martedì 12 giugno 2018

414-416

~414~
bolle blastomeri

fumetti fracassi
galline sconquassi
valute decimali
completi magellani

-“Mission Complete !” (“completi”): questa sigla appariva
alla fine di ogni livello del fumettoso sparatutto “Metal Slug”.
Non appena i monumentali videogiochi da bar approdarono
al doposcuola, apparvero subito come nuovi mondi da
esplorare (“magellani” intende il famoso esploratore
Magellano): a farne le spese furono i calcetti (“galline
sconquassi”), nonostante l'esigua quotazione delle partite,
cinquanta lire, la decima parte rispetto alle cinquecento lire di
Metal Slug ! Ai fracassi militari di quest'ultimo si affiancava la
snervante precisione del “Bust-a-move” (“bolle blastomeri”),
una specie di “Tetris alla rovescia” (dal basso verso l'alto)
con bolle colorate da sconquassare. Valeria e il fratello Luca
(“va/lu/te”), due assi (“assi” in “fra cassi”) dei videogame,
erano riusciti ad ultimare entrambi i videogiochi: Valeria
aveva addirittura inserito il suo nome nella lista dei record !-

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~415~
pali poveri

contesi spigoli
tragico pallone
asciutto panda
tedesco dragone

-“Contesi” (“con/te/sì”: chissà cosa significa) indica le
accesissime, per nulla diplomatiche, trattative che i capitani
ingaggiavano durante le partite di calcetto. Ogniqualvolta il
pallone lambiva le sporgenze degli spigoli zigrinati iniziava
la diatriba del “palo” o “palo/goal”. Non era previsto alcun
arbitraggio e la moviola veniva mimata dai capitani: la
squadra nella posizione d'attacco otteneva quasi sempre un
rigore. Davide (“tragico”), Giuseppe (“asciutto”), Antonio
(“panda”), Gianluca (“tedesco”) e Iacopo (“dragone” per
drago”) ottenevano il più delle volte il privilegio di fare i
capitani in virtù della loro abilità nel garantire formazioni
equilibrate: erano pure dei veri goleador ! “Pali poveri” indica
anche la spoglia veduta aerea (“ali” in “pali”) della casa in
campagna di papà ancora in cantiere e senza vegetazione...-

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~416~
gazze misteri

robot orecchio
ludica alluvione
faggi di podio
renne di settembre

-“Emiglio”, un super tecnologico robot che richiedeva almeno
una ventina di pile: quel Natale non si parlava d'altro e papà
(“faggi”) girò mezza provincia per trovarmelo ! Gli orecchioni
(da “orecchio”), poi, contribuirono a farmi apprezzare tutti i
comandi di Emiglio che, mediante un apposito vassoio,
trasportava riviste e bicchieri dalla cucina al salotto...
Quel Natale, atteso da Stefano (“re ” in “renne” e “orecchio ”)
fin da settembre, era stato, come di consueto, foriere di
un'“alluvione” ludica, ma anche e purtroppo di un'alluvione
vera e propria ! “Podio” sta a indicare una nota marca di
scarpe da ginnastica (chieste a Babbo Natale, “faggi di podio”)
richiamando le scarpe alluvionate del nicknameri “scatole
cadaveri”. In quella valanga di fango occorreva fare incetta di
stivali di gomma ! Quasi tutta la classe si ammalò di parotite e
l'epidemia è rimasta un mistero: opera delle gemelle (“gazze”
per “gazzelle”), probabilmente (nicknameri “polsi refrigeri”)...
In certi casi il contagio era addirittura volontario, come
avvenne per il morbillo che i miei mi fecero prendere da
un famigliare !-

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