martedì 12 giugno 2018

191-193

~191~
ciechi pasticceri

foche torte
tonde forme
pigri debutti
zoccole trucchi

-Invece delle classiche torte di compleanno, soprattutto alla
scuola materna dove debuttai (“pigri debutti” indica i primi
compleanni in un contesto non più solo familiare, bensì
scolastico), Mariella (“pigri”) e Suor Lucia preferivano
pasticcini (“ciechi pasticceri”), procaccine (“foche”) e altre
simili maneggevoli trovate...“Tonde forme” esprime paste
rotonde nel formato e arricchite da una superficie zuccherata
(per me, l’inglese “ for/me”, erano le paste più buone
fra tutte le tipologie presenti).“Zoccole trucchi” indica
la pasticceria più rinomata della città, l’antica “Pasticceria
Zoccola”: una ragazza che lavorava presso quell’esercizio,
dopo aver appreso i trucchi del mestiere (“debutti” evoca
anche il nicknameri “nodi butteri”), aprì una pasticceria
a conduzione propria.-


~192~
biro omeri

querce conti
faggi botti
acide sirene
angeli catene

-“Querce conti” indica il conto dedicato ai bambini che mia
mamma (“querce”) mi aprì in banca. Allegata al mio libretto
di risparmio mi venne elargita una cassetta, quella
dell'“Odissea”; a questo proposito le “sirene” esprimono sia
quelle di Ulisse sia la famosa sirenetta del cartone disney cui
era riferito il videogioco che mi regalò Angela (“angeli”)
e che Stefano (“re ” in “sirene”) snobbò ritenendolo troppo
femminile. “Biro omeri” intende le biro a catenella che si
trovavano in banca: alla sottoscritta piaceva utilizzarle durante
le tediose attese che spesso dovevo fronteggiare quando
i miei genitori mi portavano in varie banche (“faggi botti”
intende i “bot” in cui papà riponeva grande fiducia ...).
Catene” esprime, tuttavia, anche il cognome di un bidello,
un certo “Catena”, appunto, costretto a portare occhiali scuri
in seguito a un gesto di gelosia: una sua fidanzata tradita gli
aveva lanciato dell'acido in faccia per sfigurarlo !
Omeri” indica naturalmente Omero, l'autore dell'Odissea:
andare in banca, a volte, non lo è ?!-


~193~
pari dispareri

querce rami
furie faggi
urti giorni
funghi forni

-“Querce rami” intende un'amica di mia mamma (“querce”)
di nome Irma (“Irma ” in “rami”) alla quale era solita vendere
i piatti che dipingeva. Aveva frequentato, in gioventù, un corso
di pittura arrivando a considerare quest'ultima un vero e
proprio hobby. Hobby che mio padre non sopportava (“furie
faggi”) soprattutto quando mamma diceva, rifiutandosi di
uscire la domenica, che si divertiva di più a pitturare un piatto
per Irma ! “Urti giorni” indica le polemiche che intratteneva
con la titolare del forno, necessario per la cottura dei piatti
dipinti: in quel modo, infatti, il colore veniva fissato in modo
permanente alla superficie, di solito la ceramica.
Spesso il ritiro slittava di qualche giorno (“urti giorni”)
poiché la ragazza che gestiva la cottura aspettava di
riempire completamente il forno prima di procedere; per
giustificare i ritardi adduceva disparate motivazioni
invece di ammettere quella più ovvia, fare economia.
Funghi” intende la tematica più ricorrente dei piatti
dipinti per Irma che era solita richiederli come idea regalo
per la figlia (“rami”).“Pari dispareri” indica il classico
pari o dispari”: io ero sempre dispari, Stefano (“re” in
dispareri”) pari…-