra
Anna cui la classe aveva regalato delle squadre da
lavagna
per disegnare figure geometriche davvero impeccabili.
Enrico
Cigolini (“cigoli”) arrivò nella nostra classe gli ultimi
anni;
il momento che stava attraversando la sua famiglia era
drammatico:
infatti era appena morto (“zolle
candelieri” indica
la
sepoltura) suo padre (“faggi”). La maestra Anna lo aveva
messo
a sedere vicino alla sottoscritta: a ogni operazione che
un
bambino era chiamato a svolgere alla lavagna, Enrico
sbirciava
il risultato sul mio quaderno, lo trascriveva e andava
a
farlo vedere alla cattedra, ricevendo un puntuale elogio.
“Spole”
esprime proprio quelle da banco a cattedra e
viceversa
che Enrico faceva; “selve nani” indica i sette nani
di
peluche distribuiti con i detersivi (“selve”). Per fortuna
erano
ben visibili all'esterno così da scongiurare doppioni
anche
perché sette fustini di detersivo non erano uno scherzo !
“Squadre”
esprime pure la squadra tifata dal “re” che, come
suo
padre (“squadre faggi”), tifava il Milan...-
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punti
velociferi
latte
piume
faggi
spigoli
grane
rughe
spettri
tavoli
-“Latte”
esprime il periodo di tempo in cui i miei cugini
(“grane”
per “melograni”: in quel periodo si divertivano a
saltare,“rane”
in “grane”, su letti e divani !) più piccoli
prendevano
il latte... Era l'anno in cui uscì il film del
fantasmino
(“spettri”, nicknameri “texas capperi”) Casper:
mio
cugino doveva ancora andare all'asilo, mia cugina avrà
avuto
quattro anni. Passavano i pomeriggi a vedere i cartoni
sprofondati
sul divano che, in virtù delle loro esigue dimensioni,
sembrava
davvero oceanico:“piume” è riferito a un pappagallo
di
peluche che si trovava allegato ai detersivi. “Spigoli” rima
con
“tavoli” cui è collegato per il fatto che, a casa dei
“melograni”,
c'era un tavolino
a vetri, un'ossessione per mio
padre
(“faggi”) che si immaginava già i miei cugini al Pronto
Soccorso
per farsi dare quaranta punti in testa ! Convinse i
miei
zii a rivestire gli spigoli taglienti del tavolino con morbida
gomma.“Rughe”
esprime la tartaruga
di terra dei miei cugini
(in
seguito anche la sottoscritta ne desiderò una, nicknameri
“rughe
masnadieri”); “punti velociferi” indica l'ambita
rapidità
nell'ultimare le raccolte punti in forza di collettivi
introiti.
Inoltre “tavoli” intende l'ultrasofisticato trenino (“tav”
in
“tavoli”) elettrico che mio cugino si divertiva