martedì 12 giugno 2018

131-133

~131~
pirati piliferi

sangue morbillo
tragico tacco
pane cancello
strobilo ratto

-Roberta (“tacco ”) aveva la mania delle penne stilografiche:
elargiva a Davide (“tragico ”) le cartucce esaurite dal momento
che quest'ultimo raccoglieva le minuscole sferette metalliche al
loro interno. La mania di Roberta mi contagiò a tal punto da
non potermi sottrarre all'acquisto di una stilografica: una
sfiziosa ape era raffigurata sull'impugnatura recante la scritta
Mordillo” (“morbillo”). “Sangue” esprime le cartucce
d'inchiostro rosso che spesso facevamo colare nei fazzoletti
facendo credere si trattasse di sangue ! “Pirati” intende la
marca “Pirat”, sponsor dei cancellini: infatti vi era raffigurato
uno spaventoso pirata. A forza di adoperarli, i cancellini
presentavano una peluria (“piliferi”: in quel periodo si
studiava il peso lordo, da “pil” in “piliferi”, netto e t ara…)
che li avrebbe consumati del tutto…“Pane” è la “gomma pane”:
in effetti “cancello” sta per il verbo. “Strobilo”, essendo un
tipo di pigna, ha come collegamento i quaderni pigna (le cui
copertine davvero favolose erano motivo di vanto), spesso
pubblicizzati all'interno del fumetto “Topolino” (“ratto”).-


~132~
souvenir di chieri

palme di bambole
speranze belliche
regia pupilla
meta godzilla

-“Palme di bambole” esprime le bamboline delle mete
turistiche di cui si faceva la collezione; in costume tipico delle
località, al mare erano spesso realizzate con il minuzioso
assemblaggio di conchiglie... Risultava un souvenir molto
frequente: “souvenir di chieri” indica proprio questa
consuetudine, espressa dalla città di Chieri. “Chieri” intende
però anche la magica formula “chi eri” indicando il periodo in
cui Stefano (“regia”) era già molto legato alla sottoscritta.
Per spiegare meglio questo concetto, Suor Lorenzina
(“godzilla”) aveva inventato una metafora (“meta”):
dovendo scegliere chi mandare nella classe della maestra
Sperandio (“speranze”) e valutando l'ipotesi di trasferire solo
uno di noi, decise di non separarci dicendo che ero una specie
di pupilla per Stefano o forse che era lui il mio pupillo...
Belliche” esprime le battaglie a colpi di pantofole che erano
puntualmente improvvisate al momento di cambiare le scarpe
e andare a fare i compiti. Che buffe le pantofole a forma di
animali ! Invece quelle del “re” erano le classiche scozzesi...-


~133~
piani petroliferi

torte pentagoni
note di aladdin
faggi bottoni
stereo colori

-Le mie lezioni di pianoforte si svolgevano nella casa di
campagna in cui abitava mio papà (“faggi”).“Petroliferi”
identifica un suo vicino (e l’inseparabile animale domestico,
l’inglese “pet” in “petroliferi”) di casa, presente pure nel
nicknameri “torte petrolieri”.“Torte” esprime altri vicini di
casa, ma anche i grafici a torta che l'insegnante di pianoforte
(“piani”: il fatto di aver commesso questo imperdonabile errore
mi porta ad aumentare la mia concentrazione…) mi faceva
realizzare. “Pentagoni” intende il pentagramma che
conservavo, insieme agli spartiti, in una cartellina decorata con
le figurine di Aladdin (“note di aladdin”). A quel periodo risale
il cartone disney che vide, come di consueto, l'uscita dell'album
di figurine in edicola. Stefano (“re” in “stereo”) riuscì a
trovare proprio quelle (più difficili da trovare, “come un ago
in un pagliaio”,“ago” in “pentagoni”) che mi mancavano
per finire l'album e naturalmente me le scambiò: avendole già
attaccate, fu costretto a ritagliarle ! “Bottoni” va con “stereo
colori” indicando il divieto di mio padre di mostrare il suo
stereo con i bottoni coloratissimi all'insegnante (non si
trattava di una Suora, “pia” in “piani”, sebbene fosse una
Santa” a pazienza dimostrata !) di musica. Divieto che,
un pomeriggio, avevo trasgredito architettando un piano…-