~41~
guasta
mestieri
attimi
d’abuso
alibi
caduco
secondi
iperboli
villaggi
secoli
-La
maestra Villa (“villa” in “villaggi”) odiava l'eccessivo
impiego
(“abuso”) della parola “attimo”. Era, infatti, dell'idea
che
la dimensione temporale dell'attimo fosse talmente piccola
da
sfumare non appena lo si pronunciava... Inoltre cadeva
l'alibi
dell'iperbole, impraticabile in Prima Elementare: “è da
un
secolo
che non ci vediamo !” è la stessa esagerazione per
eccesso
invece che per difetto. “Un attimino, solo un secondo”:
frasi
di questo tipo la mandavano su tutte le furie e non
accettava
giustificazioni in merito. “Guasta mestieri” intende
pure
la sofferta decisione di andare in pensione. Dal momento
che
leggi svantaggiose e imprevedibili sotto il profilo
anagrafico
minarono gli entusiasmi degli insegnanti con
parecchio
servizio all'attivo, la paura di rimanere rischiando
favorì
pensionamenti a raffica. Anche la maestra Villa,
a
malincuore, cedette a quella tendenza a un biennio dalla fine
del
nostro iter scolastico. Alla consegna delle pagelle ci
comunicò,
fra le lacrime (“mesti” in “mestieri”), la
sofferta
decisione.-
~42~
rami
doppieri
punti
appuntamenti
ludici
scomparti
condanne
tempere
subacquee
maschere
-Gli
appuntamenti (“punti appuntamenti”) al cestino per fare
la
punta alle matite erano diventati una pratica così assidua
(come
le raccolte punti che contagiavano l’intera
popolazione…)
da indurre le maestre, in particolare la maestra
Anna
(“condanne”), a condannarla come fonte di disturbo.
Furono,
quindi, vietati i temperini privi di contenitore
raccogli
graffite. Esisteva una vastissima gamma di
temperini
ludici, in certi casi li collezionavo senza
nemmeno
usarli ! Gli scomparti interni sfruttavano, in modo
originale,
il design del temperino: ad esempio quello a forma
di
maschera subacquea aveva una zona trasparente che
consentiva
di monitorare la presenza dello scarto per stabilire
quando
vuotarlo. Dalle Suore (“pie” in “doppieri”) erano
molto
diffuse le miniature delle lattine (Coca Cola, ad
esempio).“Tempere”
contiene “re” in quanto Stefano esibiva
un
temperino a doppia entrata, a seconda dello spessore della
punta.
Quella tipologia di temperino doppio (“doppieri”)
era
la preferita della maestra Anna: infatti quei temperini in
ferro
andavano già in voga quando era allieva lei... “Rami”
indica
i figli in generale, essendo piante (faggio/quercia)
i genitori...-
~43~
marmi
lattiferi
panda
galassie
tiranne
spiagge
fuoco
di lusinga
cadente
godzilla
-I
miei dentini da latte (“galassie” esprime, per greca magia,
il
latte) erano veri e propri blocchi di marmo (“marmi lattiferi”)
e,
resistendo più del dovuto, l'ultima spiaggia era farli togliere
dal
dentista. In questo nicknameri “panda” ha l'unico scopo
di
paragonare la resistenza dei miei denti a quella fisica di
Antonio
(i panda, in effetti, lottano ogni giorno per scongiurare
l'estinzione)
che, in cinque anni, si sarà ammalato una sola
volta
! Un pomeriggio ci pensò Suor (“pia” in “spiagge”)
Lorenzina
(“godzilla”) a estrarmi un dente. Nonostante un po'
si
muovessero cominciando a traballare, erano molto ancorati
alla
loro sede e la cosa peggiore era notare i denti novelli
spuntare
da sotto, già pronti a uscire ! Facendomi prima
promettere
che si sarebbe limitata a dare un'occhiata, appena
spalancai
la bocca capii che era sua intenzione estrarre il
dente
dolorante e iniziai subito a dimenarmi in preda alle urla.
Lei
continuò a lusingarmi di attendere ancora un poco e mi
sembrò
di giocare ad “Acqua, acqua, fuocherello” in cui la
parola
“fuoco”, normalmente, arrivava all'improvviso dopo
tanti,
inutili tentativi. Infatti, tirando (“tiranne”) a più
non
posso,
riuscì a far cadere (“cadente” contiene “dente”)
il dentino
ribelle. “Mar” in “marmi” indica qualcosa,
ma le mie energie
si sono esaurite...-