martedì 12 giugno 2018

149-151

~149~
rughe d’ alberi

marsupi d’acqua
soltanto lastra
magici tornei
yogurt di trofei

-Questo nicknameri riassume le attività praticate al centro
estivo. “Rughe d'alberi” indica la simpatica abitudine di un
bambino, che si fermava solo al mattino, di farsi venire a
prendere dai genitori in compagnia della sua tartaruga
(“rughe”) di terra che aveva modo di trastullarsi in mezzo al
parco: gli alberi secolari di quest'ultimo si rivelavano utili
in vari giochi.“Acqua” sta a rievocare le battaglie a bombe
d'acqua e gavettoni che trovavano, nei pomeriggi più afosi
(“soltanto” cela un “tanto sole”), i momenti migliori: Nicolò
(“mar” in “marsupi”; “marsupi” indica quello vinto alla
lotteria promossa dal maestro di tennis) ostentava una pistola
d'acqua dal getto potentissimo. “Lastra” rievoca l'episodio di
una visita medica di Stefano che, arrivando a giocare a calcio
in ritardo per essersi fatto una lastra, appena riuscì a tirare,
segnò un insolito (per lui) goal dalla distanza ! Qualcuno
ironizzò sul fatto che gli alieni lo avessero clonato o qualcosa
del genere...“Magici tornei” indica quelli organizzati da un
ragazzo più grande, un patito delle carte Magic. “Yogurt”
esprime una mia piccola indigestione estiva (nicknameri “treni
puberi”),“tornei” intende pure quelli di tennis “maschi vs
femmine”, con trofeo finale, che duravano anche 
settimane intere...-


~150~
lenti sgomberi

giovani liti
asciutti piatti
premi servigi
astucci tacchi

-Ogni anno la cuoca Giovanna (“giovani”), in collaborazione
con le Suore (“pia ” in “piatti”), individuava, all'interno del
doposcuola, un gruppetto di bambini molto veloci a finire di
mangiare affinché si occupassero del ritiro dei piatti vuoti.
Liti” indica le puntuali minacce del “chi rompe paga !” al
momento di rompere un piatto. I bambini del servizio mensa
vantavano, come privilegio, qualche gastronomico premio
offerto dalla cuoca durante l'anno e, alla fine della scuola,
ricevevano pure un regalo per il servizio prestato. Roberta
(“tacchi”), ad esempio, ricevette un bellissimo astuccio che
ostentò subito fra i banchi di scuola... Alla sottoscritta sarebbe
piaciuto far parte di quella stretta cerchia di bambini, ma,
l'unica volta che ci provai, riuscii a malapena a portare in
cucina il mio piatto ! In effetti ero quasi sempre l'ultima a finire
e la mia lentezza nel mangiare mi faceva riporre (“sgomberi”)
il tutto alla svelta così da arruffare la tovaglietta fra posate e
inevitabili avanzi di pane (la cui distribuzione era affidata a
Stefano, “re” in “premi”). Giuseppe (“asciutti”), al contrario,
era uno dei più veloci a finire di mangiare...-


~151~
foglie panettieri

d’oca minestre
rally tovaglie
giovani baruffe
voraci caraffe

-“Minestre” esprime la volta in cui Giovanna (“giovani”),
la cuoca del doposcuola, rovesciò un piatto di minestra rovente
sulle ginocchia di Alessandra, una bambina con una
lunghissima coda (“coda” in “d'oca”): per poco non la
ustionò ! “Oca ” va anche con “rally” indicando i “carrelli”
della pietanza e della pasta: alle due estremità avevano
rispettivamente la cuoca e Suor Rosangela. “Baruffe” esprime
le raffiche di starnuti nervosi che a volte Suor Rosangela non
riusciva a trattenere e che la cuoca cercava di sedare con
ironici commenti del tipo “uffa, quando inizia, non la finisce
più !”. “Voraci caraffe” esprime la mansione di addette alle
caraffe della mensa ricoperta da Valeria e Roberta (“voraci”
contiene le iniziali dei loro rispettivi nomi, “va ” e “ro”, ma
con le vocali invertite per intendere la loro simbiotica amicizia).
Foglie panettieri” intende gli ovetti kinder acquistati (in
modalità sfusa, al posto della confezione multipla, da tre, “tre”
in “minestre”, ovetti) in panetteria (nicknameri “foglie
potamocheri”). “Baruffe” esprime pure il “bar” che l'altra
cuoca aprì dopo essere andata in pensione e “minestre”
contiene “re” per un videoludico “rally” con cui Stefano
giocava a casa mia (nicknameri “big f uteri”). Infine, essendo
quasi sempre l'ultima a finire di mangiare, ero solita riporre
il tutto alla svelta arruffando la tovaglietta…-