~414~
bolle
blastomeri
fumetti
fracassi
galline
sconquassi
valute
decimali
completi
magellani
-“Mission
Complete !” (“completi”): questa sigla appariva
alla
fine di ogni livello del fumettoso sparatutto “Metal Slug”.
Non
appena i monumentali videogiochi da bar approdarono
al
doposcuola, apparvero subito come nuovi mondi da
esplorare
(“magellani” intende
il famoso esploratore
Magellano):
a farne le spese furono i calcetti (“galline
sconquassi”),
nonostante l'esigua quotazione delle partite,
cinquanta
lire, la decima parte rispetto alle cinquecento lire di
Metal
Slug ! Ai fracassi militari di quest'ultimo si affiancava la
snervante
precisione del “Bust-a-move”
(“bolle blastomeri”),
una
specie di “Tetris alla rovescia” (dal basso verso l'alto)
con
bolle colorate da sconquassare. Valeria e il fratello Luca
(“va/lu/te”),
due assi (“assi” in “fra cassi”) dei videogame,
erano
riusciti ad ultimare entrambi i videogiochi: Valeria
aveva
addirittura inserito il suo nome nella lista dei record !-
~415~
pali
poveri
contesi
spigoli
tragico
pallone
asciutto
panda
tedesco
dragone
-“Contesi”
(“con/te/sì”:
chissà cosa significa…)
indica le
accesissime,
per nulla diplomatiche, trattative che i capitani
ingaggiavano
durante le partite di calcetto. Ogniqualvolta il
pallone
lambiva le sporgenze degli spigoli zigrinati iniziava
la
diatriba del “palo” o “palo/goal”. Non era previsto alcun
arbitraggio
e la moviola veniva mimata dai capitani: la
squadra
nella posizione d'attacco otteneva quasi sempre un
rigore.
Davide (“tragico”), Giuseppe (“asciutto”), Antonio
(“panda”),
Gianluca (“tedesco”) e Iacopo (“dragone” per
“drago”)
ottenevano il più delle volte il privilegio di fare
i
capitani
in virtù della loro abilità nel garantire formazioni
equilibrate:
erano pure dei veri goleador ! “Pali poveri” indica
anche
la spoglia veduta aerea (“ali” in “pali”) della casa in
campagna
di papà ancora in cantiere e senza vegetazione...-
~416~
gazze
misteri
robot
orecchio
ludica
alluvione
faggi
di podio
renne
di settembre
-“Emiglio”,
un super tecnologico robot che richiedeva almeno
una
ventina di pile: quel Natale non si parlava d'altro e papà
(“faggi”)
girò mezza provincia per trovarmelo
! Gli orecchioni
(da
“orecchio”), poi, contribuirono a farmi apprezzare tutti i
comandi
di Emiglio che, mediante un apposito vassoio,
trasportava
riviste e bicchieri dalla cucina al salotto...
Quel
Natale, atteso da Stefano (“re ” in “renne” e “orecchio ”)
fin
da settembre, era stato, come di consueto, foriere di
un'“alluvione”
ludica, ma anche e purtroppo di un'alluvione
vera
e propria ! “Podio” sta a indicare una nota marca di
scarpe
da ginnastica (chieste a Babbo Natale, “faggi di podio”)
richiamando
le scarpe alluvionate del nicknameri “scatole
cadaveri”.
In quella
valanga di fango occorreva fare incetta di
stivali
di gomma ! Quasi tutta la classe si ammalò di parotite e
l'epidemia
è rimasta un mistero: opera delle gemelle (“gazze”
per
“gazzelle”),
probabilmente (nicknameri
“polsi refrigeri”)...
In
certi casi il contagio era addirittura volontario, come
avvenne
per il morbillo che i miei mi fecero prendere da
un
famigliare !-