martedì 12 giugno 2018

188-190

~188~
peli finanzieri

piani divieti
siti segreti
tecnologie
giulive vie

-“Piani divieti” intende “Vipiana”, un imponente negozio
di elettronica; la tecnologia di allora proponeva
voluminosissimi dispositivi funzionanti a pile (da “peli”):
era spesso necessaria, per garantire l'alimentazione, una dose
industriale di pile che, tra l'altro, costituivano una spesa
economica non indifferente. Ne sapeva qualcosa Stefano (“re”
in “segreti”) in fatto di gameboy: finanziare il primo (“nidi” in
pia/ni di/vieti” indica la nascita della consolle portatile) tipo
di gameboy era abbastanza costoso se ci si giocava tutto il
giorno come lui ! Mio zio (“giulive”) mi regalava una scorta di
pile in occasione del compleanno o per Natale dal momento che,
a suo dire, si trattava di regali utili... La posizione di mio zio
nei confronti della tecnologia in genere era molto scettica
anche se con le dovute eccezioni: infatti avrebbe voluto vietare
(“divieti”) l'impiego obbligatorio di computer e agende
elettroniche in ambito lavorativo, ma fu uno dei primi a usare
il cordless (nicknameri “fissi alteri”).“Giulive vie” esprime
proprio il suo “via”,“fuori di qui” alla tecnologia
(simpatizzava almeno per il videocitofono, ostentato dalle
Suore, “pia” in “piani”).“Siti segreti” indica il periodo in
cui i siti internet erano ancora così poco diffusi da essere
un mistero per tutti...-


~189~
oboli teneri

tresca rugiada
lustra saetta
querce guinzagli
pulcino tagli

-Dopo la fine della scuola, le Suore erano solite
organizzare piccole gite fuori porta al fine di vivacizzare
l’apatica routine estiva. Una volta scelsero di portarci a Lobbi,
il paesino di campagna dove abitava Stefano.
Quella che doveva essere la giornata perfetta del “re”
(“tre”, numero perfetto, in “tresca”) iniziò prestissimo,
quando la rugiada non si era ancora dissolta del tutto.
Rugiada” anche per “Giada”, una seducente bambina del
doposcuola artefice di una tresca. Al campo sportivo di Lobbi,
il pulmino (“saetta”) delle Suore accostò fra i conati e la
nausea di Luca (“lustra”). Arrivati al centro sportivo, la
comitiva si sparpagliò: alcuni improvvisarono una partita
di calcio in un campo finalmente regolamentare con porte e
bandierine, altri organizzarono un torneo di ping pong, altri
ancora, Stefano rientrava fra questi, si rifugiarono nella
polverosa sala bar a giocare con i videogiochi. Gli regalai
il mio cinquecento lire, l'obolo (“oboli teneri” sta per
tieni l'obolo”) da immolare a “Metal Slug” preferendo
disputare una partita in un vero campo da calcio...
Querce guinzagli” indica il frangente in cui la madre di
Stefano portò il suo cane per farcelo salutare: stavamo
visitando una cascina di campagna sempre durante quella
gita. “Pulcino tagli” intende un vecchio giocattolo
di latta appartenuto a mio zio: quest'ultimo ne aveva
criticato la pericolosità dal momento che la latta
presentava bordi taglienti...-



~190~
mari talleri

stelle bulli
toghe maschi
giove equatore
napoleone

-“Stelle” sta per via “San Lorenzo”, la via cittadina a
vocazione commerciale dove era situato il negozio di scarpe
che si chiamava, appunto,“toga al maschile” (“toghe maschi”),
ossia “Togo”. “Bulli” indica le scarpe da ginnastica “Bull
Boys”, “mari talleri” fa riferimento a una considerazione della
mamma di Nicolò: ogni volta che quest'ultimo pestava una
cacca di cane, era solita buttare subito via le scarpe, anche se
molto costose (“talleri” indica le monete)...“Equatore” va con
Napoleone”: la maestra Michela aveva escogitato delle
collettive simulazioni il cui scopo consisteva nell'assimilare la
lezione sulle coordinate geografiche, longitudine e latitudine.
Un bambino fingeva di perdersi in classe e doveva indicare ai
fittizi soccorritori la sua esatta posizione
geografica.“Equatore” è citato sia come riferimento geografico
sia come contenitore di “re”: Stefano va con “leone” (“leone”
in “napoleone”) per il cane Leo (nicknameri “giulivi sestieri”).
Giove” esprime un altro didattico diversivo il cui scopo
consisteva nell'associare un pianeta a un giorno della settimana
(Giove a giovedì, Venere a venerdì...).-