~176~
lettere
numeri
vispa
assurda
futura
torta
cuore
di lupo
colombo
maggio
-Nel
negozio “Vispa Teresa” erano venduti pregevoli numeri in
legno,
ottime e diffuse decorazioni per le torte di compleanno.
L'assurda
quotazione di quei costosissimi numeri suggeriva
almeno
l'impiego futuro: ad esempio era possibile riciclare
l'uno
per tutto il decennio “10-19
anni”. In ogni caso quei
numeri
spopolavano durante le feste. Erano previste pure le
lettere
dell'alfabeto, sempre in legno e con piccoli pagliacci
(Stefano,
“re” in “cuore”, me ne s cambiò uno con le
articolazioni
mobili) i cui corpi fungevano, in maniera
abbastanza
acrobatica, da lettera. Per fortuna il mio nome era
così
corto (quattro lettere) da non causare un costo
esorbitante...“Cuore”
esprime
quelli gonfiabili in plastica,
anch'essi
idee regalo molto gettonate: un anno acquistai l'intera
serie
dei cuori di Lupo Alberto (“lupo” o “mannaro”).
A
proposito di serie, era il periodo delle Tartallegre kinder;
“colombo
” identifica Colombo, la tartaruga
appena uscita
dall'uovo
il cui adesivo mi venne omaggiato (“maggio” è da
collegare
all'ultima lettera di “colombo”) da Debora: aveva
pure
sgargianti lettere (e numeri) adesive con cui assemblava
~177~
faggi
vacanzieri
pasqua
lanterna
acqua
d’ancella
sesta
d’attese
rulli
siamese
-Mio
papà (“faggi”) abitava nei pressi di uno stabilimento
di
acqua minerale e ci fu un periodo in cui, un sabato (“sesta”
esprime
il sesto giorno della settimana, appunto) al mese, ci
rifornivamo
d'acqua, almeno un paio di cestelli: in effetti quella
sede
non contemplava la vendita al minuto, ma mio papà aveva
la
fortuna di conoscere un'addetta (“ancella”). L'acqua in
questione
era la Lurisia: “rulli siamese” contiene “Lurisia”;
la
restante porzione (e pozione) di parola (attenzione: sbagliare
è
facile come bere un bicchier d’acqua, ahimè !),“mese ”,
esprime
la cadenza dei nostri rifornimenti idrici; il suo logo
raffigurava
la stilizzata sagoma di un uomo che, grazie a una
lanterna,
faceva luce in una grotta. Individuando la macchina di
mio
papà, l'addetta attuava la rapida consegna: durante la fase
del
pagamento (conveniente rispetto ai supermercati) attendevo
in
macchina. Quella prassi non durò a lungo, forse la commessa
aveva
cambiato lavoro...“Faggi
vacanzieri” indica le vacanze
estive
(“sesta d’attese” esprime pure il sesto mese dell’anno,
ovvero
giugno, che trascorrevo al centro estivo “Borsalino”,
“tese”
in “attese”) di mia nonna, la madre di mio papà, a
Lurisia.
Lui si offriva di portarla sul posto in compagnia di una
parente
alla lontana, una certa Pasqualina (“pasqua”).-
~178~
burle
fiocinieri
carote
bastone
ogni
spina un milione
borghesi
cibi
mignoli
zitti
-Si
inizia con una coppia (“carote bastone”, da cui il famoso
detto
“il
bastone e la carota”) di gelatai molto conosciuti in
città:
quando andavo a comprare il gelato con la bicicletta
(“cibi”)
semigrande erano già anziani... La moglie era
contraddistinta
da una capigliatura color carota, il marito, a
forza
di stare alla cassa, si era ingobbito ostentando un bastone
con
un'impugnatura preziosissima. Si passa al mare
(“fiocinieri”),
in particolare a Noli (“noli” in “mignoli”).
Durante
i pranzi con menù a base di pesce, una cameriera
adolescente
(che si faceva chiamare Titti,“zitti”
in
forza del
detto
“muto come un pesce”), vedendomi attenta alla ricerca
di
spine, mi lanciò la sfida “ogni spina mille lire” essendo
convinta
di pulire il pesce in maniera impeccabile.“Milione”
(di
cui Stefano, “te” in “carote” per via del nicknameri “amidi
tuberi”,
mi regalò l’omonimo libro) è stato utilizzato solo per
magia
di rima: mille lire
era pure il (caro,“caro/te”) prezzo
del
gelato di prima.“Borghesi” indica, con “burle”, le
caricature
politiche (le più frequenti erano diffuse sottoforma
di
carte, da “car/o/te”, da gioco ) in plastica allegate alla
rivista
“Il
Borghese”.“Burle” esprime “berlu”, quindi “Berlusconi”,
uno
dei politici della raccolta acquistata al mare. Per magica
associazione,
si menzionano pure i cucchiaini da gelato con