martedì 12 giugno 2018

47-49

~47~
rutti rancieri

primi ingressi
porte faggi
grassi fini
querce piatti

-Mio padre (“faggi”) ed io sfruttavamo le due porte
dell'ingresso di casa, del salotto e della cucina per l'esattezza,
impiegandole come porte di calcio ! Avevamo l'abitudine di
organizzare quelle partitelle, con pallina di gomma piuma per
non rovinare i mobili, durante i pasti...“Primi” va con l'ultima
parola del nicknameri, da cui “primi piatti”: durante il
banchetto di una Comunione tutti gli uomini eccetto mio zio
(“frassini”, calato in “grassi fini”) si alzarono dal tavolo
per vedere la partenza delle macchine di Formula Uno.
Stavano per servire, proprio in quell'istante, i primi piatti
e mia zia giustificò l'anomalo comportamento del marito
dicendo: “A lui interessa la partenza dei primi piatti !”. Inoltre
è possibile un'interpretazione calcistica (tiro “di prima ” e “di
piatto”) se ci si riferisce a “porte faggi”. In seguito al
sarcastico commento della zia, mia mamma (“querce”) esternò
grandi risate: “querce piatti” intende pure i piatti che mia
madre si divertiva a dipingere. “Fini” indica il noto politico
che era venuto in città e che ero riuscita a vedere di persona,
vantandomene ogni volta che lo vedevo in tivù.“Grassi” sta
per quello del prosciutto che io levavo lasciandolo a mio
padre. “Rutti rancieri” intende le gare di rutti che i maschi
(“re” in “ingressi” per indicarli tutti) improvvisavano dopo
il “rancio” (presso la mensa delle Suore, “pia” in “piatti”)...-
 

~48~
mele bucanieri

asciutte valli
di drago calci
scoppi merende
chiavi gazzelle

-Durante gli intervalli, quest'ultima parola si ottiene da “valli”
e “Inter”, la soluzione dell'enigma “di drago calci”, la squadra
di calcio tifata da Iacopo (“drago”, nicknameri “tedeschi
aquiliferi”), Giuseppe (“asciutte” dal cognome Sciuto) faceva
scoppiare l'involucro trasparente delle merendine urlando dei
fragorosi “boom !” (“bucanieri”). In effetti lo scoppio
produceva già un acustico boom che mi faceva sobbalzare dal
banco ! Il rituale del “boom” era appannaggio del solo
Giuseppe: non sorrideva a nessuno l'idea di mangiare
merendine spiaccicate... “Mele” è riferito alla volta in cui nella
classe era stata organizzata la “giornata dei sensi”, in
particolare del gusto. Per descrivere quest'ultimo, occorreva
mangiare un pezzetto del frutto offerto: la mela, ad esempio, che
per poco non nascosi nel grembiule, mi provocò subito nausea !
Ero solita rifiutare qualsiasi tipo di frutta, ma come potevo
svolgere quel compito senza assaggiarla ?! Per fortuna Stefano
(“re” in “merende”) esibì un gioco nuovo durante l'intervallo
e, grazie a questa distrazione, il senso di nausea svanì in poco
tempo...“Chiavi gazzelle” esprime una curiosa vicenda spiegata
nel nicknameri “tori barangeri”, o almeno, così
profetizzo…“Mele bucanieri” intende pure il “Bruco Mela”,
tipica attrazione delle giostre e probabilmente la meno paurosa
anche se la sottoscritta ne aveva lo stesso una paura folle !-
 
 
~49~
pani prototteri

cariche carote
vergini matite
duplice stupro
esanimi trofei
 
tragici subacquei
giulivi scarabei

-C'era chi si prometteva addirittura di non usare, ad esempio,
certe matite (“vergini matite”) dal momento che erano veri e
propri capolavori. Io, ad esempio, avevo vinto una matita
da collezione con una coniglietta (“carote” esprime anche le
matite, millimetriche come le carote dell'orto, del nicknameri
smorbi cimiteri”) sulla cima a una gara scolastica, dopo la
consegna del quaderno con tutto l'alfabeto trascritto, una
pagina per ogni lettera ! Le matite più anonime, invece,
erano addirittura temperate da entrambe le parti (“duplice
stupro”) per avere sempre una punta di riserva... Davide
(“tragici”) collezionava perfino le sferette metalliche estratte
dalle cartucce esaurite (“cariche ”;“esanimi”) delle penne stilo:
le ostentava nemmeno fossero trofei ! “Subacquei” (in quel
periodo, per andare sott’acqua, ci tappavamo il naso, “nasi” da
sani” in “esanimi”, con le dita…) indica un errore ortografico
di Davide che aveva corretto portando a casa il quaderno:
in quel periodo si studiavano le parole con la “cq”.
Prototteri” intende una specie di anguilla, perciò sta per Ricky
indicando la sua gomma pane (“pani prototteri”), un tipo di
gomma da modellare a mo' di impasto del pane. “Giulivi
scarabei”, invece, esprime le concitate partite di Scarabeo
intrattenute con mio zio (“giulivi”).-