~367~
faggi
drupiferi
quattro
offerte
forza
gruviera
terna
tragica
diga
drastica
-“Forza
quattro” era uno dei passatempi da tavolo più gettonati,
Monopoli
e Scarabeo permettendo. Era formato da una
piattaforma
bucherellata a mo' di gruviera i cui spazi vuoti
erano
riempiti da appositi gettoni di diverso colore.
La
dinamica di gioco rispecchiava il “Tris”, gioco in cui
Davide
eccelleva (“terna tragica”). Al momento di inserire i
gettoni
negli appositi vani sembrava di fare un'offerta in Chiesa
dal
momento che il gesto era esattamente lo stesso. I gettoni
erano
molto più grandi delle monete e solo le manone adulte
di
mio padre (“faggi drupiferi” in cui “drupiferi” si rifà al
“croupier”
che distribuisce le coloratissime fiches) facevano
sembrare
il contrario. Quando i buchi della gruviera erano
tutti
occupati, il vincitore poteva essere dichiarato anche
prima,
si doveva svuotare la griglia: appena sotto quest'ultima
c'era
una levetta (“diga drastica”) da tirare che liberava
completamente
la piattaforma col risultato di far cadere i
gettoni
dappertutto ! Per evitare di perderli si poteva anche
estrarli
manualmente, ma questa procedura meno drastica
richiedeva
parecchio tempo...-
~368~
tremila
zeri
piedi
lombrichi
vetture
lune
tibulli
bruchi
fortune
rughe
-Sul
retro dei lunotti (“lune”) posteriori delle vetture era assai
frequente
notare la presenza di lunghissimi millepiedi (“tre
zeri”;
“mila” in “tremila”) di peluche. Questi lombrichi
apparivano
davvero simpatici in virtù delle buffe e innumerevoli
scarpe
da ginnastica
che ostentavano. “Tibulli”, infatti, indica
le
famose “Bull Boys” (“bulli”), s carpe da ginnastica assai in
voga
(Stefano,“re” in “vetture” e “tremila”, le esibiva al
doposcuola,
gestito dalle Suore, “pie” in “piedi”). Esistevano
diversi
formati di quei bruchi; i miei genitori, ad esempio, non
mi
consentirono quelli giganti, inutile precisarlo, per motivi
di
spazio. I lunotti posteriori delle vetture delimitavano lo
spazio
migliore per esaltare la loro lunghezza: altri peluche
molto
frequenti in quel periodo erano le coccinelle, simbolo
per
eccellenza della fortuna, antropomorfizzate e disponibili
in
varie espressioni caratteriali. “Rughe” esplicita altri
diffusissimi
peluche, le tartarughe, spesso ostentate sui cruscotti
delle
vetture: la loro distribuzione gratuita, ad opera di alcuni
detersivi,
ne intensificò la diffusione...-
~369~
luridi
fieri
frassini
muscoli
brutti
monocromi
fumetti
subdoli
distinti
interpreti
-Fra
i vari balocchi maschili, immancabili i soldatini:
in
particolare erano diffusi degli strani soldatini muscolosi.
Infatti
“frassini muscoli” intende il mitico “Mister
Muscolo”,
un regalo natalizio dei miei zii (nicknameri
“specchi
fibrinomeri”), impiegato per richiamare il concetto
di
muscoli ipersviluppati in corrispondenza di gambe e braccia.
Quei
soldatini, contraddistinti da minuzia anatomica ed
equipaggiamento
stracurato (ottime le sgualciture,“luridi”,
finte
!), si differenziavano dai famosi e di gran lunga meno
costosi
soldatini monocromatici, brutti a vedersi e... a giocarsi !
Infatti,
oltre a impiegare colori impossibili, un cavallo blu
elettrico
ad esempio, non erano snodabili come gli altri,
disponibili
in vari corpi militari. “Subdoli” sta, ad esempio,
per
l'esercito sub. Quei giocosi militari, inoltre, erano molto
simili
ai videoludici interpreti dello sparatutto “Metal Slug”
(non
che fosse un videogioco proprio adatto a un oratorio,
“interpreti”
contiene “preti”!) dalla grafica assai fumettosa.
In
allegato ai soldatini, si trovava anche un distintivo
(“distinti”,
del tutto simili agli scudetti, “inter” da
“interpreti”)
da sfoggiare sulla maglietta alla fine di una
difficile
missione. “Mission Complete !”:
esclamava fiero
Stefano
(“re ” in “interpreti”) ridendo (“lu /ridi”)
a più non posso…-
a più non posso…-