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rutti
rancieri
primi
ingressi
porte
faggi
grassi
fini
querce
piatti
-Mio
padre (“faggi”) ed io sfruttavamo le due porte
dell'ingresso
di casa, del salotto e della cucina per l'esattezza,
impiegandole
come porte di calcio ! Avevamo l'abitudine di
organizzare
quelle partitelle, con pallina di gomma piuma per
non
rovinare i mobili, durante i pasti...“Primi” va con l'ultima
parola
del nicknameri, da cui “primi piatti”: durante il
banchetto
di una Comunione tutti gli uomini eccetto mio zio
(“frassini”,
calato in “grassi fini”) si alzarono dal tavolo
per
vedere la partenza delle macchine di Formula Uno.
Stavano
per servire, proprio in quell'istante, i primi piatti
e
mia zia giustificò l'anomalo comportamento del marito
dicendo:
“A lui interessa la partenza dei primi piatti !”. Inoltre
è
possibile un'interpretazione calcistica (tiro “di prima ” e “di
piatto”)
se ci si riferisce a “porte faggi”. In seguito al
sarcastico
commento della zia, mia mamma (“querce”) esternò
grandi
risate: “querce piatti” intende pure i piatti che mia
madre
si divertiva a dipingere. “Fini” indica il noto politico
che
era venuto in città e che ero riuscita a vedere di persona,
vantandomene
ogni volta che lo vedevo in tivù.“Grassi”
sta
per
quello del prosciutto che io levavo lasciandolo a mio
padre.
“Rutti rancieri” intende le gare di rutti che i maschi
(“re”
in “ingressi” per indicarli tutti) improvvisavano dopo
il
“rancio” (presso la mensa delle Suore, “pia” in “piatti”)...-
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mele
bucanieri
asciutte
valli
di
drago calci
scoppi
merende
chiavi
gazzelle
-Durante
gli intervalli, quest'ultima parola si ottiene da “valli”
e
“Inter”, la soluzione dell'enigma “di drago calci”, la
squadra
di
calcio tifata da Iacopo (“drago”, nicknameri “tedeschi
aquiliferi”),
Giuseppe (“asciutte” dal cognome Sciuto) faceva
scoppiare
l'involucro trasparente delle merendine urlando dei
fragorosi
“boom !” (“bucanieri”). In effetti lo scoppio
produceva
già un acustico boom che mi faceva sobbalzare dal
banco
! Il rituale del “boom” era appannaggio del solo
Giuseppe:
non sorrideva a nessuno l'idea di mangiare
merendine
spiaccicate... “Mele” è riferito alla volta in cui nella
classe
era stata organizzata la
“giornata dei sensi”, in
particolare
del gusto. Per descrivere quest'ultimo, occorreva
mangiare
un pezzetto del frutto offerto: la mela, ad esempio, che
per
poco non nascosi nel grembiule, mi provocò subito nausea !
Ero
solita rifiutare qualsiasi tipo di frutta, ma come potevo
svolgere
quel compito senza assaggiarla ?! Per fortuna Stefano
(“re”
in “merende”) esibì un gioco nuovo durante l'intervallo
e,
grazie a questa distrazione, il senso di nausea svanì in poco
tempo...“Chiavi
gazzelle” esprime
una curiosa vicenda spiegata
nel
nicknameri “tori barangeri”, o almeno, così
profetizzo…“Mele
bucanieri” intende pure il “Bruco Mela”,
tipica
attrazione delle giostre e probabilmente la meno paurosa
anche
se la sottoscritta ne aveva lo stesso una paura folle !-
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pani
prototteri
cariche
carote
vergini
matite
duplice
stupro
esanimi
trofei
tragici
subacquei
giulivi
scarabei
-C'era
chi si prometteva addirittura di non usare, ad esempio,
certe
matite (“vergini matite”) dal
momento che erano veri e
propri
capolavori. Io, ad esempio, avevo vinto una matita
da
collezione con una coniglietta (“carote” esprime anche le
matite,
millimetriche come le carote dell'orto, del nicknameri
“smorbi
cimiteri”) sulla cima a una gara scolastica, dopo la
consegna
del quaderno con tutto l'alfabeto trascritto, una
pagina
per ogni lettera ! Le matite più anonime, invece,
erano
addirittura temperate da entrambe le parti (“duplice
stupro”)
per avere sempre una punta di riserva... Davide
(“tragici”)
collezionava
perfino le sferette metalliche estratte
dalle
cartucce esaurite (“cariche ”;“esanimi”) delle penne stilo:
le
ostentava nemmeno fossero trofei ! “Subacquei” (in quel
periodo,
per andare sott’acqua, ci tappavamo il naso, “nasi” da
“sani”
in “esanimi”, con le dita…) indica un errore ortografico
di
Davide che aveva corretto portando a casa il quaderno:
in
quel periodo si studiavano le parole con la “cq”.
“Prototteri”
intende una specie di anguilla, perciò sta per Ricky
indicando
la sua gomma pane (“pani
prototteri”), un tipo di
gomma
da modellare a mo' di impasto del pane. “Giulivi
scarabei”,
invece, esprime le concitate partite di Scarabeo
intrattenute
con mio zio (“giulivi”).-