~128~
sani
balenieri
gravidi
giovani
tivù
foruncoli
ulcere
bugie
panda
anatomie
-“Panda
anatomie” esprime le lezioni di nuoto cui aderivano
Antonio
(“panda”) e un certo Giovanni (“giovani”), un vispo
allievo
della sezione A che interveniva, con domandine sagaci,
nei
dibattiti collettivi durante la proiezione delle cassette sul
corpo
umano. Quest’ultimo aveva diffuso, durante le esuberanti
nuotate,
una diceria riguardante la maestra Michela (“ulcere”).
Si
trattava di una vecchia storia circa una gravidanza
(“gravidi”)
che, da bambini, non potevamo certo capire.
Espressioni
come “perdere il bambino” o “parto cesareo”
venivano
interpretate con l’ausilio di fantasticherie varie.
Giovanni,
tuttavia, si dimostrò poco attendibile anche su altri
fronti
(faceva troppi
scherzi: “bugie” esprime le tipiche
leccornie
di Carnevale); “sani” indica sempre i “nasi”, in
questo
caso davvero lunghissimi (“balenieri” intende la balena
presente
nella storia di Pinocchio, emblema delle bugie). “Tivù
foruncoli”
si rifà, oltre agli incontri
televisivi di prima,
a
un tasto magico di cui aveva parlato la maestra Tiziana
(“foruncoli”)
che permetteva di visualizzare simultaneamente
le
miniature di tutti i programmi in onda. A Stefano, invece,
piaceva
scurire il colore fino a ustionare le facce di attori e
giornalisti
! Il “re ” di “ulcere” esprime le numerose epistassi
~129~
pazzi
cocomeri
sedia
asciutta
mare
stuoia
scogli
abachi
fiamme
triangoli
-Giuseppe
Sciuto (“asciutta”) aveva la mania di fare i dispetti:
infatti,
non solo sottraeva alla sottoscritta la sedia a mensa, ma
faceva
anche impazzire le cocorite (“pazzi cocomeri”) del
doposcuola
infilando un dito fra le fessure della voliera nel
tentativo
di strappar loro la coda.“Mare” esprime, in questa
occasione,
i pitagorici dubbi di Nicolò (“s cogli abachi” intende
la
difficoltà di calcolo magicamente resa con l'impiego della
parola
“scogli” in un contesto marino ,
sfruttando la valenza
di
“scoglio” come ostacolo). Se, ad esempio, la maestra ci dava
la
misura della base di un quadrato, Nicolò alzava prontamente
la
mano per sapere pure quella dell'altezza ! “Fiamme
triangoli”
intende una gaffe aritmetica della sottoscritta: avevo
sbagliato
la sottrazione “un milione meno uno” dal momento
che
i gemelli
(“fiamme ”) ipotizzavano di distruggere 999.999
schede
telefoniche per ottenere l'ambitissima tiratura uno !
“Stuoia”
sta per le domande stupide di Nicolò (“mare”),
ma
anche per le risate stupide e senza motivo di Stefano
~130~
liquidi
sperperi
pertugi
d’angeli
igiene
diametri
odore
acre
re
odoacre
-“Pertugi
d'angeli” indica l'abitudine di Angela di farsi tenere
la
porta del bagno e l'accusa che mi rivolgeva di spiarla dalla
serratura.
A giudicare dalle numerosissime (e interminabili, che
duravano
ore, “ore” in “odore”) volte che necessitava del
bagno,
devo dedurre fosse un modo per ingannare il tempo...
In
Prima Media, ad esempio, avevamo ogni giorno una
ventina
di minuti d'attesa in portineria prima di accedere al
doposcuola.
“Igiene diametri” indica lo strategico impiego dei
tubi
di carta igienica per contenere i po (“diametri”), dischetti
cartonati
dello stesso diametro del cilindro di cartone.
Era
consigliabile decorare quest'ultimo con figurine e adesivi
in
modo da camuffarne il più possibile l'origine. “Odore acre”
esprime,
con “re Odoacre”, le ludiche escursioni in bagno di
Stefano
(“re ”) e della sottoscritta: lo usavamo più per farci
i
tatuaggi d'estate e rincorrerci in varie gare che per
bisogni
fisici. Il fatto di dover contribuire tutti in egual
misura
al rifornimento di carta igienica e sapone liquido
(“liquidi
sperperi”) spinse mia mamma a produrre
questa
protesta: “Dovrebbero comprare il necessario
solo
quelli che utilizzano davvero il bagno”.
Invece quelli
che
lo sfruttavano di più erano i meno puntuali a comprare