martedì 12 giugno 2018

36-37


~36~
querce puntungheri

banco onnivoro
straccio dimentico
linfa di rose
orsa di sillabe

-Quando la maestra Orsini (“orse” da “rose”) passò fra i
banchi a ritirare tutte (“onnivoro”) le comunicazioni firmate,
sarei tanto voluta sprofondare per non ammettere la grave
dimenticanza ! Alla fine optai per la falsificazione della firma,
anche se il mio corsivo era quello tutto preciso preciso di
Prima Elementare ! Ricamai (“puntungheri” intende un tipo
di ricamo) il nome di mia mamma (“querce”) e lascio
immaginare il risultato, degno di far parte dei più riusciti
album di Roselline (“rosa” da “orsa”) ! Si trattava di floreali
disegnini, grechette e altri simboli sdolcinati da realizzare
con l'ausilio di apposite griglie del tutto simili ai quadretti
caratterizzanti i quaderni: mia madre era patita (“linfa”) di
Roselline... Preferivo addirittura le tediose scomposizioni in
sillabe a quei disegnini smielati ! “Straccio” indica un'amica
di mia mamma assediata dalla paura di dimenticare qualsiasi
cosa. Alzandosi da una sedia, ad esempio, si girava parecchie
volte a controllare e forse quel suo atteggiamento, più che uno
scrupolo, era un tic (“tic” in “dimentico”) vero e proprio...-


 ~37~
sonagli quarziferi

anguille sassi
saette selve
orari caschi
vivente serpe

-L'episodio avvenne sul pulmino (“saette”) guidato dal signor
Sassi (“sassi”). In quel periodo ostentavamo al polso dei
plasticoni trovati in allegato ai detersivi (“selve” per le corsie
dei detersivi: in forza dei peluche allegati, sembravano
intricatissime selve...). Erano orologi comunissimi, ma avevano
la funzione di calcolatrice e si rivelavano perciò estremamente
utili durante le lezioni di matematica... Anche i ragazzi più
grandi sfoggiavano quei vistosi orologi in virtù della capillare
diffusione ad opera dei detersivi. “Caschi” si riferisce a un
ragazzo sul motorino che avevo notato sfoggiare un orologio
calcolatrice. Evidentemente l'unica persona a non doversene
dotare, come disse sul pulmino Ricky (“anguille”), era Matteo
(“serpe”) dal momento che, essendo una calcolatrice vivente,
faceva i calcoli a mente ! Eppure perfino lui aveva al polso uno
di quegli orologi, ma non si era limitato ai modelli in allegato
ai detersivi, bensì indossava un sofisticatissimo orologio al
quarzo con calcolatrice e bip orario (“sonagli”, infatti, indica
la specie di serpenti e, allo stesso tempo, il sonaglio elettronico
dell'orologio di Matteo, ovvero del “serpente”) sincronizzato,
in modo impeccabile, con la campanella della scuola !-