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polsi
bianconeri
chine
efelidi
ore
lentiggini
faggi
anguille
querce
supplenze
-Il
negozio di articoli sportivi (pronunciavo la marca “Asics ”
come
la famosa droga, ah ah !), situato dietro casa mia, aveva
sempre
vetrine allestite in modo mirabile: era d’obbligo
sbirciarle
dai finestrini della macchina di papà (“faggi”) anche
se,
per notare perfino i dettagli minimi (ad esempio i polsini da
tennis
di Sergio Tacchini) non era sufficiente l'attimo di attesa
al
semaforo... “Efelidi” intende quelle del lentigginoso volto
dell'occhialuta
(“lenti”in “lentiggini”) commessa alla quale
ero
solita rivolgermi per comprare, ad esempio, il mitico
orologio
della Nike. Mia mamma (“querce”) aveva scelto un
momento
un po' tormentato per regalarmelo, un processo in cui
fu
implicata a causa di una supplenza scolastica. “Anguille” è
da
collegare
a “chine” e a “bianconeri”: dal momento che
Ricky
vantava un assortito guardaroba griffato “nike” (“nike”
in
“chine”) e Juventus di cui era tifosissimo, avrebbe di certo
potuto
aprire un negozio ! “Ore” contiene “re” esprimendo
un
orologio che quest’ultimo
scagliò contro il muro solo per
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ossi
polveri
querce
sconti
strani
amori
cigoli
rettili
marte
chirurghi
-“Strani
amori” intende il cognome “Castagna”,
presentatore
del programma
televisivo “Stranamore”:
era
pure il cognome dei gestori di un colorificio di cui mia
madre
(“querce”) era assidua cliente. Riusciva a farsi fare un
po'
di sconto dalla titolare, una signora loquace e
dall'espressione
maliziosa. Al figlio piacevano le arti marziali
(“marte”):
infatti frequentava il centro sportivo che aveva sede
proprio
nella via del colorificio. Pure Stefano (“re ” in “rettili”)
ed
Enrico (“cigoli”: “rettili” indica la sua pallina da tennis
in
miniatura
firmata “Lacoste”, nicknameri “fanti strozzieri”;
raffigurante
il famoso coccodrillo, si trattava di un portachiavi
introvabile
e, ahimè, incedibile !) lo frequentavano.
“Chirurghi”
intende le cassette del corpo umano che Nicolò
(“mar”
è contenuto in “marte”) si faceva acquistare. “Ossi
polveri”
indica l'esito positivo ottenuto puntualmente
dalle
ricerche in magazzino operate dai titolari del colorificio.
“Oh
sì...” (“ossi”): rispondevano riuscendo a tirar fuori dal
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caffè
corrieri
fulvi
manubri
querce
gazzelle
frassini
faggi
teste
di fiamme
-La
prima biciclettina che mio papà (“faggi”) mi comprò era
rossa
(“fulvi”) fiammante e riportava, sulla canna, una marca
identica
al nome di mio zio (“frassini”), ossia “Tino”.
Mia
mamma (“querce”)
aveva l'abitudine di farsi gonfiare
le
gomme della bici da un ciclista assai onesto che non le
chiedeva
nemmeno i soldi di un caffè (“caffè corrieri”):
in
ogni caso mia madre ci teneva a ricompensare quel favore
e
un'estate esaudì il mio desiderio di modificare il manubrio
della
mountain bike facendogli installare la tipica impugnatura
delle
bici da corsa (“corrieri”). Per associazione con le due
ruote,
ecco l'elenco delle numerose coppie di gemelli, tutte,
ed
era un'eventualità assai rara, comprese nella classe:
“gazzelle”
è
riferito a Chiara e Silvia (nicknameri
“identici
cocchieri”),“fiamme ” sta per Andrea e Matteo
(“opposti
fiammiferi” è
il loro nicknameri),“teste”
per