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lilla
zigotteri
circo
d’angeli
piogge
demoni
negre
rosse
querce
borse
-Angela
(“d 'angeli”) aveva un debole per la “fantasia
del
Circo” con cui realizzavano sfiziosi (e
innumerevoli,
come
i disegni di
Roselline,“rose”, da “orse”, in “borse”)
accessori
fra cui portafogli, ombrelli
(“piogge”), borse ecc...
Era
assortito, su questo versante, il negozio “Rossi”: inutile
dire
che divenisse un'imprescindibile meta al sopraggiungere
di
feste e occasioni
regalo. “Negre” è riferito alla detective
di
colore, protagonista del libro d'inglese. In questo frangente
esprime
gli stipendi immolati dalla maestra d'inglese
all'acquisto
degli articoli griffati di prima: sfoggiava di tutto,
dalla
pochette all'abbigliamento, di quella marca.
I
suoi acquisti “a cascata” (“lilla zigotteri” intende la
cascata
di
Lillaz, situata a Cogne) erano ostentati puntualmente
all'inizio
di ogni mese dal momento che coincidevano
con
la riscossione dello stipendio.“Demoni” intende
l'altra
mania di Angela, un'autentica Crudelia Demon
(il
cui cartone
era stato proiettato dalle Suore,“pio” in
“piogge”)
in fatto di pellicce ! Per Natale (“re” in “negre”
esprime
proprio la spasmodica attesa natalizia di Stefano,
nicknameri
“diari cambusieri”) mia madre (“querce”) ed io
avevamo
finalmente varcato la soglia di quel negozio di cui ci
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spunti
negrieri
divine
tende
faggi
settembre
mannare
luci
sicari
bronzi
-“Divine
tende” esprime quelle della sala cinematografica
situata
all'inizio di via Dante. Era davvero stupefacente entrare
nell'oscurità
del cinema dopo aver lottato per un po' con le
massicce
e rosse tende di velluto... “Mannare luci” indica la
torcetta
portatile di Lupo Alberto (“mannare”): mia mamma me
la
faceva portare in quell'occasione dal momento che, essendo
in
grado di farci strada senza disturbare gli spettatori (non si
vedeva
niente: infatti “luci” indica anche il nickname di una
ragazza
non vedente, nicknameri “gnomi cheliceri”),
si
rivelava molto utile.“Sicari bronzi” intende la celebre
coppia
“De
Sica-Boldi”,
immancabile presenza nei film natalizi:
mio
padre (“faggi”) ed io andavamo spesso al cinema a “Santo
Stefano”.
“Settembre” esprime il Natale dal momento che
Stefano
(“re ” in “marnane”) aspettava Natale
fin da settembre
(nicknameri
“gazze misteri”)... “Spunti negrieri” indica la
volta
in cui mia madre perse una spilla (“spunti”) d 'oro al
cinema:
anche se tornammo praticamente subito a cercarla
nell'oscurità
(“negrieri” intende il fatto che mi improvvisai
detective,
emulando la protagonista del libro d'inglese), era
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estri
liberi
ulcere
spugne
canali
anguille
furti
triangoli
riti
foruncoli
-“Estri
liberi” intende, con “riti” (“riti” per “tiri”), i
canestri
che
Fausto (“canali”) realizzava: avendo una mira da vero
cecchino,
riusciva a non fallire neanche un tiro libero ! Tiziana
(“foruncoli”),
allenatrice della squadra di basket, ricoprì per
un
periodo l'incarico di insegnante di scienze.“Spugne”
esprime
sia la ricerca di scienze
sulle spugne (Stefano, “re”
in
“ulcere”, aveva attaccato una figurina delle spugne per
arricchire
la relazione), sia l'elogio della maestra nei confronti
della
sottoscritta: aveva paragonato la mia attenzione alla
tipica
abilità di assorbimento delle
spugne (“è una spugna”:
aveva
detto). Durante un rientro pomeridiano, Ricky
(“anguille”)
scoprì che il suo album di schede telefoniche era
stato
in parte svuotato: probabilmente l'autore del furto aveva
approfittato
della pausa pranzo per compiere il misfatto. I dubbi
in
merito vennero dissolti dalla maestra Michela (“ulcere”)
che
disse di aver visto Fausto ostentare un mazzetto di schede
alquanto
sospette... Fausto confessò il furto (di “can”
dall’“estri”
per ottenere “canestri”: infatti è il nickname
“canali”
ad averlo “rubato”…) di schede (“triangoli”) ancora
prima
del confronto. Sapendo a memoria l'album di Ricky,