~242~
cachi
sederi
bietole
frassini
spose
di nomadi
scarpe
tappeti
stoviglie
vesti
-Mia
cugina (“frassini”) aveva un debole per le Barbie
(“bietole”:
era una “barba” giocarci !); al contrario io non
le
potevo soffrire. L'unica che possedetti fu quella con il vestito
da
sposa in virtù di un regalo ricevuto e mai usato. Tuttavia,
recandomi
a giocare da mia cugina, avevo preso parte alle
ambientazioni
rosa confetto offerte dalla voluminosa casa delle
Barbie
che lei esponeva sul tappeto.“Scarpe” esprime il fatto
che
le minuscole scarpette andassero facilmente a perdersi
(“nomadi”),
stessa cosa succedeva alle stoviglie che, a forza
di
continui maneggiamenti, si danneggiavano. “Ca chi sederi”
indica
un clamoroso fatto per cui non posso nutrire memoria
diretta.
Ai miei due anni corrispondevano i sei, sette anni di
mia
cugina che spesso faceva compagnia a mia mamma dopo
la
scuola. Nel vedere quest'ultima pulirmi il sederino con
affettuosi
impacchi di crema, aveva escogitato di farsi la cacca
(“ca
chi”) addosso nella prospettiva di
ricevere lo stesso
trattamento
dalla madre ! Quest'ultima, arrivata con una
stancante
giornata di lavoro sulle spalle e dopo essersi resa
conto
che si era fatta la cacca addosso, voleva scotennare
mia
cugina ! Per fortuna ci pensò la nonna a portarla via
~243~
pozzi
omomeri
docce
storie
vecchie
ville
pallida
quercia
d’orsa
trasferta
-“Docce
storie” esprime un refuso di stampa che il mio libro di
storia
aveva presentato: occorreva disporre, nel modo corretto,
dei
ritagli fra cui quello di una doccia ambientata nei pressi di
una
spiaggia. La cosa assurda fu che solo un'esigua parte
di
libri, fra cui il mio, offrivano una disposizione errata per
completare
quelle vignette...“Vecchie ville” esprime la
motivazione
che portò la maestra Villa ad andare in pensione,
l'età
avanzata. Al contrario, il trasferimento della maestra
Rosapaola
(“Rosa” da “orsa”), che produsse l'arrivo della
maestra
Michela (“napoleone”), era basato su una motivazione
personale:
la malattia
della madre (“pallida quercia”) che,
più
di una volta, aveva costretto la maestra a repentine e
improvvise
interruzioni per correre in suo soccorso. Dal
momento
che insegnava a parecchi chilometri di distanza dalla
casa
della madre e che le sue condizioni di salute diventavano
sempre
più precarie, il trasferimento non si fece attendere;
avvenne
l'anno prima della Villa. Quest'ultima, dopo aver
notato
una mia difficoltà di pronuncia delle parole con doppia
zeta,
aveva deciso di allenarmi ogni mattina al momento di
entrare
in classe. “Pozzi” intende una delle tante parole dello
stesso
(“omomeri”) tipo con cui mi torturava...-
~244~
lilla
alabardieri
rigore
fifa
diete
favelle
sequestri
giulivi
di
ratti cuscini
-“Fifa”
è il popolare videogioco di calcio che mio cugino
acquistò
a soli sei anni (in particolare la versione “Fifa 99”,
“fifa
due nove”, nicknameri “letti omotteri”). La sua mania per
quel
videogioco era tale da mettere la sveglia alle sei la
domenica
per giocarci delle ore (in “rigore”), cosa che portò
sua
mamma
a sequestrargli i joystick ! “Rigore” esprime una
considerazione
di Stefano (“rigore” contiene “re”) in merito
all'esagerata
facilità di poter entrare in area di rigore e segnare
in
quel videogioco (quello dei bar, “bar” in “alabardieri”,
invece,
era molto più difficile !). Giocava a fifa a casa di certi
amici
che andava a trovare nei fine settimana a Biella (“lilla
alabardieri”;“alabardieri”
intende l'infallibile modalità di
segnatura
nel calcistico videogioco: bastava disporsi sull'ala
destra
e tirare da quella posizione, imprendibile per tutti i
portieri).“Diete
favelle” esprime, collegato a “giulivi”, il mio
escamotage
messo in pratica durante le partite di calcetto
balilla
contro mio zio: per farlo deconcentrare gli canticchiavo
lo
spot delle caramelle
“Dietorelle” (“diete favelle”) e, il più
delle
volte, riuscivo a segnare ! “Di ratti cuscini” indica dei
cuscini
di Topolino che una famosa ditta aveva messo in palio