martedì 12 giugno 2018

95-97


~95~
pranzi parolieri

enigma d’orse
condanne rose
serpenti rebus
valenti ribes

-“Pranzi parolieri” intende gli alfabeti scritti a caratteri
cubitali che corredavano ogni momento della giornata, persino
le cene e i pranzi ! In cucina, invece della televisione, era
appeso un cartellone; a ogni lettera corrispondeva un esempio
con illustrazione. La lettera “r” era accompagnata dalla parola
ribes” e relativa vignetta. “Serpenti rebus”, invece, va con
enigma d'orse” e si riferisce ai cruciverba realizzati da
Matteo per le maestre. Ad esempio la maestra Anna
(“condanne”) riceveva una sorta di enigmistica aritmetica da
risolvere la domenica. Al lunedì chiedeva a Matteo le soluzioni
che lui sadicamente non allegava e si complimentava con
il valente cervellone della classe che, oltre ai compiti, aveva
ancora voglia di elaborare quei quiz ! “Condanne rose”
esprime i minuziosi disegni di Roselline (“orse” da “rose”
e “rose” per “orse” esprime la maestra Orsini, patita di
enigmistica) e le varie, precise grechette, una vera ossessione
della maestra Anna ! “Rebus” contiene “re” e “bus”, ma
questa scissione esula dalla mia magia e rimane pertanto
un autentico “rebus”...-


~96~
colli capelveneri

rettile faggio
bianca ringhiera
costosa cruna
aurea chimera

-La ringhiera in ferro battuto che introduceva al cortile del
doposcuola era di colore nero: “ringhiere tragiche”, infatti,
nel nicknameri “smalti dossieri”, simboleggia il lutto
dal momento che era morto il nonno di Davide.
La “bianca ringhiera”, quindi, ha cercato di ingannarmi:
non era la ringhiera a essere bianca, bensì la polo di Stefano
(“rettile” è, al tempo stesso, sia il “re” sia il famoso rettile,
mascotte della “Lacoste”) a “imbiancarla” quando,
dal cortile, lo avvistavo al mattino durante l'estate
(e si diradava subito tutto il nero, da “capelve/neri”) !
Il coccodrillino cucito in rilievo (“costosa cruna”)
aveva contagiato la sottoscritta a tal punto da architettare
di introdurmi di soppiatto nella stanza di mio padre
(“faggio”) per strappare i “co ccodrillini” dalle sue costose
La coste” ! “Chimera” assume l'utopica valenza del
mio proposito... “Aurea” va collegato a “colli” per
formare il cognome “Collodoro”:“capelveneri” intende
descrivere una bellissima (una “venere”, da “capelveneri”)
ragazza (“tosa” in “costosa”) dai capelli lunghi che si
chiamava, appunto,“Collodoro” di cognome. Era venuta
di sfuggita al doposcuola un'estate; dal momento che ormai
superava il limite di età, la sua permanenza durò pochissimo,
a dispetto di quella del fratello più piccolo. Stefano (“re” in
aurea”) si prese una cotta per quella ragazza più grande che
tra l'altro conosceva già, abitando nel suo stesso paesino
di campagna...-


~97~
torte metameri

antenati sigari
melograni prestiti
foglie ratti
droghe faggi

-All'inizio si susseguono aneddoti familiari: infatti “antenati
sigari” si rifà alla prematura scomparsa, avvenuta in un
incendio, di un lontano antenato. La nonna, foto alla mano,
mi raccontò che fu lui a causare la catastrofe dal momento
che accese una sigaretta in una fabbrica di combustibili !
Melograni prestiti” intende quelli (in denaro, circa dieci,
l’inglese “ten” in “antenati”, milioni di lire) chiesti dalla
famiglia di mio zio a mio padre e le successive polemiche
connesse alla mancata restituzione.“Foglie ratti” interrompe
la saga familiare per citare i dépliant pubblicitari delle
sorprese kinder allegati al fumetto Topolino che Stefano (“re ”
in “prestiti”) leggeva. “Droghe” esprime la diceria secondo cui
la figlia di un noto imprenditore del paese di mia nonna si
drogasse... Avendola vista passare dal cancello, mia nonna
mi aveva reso partecipe di quella rivelazione. “Torte metameri”
indica l'invito, con tanto di torta appena sfornata, ad opera
di alcuni vicini di casa di mio padre (“faggi”): infatti il loro
giardino iniziava appena dopo (ovvero “meta”, di “metameri”,
in formula greca) il suo orto.-