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faggi
aletteri
ratto
maggio
coatto
squarcio
agnese
capitale
cinese
madrigale
-“Ratto
maggio” sarebbe da leggere prolungando la “o”
di
“ratto” fino al mese per ottenere “omaggio”. Oltre al fatto
che
mia madre (“squarcio” come “quercia”) fosse nata a
maggio,
questo nicknameri esprime la coatta dipendenza che
gli
omaggi in genere esercitavano su di lei e sulla sottoscritta
(“madrigale”
esprime, con “cinese”, il gioco delle famose
ombre
cinesi di cui eravamo appassionate entrambe). Era una
mania
folle
(l'inglese “mad ” in “madrigale”) e bandita da mio
padre
(“faggi”) che ci rimproverava dicendo:“Anche se non ho
studiato
(“aletteri” intende,
con formula alfa privativa,“senza
lettera”,
sinonimo di “analfabeta”) come tua madre sono furbo
e
non mi lascio
ingannare da quelle cose lì”. Persino un piccolo
portachiavi
di Topolino (“ratto”), poco curato nei particolari,
un
chiarissimo “made in china”, ci mandava in visibilio
facendoci
spendere un capitale in salviette umidificanti
all'emporio
di corso Roma
(“capitale”, essendo Roma
capitale
d'Italia) ! “Agnese” è la protagonista del libro
“L'Agnese
va a morire”, una vicenda ambientata nella Seconda
Guerra
Mondiale che dovevamo (“coatto”) leggere in vista
dell'esame.
Era spesso impiegato a mo' di camomilla dal
momento
che, alle prime pagine, ero già secca...
“Ti
leggo un po' di Agnese, così dormi”: ironizzava mamma...-
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astucci
effimeri
regali
querce
empirica
sciarpa
copule
foglie
divina
veranda
-Un
altro nicknameri sui puffi dopo “buffi
cupoliferi”: fra gli
innumerevoli
astucci che alternavo sui banchi di scuola, avevo
pure
quello dei puffi. Mia mamma (“querce”) biasimava spesso
i
miei esagerati cambiamenti in materia di astucci (“astucci
effimeri”),
ma per la sottoscritta era una moda
irrinunciabile:
“regali
querce” esprime la mole industriale (“nave”,
in
“divi/na ve/randa”, si ricollega all’“amilcare” e, di
conseguenza,
alla “barca” del nicknameri “buffi cupoliferi”)
di
puffi che una maestra regalò a mia mamma. A quel punto
acquistammo,
nella giocheria di via Dante (“divina”), la
fattoria
dei puffi in modo da poterli ambientare; sebbene
tenessi
i puffi da mia nonna (“empirica ”), ne dovetti trattenere
qualcuno
per giocarci nella veranda di casa... “Sciarpa” si rifà
al
puffo infreddolito, avvolto nella sciarpa, un regalo di Stefano
(“regali”).
“Copule foglie” esprime il fatto che gli gnomi blu
dal
bianco copricapo (“copule”) erano pure distribuiti
all'interno
degli ovetti kinder come sorprese (“foglie”). Essendo
stata
anestetizzata con un dosaggio troppo elevato di acqua
(acqua
Vera, da “vera/nda”), le mie tempie, pulsando
all’impazzata,
attivano anche zone nascoste della memoria
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ventriloqui
veri
faggi
calici
rubriche
squarci
nodi
informi
barkley
soccorsi
-“Ventriloqui
veri” intende una storia dei “Piccoli Brividi”
(nicknameri
“brividi proliferi”) i cui protagonisti sono dei
pupazzi
parlanti e l’inevitabile emulazione che ne scaturì con
l'acquisto
di un pupazzo verosimile (“veri”) a
quello del libro.
“Faggi
calici” va con “squarci” (sta per “quercia
arrabbiata”)
intendendo le discussioni dei miei in merito all'Ici
(“ici”
in “calici”) che allora suonava come qualcosa di
misterioso
così come la parola “rubrica”, a volte pronunciata
“rùbrica”...“Nodi
informi”, invece, è l'abitudinaria usanza,
ad
opera di mia mamma, di conservare i nodi in fil di ferro
che
si trovano come chiusura nelle confezioni alimentari.
Quei
nastri si rivelavano molto utili dal momento che potevano
essere
formattati
in svariati modi. “Barkley” indica il mio
completo
da basket, composto da canottiera e pantaloncini
firmati
dal noto campione di pallacanestro. “Soccorsi” intende
i
corsi di pronto soccorso organizzati dalla scuola: al termine
degli
incontri ci vennero elargiti pratici contenitori
(“calici”)
da
portare al collo…-