martedì 12 giugno 2018

74-76


~74~
sudici superi

subdoli succhi
sublimi subbugli
superbi supini
sussurri sussidi

-Si tratta di un nicknameri tutto giocato sul suono ripetitivo
di una ninna nanna: “supini”, in effetti, sta a indicare la
posizione del sonno, il coricarsi. “Superbi”, inoltre, esprime
una caratteristica del sonno dei bambini: questi ultimi sono gli
unici a con cedersi il sonno con la “s” maiuscola, senza le ansie
dovute alle responsabilità della vita adulta (“pini”, in
supini”, indica gli adulti in generale). Così i loro subbugli,
in realtà, sono “sublimi subbugli”.“Sudici superi” intende il
quesito “ti faccio il su su ?” che mi rivolgeva (“su/dici”, diceva)
mia mamma al sopraggiungere di notti turbolente. I suoi
sussurri agivano in qualità di “sussidi” (“sussidi” indica anche
il famigerato sussidiario scolastico): in poco tempo, infatti,
ripiombavo nel sonno... La sua super ninna nanna aveva pure il
considerevole vantaggio di poterla effettuare in dormiveglia !
Al contrario “subdoli succhi” si rifà all'episodio oggetto del
nicknameri “giovani grascieri” in cui giocavamo ai detective...-


~75~
occhi gicheri

scatole querce
etniche rose
discolo biscotto
lazzaro par rotto

-“Scatole” esprime quelle di latta che facevano da
biscottiere.“Etniche rose” indica alcune confezioni di biscotti in
cui si trovavano simpatici adesivi di orsetti (“orse” da “rose”)
provenienti da tutto il mondo; la loro multi-etnicità veniva
allegramente rappresentata mediante bandiere e divise tipiche.
Occhi gicheri” intende altri adesivi otto” in “biscotto”) di 
quel periodo la cui peculiarità faceva leva su pupille mobili e 
giocose: il movimento rotatorio delle pupille faceva assumere al volto 
corrispondente le più strane forme espressive... 
Era divertente vivacizzare il momento della colazione grazie al gioco
del “biscotto intero o spezzato” (“discolo biscotto”). Scopo di quel gioco 
era indovinare se il lazzarone (“lazzaro”, tipologia di biscotti) 
era integro oppure rotto (“s catole” esprime il detto “rompi-scatole”),
ma minuziosamente riassemblato per nascondere crepe e
imperfezioni. Praticavo spesso questo ludico diversivo
con mia mamma (“querce”) a colazione...-


~76~
gabbie quadrilateri

candide cannule
farmaci seggiole
figure fiori
finti abbandoni

-Durante tutta la mia infanzia adoperai un piccolo banchetto
di forma quadrata (“quadrilateri”). In seguito fu usato come
piano d'appoggio per la gabbia dei canarini. Il banchetto
accompagnava spesso le mie merende e, a questo riguardo,
sono citate le bianche cannucce (“candide cannule”) dei succhi
di frutta allegate ai dosatori: in quel periodo ne circolava pure
un modello allungabile, un po' come la penna di Stefano (“re”
in “figure”) per indicare le cartine geografiche...“Fiori” indica
il bambolotto a grandezza naturale, “Fiorello”, chiamato così
in onore del sovrano del karaoke: era spassoso inscenare
(raffiguranti numeri, episodi scolastici immedesimandomi
in compagni,  insegnanti, altri ruoli...
“Farmaci seggiole” esprime la volta in cui mia
madre uscì di casa (si allontanò, l'inglese “far” in “farmaci”)
per andare in farmacia, avendo l'influenza. Al suo ritorno mi
ritrovò seduta al banchetto ove mi aveva lasciata, tutta intenta
ad attaccare figurine (“figure”) e per nulla spaventata dal suo
finto abbandono. Non mi lasciava mai a casa da sola,
apprensiva com'era !-