martedì 12 giugno 2018

56-58

~56~
brividi proliferi

zucche pupazzi
mummie mutanti
tragico timbro
fissore egitto

-I “Piccoli Brividi” erano tascabili libri gialli dalle pagine
verdi in una collana di tanti (“tanti” in “mutanti”) volumi.
I loro protagonisti più noti consistevano in zucche malefiche,
quelle di Halloween, pupazzi parlanti con ventriloqui
impauriti, mummie e sarcofagi, scienziati pazzi (“pazzi”
in “pupazzi”)... Il mio primo Piccoli Brividi, intitolato
L'attacco del mutante”, era l'ultimo superstite sugli scaffali
della libreria “Fissore”. Ero rimasta affascinata dal
Piccoli Brividi sull'Egitto che Stefano ostentò al doposcuola
per leggerlo con Davide (“tragico”). Era così desideroso di
voltare pagina in preda alla suspence più sfrenata che Davide
gli dovette sequestrare il libro prima di andare a giocare a
pallone... Erano davvero avvincenti quei libretti: infatti,
divorandoli con frenesia, duravano pochi giorni. Inoltre la
macchia d'inchiostro, alla fine di ogni capitolo, faceva venire
voglia di proseguire: era una specie di segnale (“timbro”)
a indicare le situazioni di paura. A Stefano interessavano
soprattutto le trame, erano il suo “chiodo fisso” (ecco cosa
diventa il cognome Fissore, dal titolare di una nota libreria
locale): queste ultime risultavano spesso ottimi argomenti di
lunghe, lunghissime telefonate (era dispendioso parlare per ore,
ore” in “fissore”, al telefono !)... Un'estate ero arrivata al
punto di leggerne così tanti da avere sempre un proliferarsi
di trame nuove...-
 
 
~57~
rane frenieri

fritto giulivo
moto pulcino
neve di straccio
serpe d’insipido

-“Fritto giulivo” è da collegare a “neve”: lo zio aveva creduto
all'assurda ipotesi di poter friggere la neve ! Era spesso vittima,
da piccolo, di scherzi simili a quello dei “frittini di neve”:
pulcino” sta per un vecchio giocattolo di cui mio zio contestò
la pericolosità dal momento che era di latta. “Moto” va con
rane” e “straccio”: una motoretta giocattolo mi era stata
regalata dall'amica di mia mamma che diceva sempre “la mia
vita è uno straccio”; lavorava nei pressi di una cartoleria e
aveva stretto amicizia con la signora che la gestiva, andando
perciò da lei in tempo di regali. La cartolaia, avendo parlato
con mia mamma dell'amica in comune, aveva usato, per
descriverla, l'espressione “ranare”, esprimendo la sua scarsa
intraprendenza.“Serpe d'insipido” racconta la mania di Matteo
di mangiare sale sciolto e di salare troppo gli alimenti.
Durante una gita avevo scoperto quel suo vizio alimentare
molto rimproverato (redarguito, “freni/eri”) da sua madre.
Questo nicknameri si prende gioco di me e della mia bravura:
altro che “serpe d'insipido”, è l'esatto opposto ! “Re ” in
frenieri” indica un’altra gita, molto caldeggiata da Stefano,
in cui si ritroverà il pulcino di questo nicknameri: profetizzo
tale episodio nel filtro “oboli teneri”.-
 
 
~58~
angeli archibugieri

bella lista
figura bestia
fiere voragini
macine frassini

-Completare un album di figurine era un momento di notevole
gioia, addirittura se ne rendevano partecipi i famigliari...
Intanto si cominciava a sognare quel momento quando
iniziavano a mancare pochissime figurine (“figura”) e si
sfogliava l'album con fierezza andando a enfatizzarne le due,
tre voragini (in corrispondenza delle figurine mancanti).
In una lista a parte si segnavano i pochi numeri: in questo caso
specifico, le figurine avevano, per soggetti, i protagonisti del
cartone “La Bella e la Bestia”. Avevo invitato al cinema
(“macine” per “cinema ”) mia cugina (“frassini”) a vedere il
capolavoro d'animazione da cui, come di consueto, era stato
tratto l'album. La mattina che mi fece esultare di gioia per la
conquista dell'ultima figurina mancante era iniziata male:
Angela aveva l'influenza e suo marito, Archimede (“ar chi”
in “archibugieri”), aveva telefonato per avvisarci della sua
assenza (“archibugieri” in cui “bùgia” ha il dialettale
significato di “stare riparato, al caldo”). Dalla frenetica corsa
al prescuola, in attività già dalle sette (dall’alba, “est” in
bestia” per il levar del sole), era scaturito il magico s cambio
di figurine: “re” in “fiere” (che esprime pure “bestia” al
plurale) sta a simboleggiare l'assidua pratica degli scambi
intrattenuti, il più delle volte, con Stefano...-