martedì 12 giugno 2018

77-79


~77~
ratti sluiteri

anguille d’ambra
triangoli pasqua
verde equivoco
tris profilattico

panda castello
massimo livello

-Un nicknameri interamente rivolto alle schede telefoniche
(“triangoli”) di cui Ricky (“anguille”) ostentava una collezione
eccezionale. Ambra Angiolini, in veste adolescenziale, era stata
ingaggiata per promuovere la comodità delle tessere rispetto
alle monete. Era, quindi, raffigurata su diverse schede: in forza
di un errore di stampa, aveva addirittura due diverse tonalità
di colore del viso, anemico o super abbronzato ! Le tessere delle
uova di Pasqua (“triangoli pasqua”) rimandano a un equivoco
circa il credito contenuto in quella nota come “le uova verdi”,
da quindicimila lire. Essendo convinto di darmi quella vuota, un
signore si sbagliò regalandomi quella appena iniziata ! Un'altra
famosa triade (“tris”) di schede (5,10,15 mila ) aveva, come
messaggio pubblicitario, la prevenzione dall'AIDS:
un profilattico faceva da buffo copripollice. Antonio (“panda”)
riusciva a racimolare parecchie tessere saccheggiando le cabine
e, in particolare, le feritoie entro le quali venivano inserite
(“ratti sluiteri” intende richiamare il “ratto delle Sabine”
esprimendo il fatto che quelle feritoie fossero sempre e
inesorabilmente vuote) le schede. Essendo a corto di doppioni,
un'estate gli noleggiai il mio gameboy in cambio di un bel
gruzzolo di schede. Antonio (un asso, “assi” in “massimo”,
dei videogame) riuscì a espugnare il castello (la sottoscritta
si era limitata a quelli di sabbia !) finale di Super Mario e, dopo
avermi illustrato le mosse vincenti dell’ultimo livello, io feci la
stessa cosa al doposcuola con il gameboy di un certo Massimo
(“massimo”, un accanito lettore di Topolino, “ratti”).-


~78~
grilli capannasconderi

uova di falco
ciechi rimbalzi
matti frantumi
frassini spassi

-“Uova di falco ” intende quelle vere che Loredana (“falco ”)
ci fece portare all'asilo per dipingerle. Dal momento che il
numero di gusci rotti, a causa dei nostri maldestri movimenti,
superò le aspettative, quell'idea venne presto archiviata. Alcuni
genitori regalavano a Suor Lucia (“ciechi”) le uova pasquali
in eccesso, rigorosamente private della sorpresa, affinché
elargisse pezzetti (“frantumi”) di cioccolato ai bambini dopo
ogni pasto.“Rimbalzi” va con “matti” intendendo quelli delle
palline matte”, anche chiamate rimbalzose e/o rimbalzanti.
La prima volta che ne ammirai le prodigiose potenzialità fu a
casa di mia cugina (“frassini”). In atmosfera pasquale, mia
cugina non resisteva a non aprire le uova; anche se la
sottoscritta preferiva aspettare Pasqua, un po' invidiava la sua
anticipata e furtiva apertura delle uova. Pure da lei il senso
della tradizione imponeva di aspettare ed era spassoso vedere
le sue uova traballanti che restavano in piedi per miracolo
camuffando i vergognosi segni della carta arruffata...
Gli zii furono estratti alla lotteria del paese e si aggiudicarono
un uovo enorme. Il voluminoso contenitore che usarono per
trasportarlo mi poteva contenere tutta: allora lo usai in un
nascondino (“capannasconderi”).“Grilli” intende il mio
nickname dal momento che la zia (quando si sposò era molto
giovane, il nickname “giovane” è evocato dal celebre (e
rivisitato) “Giovanna tutta panna”, “panna” in
capannasconderi”) mi aveva paragonata al grillo 
parlante di Pinocchio...-


~79~
mari chirotteri

tragico sindaco
mensa di spia
diametri chiesa
sorella anatomia

-Questo nicknameri presenta alcuni frangenti che riguardano
Nicolò (“mari”). Per l'elezione del Sindaco di classe che elesse
Davide (“tragico sindaco ”), Nicolò, gasato dall'evento, si era
fatto comprare la fascia tricolore, convinto di essere scelto.
Durante un rientro pomeridiano, dal momento che andava a
casa senza mangiare dalle Suore (“pia” in “spia”), gli avevo
chiesto di tenermi da parte un voluminoso giocattolo esito di
uno scambio (con Stefano, “re” in “sorella”), ma sua mamma,
avendolo saputo dal figlio (“spia”: “chi fa la spia non è figlio
di Maria”; la madre si chiamava, appunto, in modo diverso),
piombò nella mensa a farmi la predica. “Diametri” intende
il fatto che Nicolò, collezionista accanito di pog (dischetti
illustrati di forma circolare), li portasse addirittura a Messa per
scambiare i doppi ! In chiesa ricopriva pure la mansione di
solista, anche se Suor Lorenzina lo sfotteva con commentini del
tipo “Nicolò, non siamo mica allo Zecchino d'Oro !”. Cantava,
a turno con la sottoscritta, il duetto “Pace a te fratello mio,
pace a te sorella mia”. “Anatomia” sta per le videocassette
sul corpo umano che sua mamma gli comprava nel fiducioso
proposito di vederlo un giorno medico (ogni uscita allegava
anche un plastico da assemblare).“Chirotteri” intende, per
formula greca, l’inerte mano di una famosa poesia
sull'olocausto: pur trattando un argomento triste e doloroso
come i campi di sterminio, il modo di recitarla da cabarettista
di Nicolò ci fece ridere a crepapelle e... Sgridare dalla maestra
visto che la lirica aveva un finale tragico !-