~373~
parchi
giustizieri
querce
tigrate
o
prezzolate
lune
empiriche
borchie
illecite
-Dal
momento che era ben poco diffusa la televisione in cucina,
avendo
il timore di seguire episodi di cronaca nera durante
i
pasti (come motivava mia madre, “querce”), escogitai di
mangiare
in salotto pur di non perdermi i cartoni animati.
In
verità anche i quiz “Il prezzo è giusto” (condotto dalla
Zanicchi,
idolo di Archimede, “archi” in “par chi”, il marito
della
mia baby-sitter)
e “Luna Park” (“parchi”,“lune”) con
l'attesissimo
gioco di carte “Luna Nera” mi interessavano. Mia
nonna
(“empiriche”) era un'appassionata così fervida della
“Luna
nera” da emulare quel gioco con le carte tradizionali;
le
bastava abbinare la luna nera al seme di picche e fiori.
Il
cartone dell'“Uomo Tigre” (di cui Stefano, “re ” in
“prezzolate”,
seguiva accanitamente tutti gli episodi) faceva da
dessert
anche se certe scene era meglio guardarle a stomaco
vuoto
! Il leale giustiziere si trovava ad affrontare avversari
molto
meno leali dal momento che usavano spesso borchie e
armi
contundenti del tutto vietate (“illecite”) dal regolamento.
L'uomo
tigre era al punto di cedere, stremato in ring
insanguinati
e con la bava alla
bocca... Alla fine (“meglio tardi
che
mai”, l'inglese “late” in “prezzolate”), però, riusciva
sempre
a riconquistare le forze e ad aggiudicarsi la vittoria.-
~374~
duttili
datteri
macine
rondini
cicogne
pascoli
cadenti
stormi
matite
enormi
-La
sigla “Du dà du dà du dà” (“du/ttili da/tteri”) decretava
l'inizio
di un film: la grafica assai spoglia aveva, lo stesso,
fascino
da vendere. Erano tempestosi (l’inglese “storm”) stormi
di
rondini a rendere la sigla televisiva avvincente e il cinema
(“macine”
per “cinema ”) ancora più atteso. Quelle rondini
(che
cercavo di emulare svolazzando sul divano con la
leggiadria
di una cicogna !) stilizzate richiamano
l'immagine
dei volatili cartacei realizzati dal signor Denti
(“denti”
in “cadenti”, nicknameri “ribes ciarlieri”) che
ricordava,
nell’aspetto, il poeta Pascoli. “Matite enormi”
intende
astucci a forma di giganti matite che di solito recavano
il
nome di località montane (“cicogne” per “Cogne”, nota
~375~
cloni
austeri
scarpe
frassini
fiore
mantici
querce
melograni
polmoni
fagiani
-Le
scarpe in miniatura, prima che divenissero tanto di moda
da
potersi
trovare in disparati modelli (“cloni”), erano vere
rarità
(“austeri” indica il loro carattere non ludico). Ricevetti
un
portachiavi a forma di scarpa dalla mamma dei miei cugini
(“querce
melograni”); tempo dopo lo regalai, a mia volta,
all'altra
mia cugina (“frassini”): in questo modo quella curiosa
reliquia
passò di famiglia in famiglia (“mantici” intende la
formula
“di mano in mano”). In seguito trovai delle
scarpe di
quel
tipo durante una vacanza: avendo deciso di usarle per
il
bambolotto “Fiorello” (“fiore”: ero, tuttavia, più dedita
ai
balocchi maschili, “re ” in “fiore”, nicknameri “acini
schiccheri”),
pretesi di comprarne due. Erano costate un bel
po'
e mia mamma si era spolmonata (avendo paragonato,
nel
nicknameri “ninja ombrelliferi”, i soldi all’ossigeno…)
a
spendere almeno cinquemila a scarpa ! “Fagiani” indica
il
cognome da nubile di mia nonna, ma occorre ricavarlo con