~77~
ratti
sluiteri
anguille
d’ambra
triangoli
pasqua
verde
equivoco
tris
profilattico
panda
castello
massimo
livello
-Un
nicknameri interamente rivolto alle schede telefoniche
(“triangoli”)
di cui Ricky (“anguille”) ostentava una collezione
eccezionale.
Ambra Angiolini, in veste adolescenziale, era stata
ingaggiata
per promuovere la comodità delle tessere rispetto
alle
monete. Era, quindi, raffigurata su diverse schede: in forza
di
un errore di stampa, aveva addirittura due diverse tonalità
di
colore del viso, anemico o super abbronzato ! Le tessere delle
uova
di Pasqua (“triangoli pasqua”) rimandano a un equivoco
circa
il credito contenuto in quella nota come “le uova verdi”,
da
quindicimila lire. Essendo convinto di darmi quella vuota, un
signore
si sbagliò regalandomi quella appena iniziata ! Un'altra
famosa
triade (“tris”) di schede (5,10,15 mila ) aveva, come
messaggio
pubblicitario, la prevenzione dall'AIDS:
un
profilattico faceva da buffo copripollice. Antonio (“panda”)
riusciva
a racimolare parecchie tessere saccheggiando le cabine
e,
in particolare, le feritoie entro le quali venivano inserite
(“ratti
sluiteri” intende richiamare il “ratto delle Sabine”
esprimendo
il fatto che quelle feritoie fossero sempre e
inesorabilmente
vuote) le schede. Essendo a corto di doppioni,
un'estate
gli noleggiai il mio gameboy in cambio di un bel
gruzzolo
di schede. Antonio (un asso, “assi” in “massimo”,
dei
videogame) riuscì a espugnare il castello (la sottoscritta
si
era limitata a quelli di sabbia !) finale di Super Mario e, dopo
avermi
illustrato le mosse vincenti dell’ultimo
livello,
io feci la
stessa
cosa al doposcuola con il gameboy di un certo Massimo
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grilli
capannasconderi
uova
di falco
ciechi
rimbalzi
matti
frantumi
frassini
spassi
-“Uova
di falco ” intende quelle vere che Loredana (“falco ”)
ci
fece portare all'asilo per dipingerle. Dal momento che il
numero
di gusci rotti, a causa dei nostri maldestri movimenti,
superò
le aspettative, quell'idea venne presto archiviata. Alcuni
genitori
regalavano a Suor Lucia (“ciechi”)
le uova pasquali
in
eccesso, rigorosamente private della sorpresa, affinché
elargisse
pezzetti (“frantumi”) di cioccolato ai bambini dopo
ogni
pasto.“Rimbalzi” va con “matti” intendendo quelli delle
“palline
matte”, anche chiamate rimbalzose e/o rimbalzanti.
La
prima volta che ne ammirai le prodigiose potenzialità fu a
casa
di mia cugina (“frassini”). In atmosfera pasquale, mia
cugina
non resisteva a non aprire le uova; anche se la
sottoscritta
preferiva aspettare Pasqua, un po' invidiava la sua
anticipata
e furtiva apertura delle uova. Pure da lei il senso
della
tradizione imponeva di aspettare ed era spassoso vedere
le
sue uova traballanti che restavano in piedi per miracolo
camuffando
i vergognosi segni della carta arruffata...
Gli
zii furono estratti alla lotteria del paese e si aggiudicarono
un
uovo enorme. Il voluminoso contenitore che usarono per
trasportarlo
mi poteva contenere tutta: allora lo usai in un
nascondino
(“capannasconderi”).“Grilli” intende il mio
nickname
dal momento che la zia (quando si sposò era molto
giovane,
il nickname “giovane” è evocato dal celebre (e
rivisitato)
“Giovanna tutta panna”, “panna” in
“capannasconderi”)
mi aveva paragonata al grillo
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mari
chirotteri
tragico
sindaco
mensa
di spia
diametri
chiesa
sorella
anatomia
-Questo
nicknameri presenta alcuni frangenti che riguardano
Nicolò
(“mari”). Per l'elezione del Sindaco di classe che elesse
Davide
(“tragico sindaco ”), Nicolò, gasato dall'evento, si era
fatto
comprare la fascia tricolore, convinto di essere scelto.
Durante
un rientro pomeridiano, dal momento che andava a
casa
senza mangiare dalle Suore (“pia” in “spia”), gli avevo
chiesto
di tenermi da parte un voluminoso giocattolo esito di
uno
scambio (con Stefano, “re” in “sorella”), ma sua mamma,
avendolo
saputo dal figlio (“spia”: “chi fa la spia non è figlio
di
Maria”; la madre si chiamava, appunto, in modo diverso),
piombò
nella mensa a farmi la predica. “Diametri” intende
il
fatto che Nicolò, collezionista accanito di pog (dischetti
illustrati
di forma circolare), li portasse addirittura a Messa per
scambiare
i doppi ! In chiesa ricopriva pure la mansione di
solista,
anche se Suor Lorenzina lo sfotteva con commentini del
tipo
“Nicolò, non siamo mica allo Zecchino d'Oro !”. Cantava,
a
turno con la sottoscritta, il duetto “Pace a te fratello mio,
pace
a te sorella mia”. “Anatomia” sta per le videocassette
sul
corpo umano che sua mamma gli comprava nel fiducioso
proposito
di vederlo un giorno medico (ogni uscita allegava
anche
un plastico da assemblare).“Chirotteri” intende, per
formula
greca, l’inerte mano di una famosa poesia
sull'olocausto:
pur trattando un argomento triste e doloroso
come
i campi di sterminio, il modo di recitarla da cabarettista
di
Nicolò ci fece ridere a crepapelle e... Sgridare dalla maestra