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tori
filatteri
genio
di regole
meraviglie
figure
lampade
fragole
didascaliche
dune
-All'uscita
del cartone disney “Aladdin”, l'edicola aveva
emesso
il consueto (era una regola abbastanza osservata)
album
di figurine. Il
giorno in cui Stefano (“re” in “regole”) lo
comprò
la sottoscritta aveva già pochissime figurine (“figure”)
mancanti.
“Meraviglie” è sia la celebre “Caverna delle
Meraviglie”,
sia lo stupore che mi colse nello scoprire che
l'unico
pacchetto comprato da Stefano coincideva
perfettamente
con quello che mi avrebbe permesso di ultimare
l'album
! La figurina del genio, ad esempio, era divisa in due
parti
e lui era riuscito a trovare proprio la metà a lungo
vagheggiata
(rara “come un ago in un pagliaio ”,“ago” in
“fragole”)...
Anche il gameboy propose di far
rivivere le scene
salienti
del cartone, elaborando livelli mozzafiato:
“didascaliche
dune” esprime quello ambientato all'interno
della
caverna (non appena trafugata la lampada, assumeva
un’atmosfera
assai funerea, “lamp/ade”). A Stefano serviva
una
buona dose di calma per portarlo a termine e mi aveva
insegnato
a schivare le dune e a dirigere al sicuro Aladdin,
seduto
sul tappeto volante...“Fragole” propone un'altra fiaba,
quella
della piccola
fragola risparmiata dal toro (“tori”).
“Tori”
intende però anche l'oro (“t'ori”) dal momento che
“filatteri”,
un tipo di talismano, offre lo spunto dello scarabeo
d'oro
che apre la caverna e permette di trovare l'ambita
(“fragole”
è pure “fra gole”,
nicknameri “giulivi
ghingheri”)
lampada...-
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panda
menzogneri
molle
gazzelle
querce
motorie
piatti
passaggi
tragici
persi
-Le
gemelle (“gazzelle”), nonostante la propaganda positiva
che
gli allievi della maestra Sperandio le facevano puntando
sul
fatto di ricevere bellissimi regali (come le coloratissime
molle
yo-yo e porta-matite), non acconsentirono a lasciare
la
classe di Suor (“pia” in “piatti”) Lorenzina. Avevano
preferito
seguire fino all'ultimo la decisione della madre
(“querce”)
che,
in quel periodo, si stava separando
(“motorie”
esprime
anche l’educazione motoria in cui le gemelle
eccellevano).
All'arrivo della maestra Sperandio (il nickname
“speranza”
è celato in “mol/le ga/zzelle”, essendo il verde,
il
verde speranza appunto, il colore emblematico della Lega)
l'inizio
dei compiti veniva segnalato da un solenne batter di
mani
di Suor Lorenzina, anche se spesso si confidava in una
loro
chiacchierata che avrebbe prolungato il gioco. Ogni volta
che
la maestra attraversava la fetta di cortile riservata al
campo
di calcio,
alcuni (i più saggi, da “passaggi”) passavano
la
palla di piatto per evitare di colpirla o, peggio ancora, di
farla
cadere. La sua precaria andatura non faceva preoccupare
tutti
in quanto il timore di perdere era più forte ! “Panda
menzogneri”
intende la
bugia di Antonio di tenere segreti
i
nostri baci (“dame” in “pan/da me/nzogneri”, indica i famosi
baci
di dama). In realtà aveva messo al corrente Davide
(“tragici”)
che un giorno mi rivelò tutto...-