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querce
puntungheri
banco
onnivoro
straccio
dimentico
linfa
di rose
orsa
di sillabe
-Quando
la maestra Orsini (“orse” da “rose”) passò fra i
banchi
a ritirare tutte (“onnivoro”) le comunicazioni firmate,
sarei
tanto voluta sprofondare per non ammettere la grave
dimenticanza
! Alla fine optai per la falsificazione della firma,
anche
se il mio corsivo era quello tutto preciso preciso di
Prima
Elementare ! Ricamai (“puntungheri” intende un tipo
di
ricamo) il nome di mia mamma (“querce”) e lascio
immaginare
il risultato, degno di far parte dei più riusciti
album
di Roselline (“rosa” da “orsa”) ! Si trattava di floreali
disegnini,
grechette e altri simboli sdolcinati da realizzare
con
l'ausilio di apposite griglie del tutto simili ai quadretti
caratterizzanti
i quaderni: mia madre era patita (“linfa”) di
Roselline...
Preferivo addirittura le tediose scomposizioni in
sillabe
a quei disegnini smielati ! “Straccio” indica un'amica
di
mia mamma assediata dalla paura di dimenticare qualsiasi
cosa.
Alzandosi da una sedia, ad esempio, si girava parecchie
volte
a controllare e forse quel suo atteggiamento, più che uno
scrupolo,
era un tic (“tic” in “dimentico”) vero e proprio...-
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sonagli
quarziferi
anguille
sassi
saette
selve
orari
caschi
vivente
serpe
-L'episodio
avvenne sul pulmino (“saette”) guidato dal signor
Sassi
(“sassi”). In quel periodo ostentavamo al polso dei
plasticoni
trovati in allegato ai detersivi (“selve” per le corsie
dei
detersivi: in forza dei peluche allegati, sembravano
intricatissime
selve...). Erano orologi comunissimi, ma avevano
la
funzione di calcolatrice e si rivelavano perciò estremamente
utili
durante le lezioni di matematica... Anche i ragazzi più
grandi
sfoggiavano quei vistosi orologi in virtù della capillare
diffusione
ad opera dei detersivi. “Caschi” si riferisce a un
ragazzo
sul motorino che avevo notato sfoggiare un orologio
calcolatrice.
Evidentemente l'unica persona a non doversene
dotare,
come disse sul pulmino Ricky (“anguille”), era Matteo
(“serpe”)
dal momento che, essendo una calcolatrice vivente,
faceva
i calcoli a mente ! Eppure perfino lui aveva al polso uno
di
quegli orologi, ma non si era limitato ai modelli in allegato
ai
detersivi, bensì indossava un sofisticatissimo orologio al
quarzo
con
calcolatrice e bip orario (“sonagli”, infatti, indica
la
specie di serpenti e, allo stesso tempo, il sonaglio elettronico
dell'orologio
di Matteo, ovvero del
“serpente”) sincronizzato,
in
modo impeccabile, con la campanella della scuola !-