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sforzi
ruderi
fiamme
frutti
ville
sensi
biglie
ferri
tre
capelli
-La
maestra Villa (“ville sensi”) organizzava, una volta alla
settimana,
le cosiddette “giornate dei sensi” in cui intendeva
farci
conoscere l'utilità dei cinque sensi in modo concreto;
le
giornate dedicate al gusto prevedevano l'assaggio di alcuni
frutti
che i gemelli (“fiamme”) elargivano alla classe: ero
costretta
a camuffare, nelle tasche del grembiule, i pezzetti di
frutta
da assaggiare dal momento che proprio non la tolleravo
(digerivo,
“rutti” in “frutti”)...“Sforzi” intende una bambina
dal
veneto cognome “Sforzin” che si era offerta di portare
in
classe il suo gatto nella giornata dedicata agli animali
domestici.
In un'altra occasione venne allestito un piccolo
museo
del tempo dei nonni con il didattico scopo di raccogliere
testimonianze
circa gli antichi (“ruderi”) mestieri, usanze
e
costumi... “Ferri” intende sia quelli da stiro vecchi, sia quelli
del
mestiere: mia nonna, ad esempio, avendo fatto la
pettinatrice,
espose gli strumenti del suo mestiere, dei ferri con
cui
arricciare i capelli.“Biglie” esprime quelle (raffiguranti
i
paladini sportivi, in genere del ciclismo) di mio zio che esibì
in
un'analoga mostra svoltasi nel piccolo paese
di
campagna in cui abitava Stefano (“re ” in “tre”). Ogni sera
andava
a inumidire la sabbia su cui aveva disposto tre biglie !-
faggi
carrozzieri
mummie
bikini
school
tirocini
scivoli
d’indici
sono
le quindici
-Questo
nicknameri offre una carrellata delle attrazioni che
praticavo
di più alle giostre (“carrozzieri” intende le carrozze e
quindi
i veicoli che trasportavano le giostre).“Mummie bikini”
indica
uno dei mostri caratterizzanti il trenino fantasma che, più
che
paura, faceva ridere ! Infatti scorsi far capolino un paio
di
Nike (“nike” in “chine”: “bikini” intende ,
quindi, il paio
di
scarpe) da una mummia ! “School tirocini” sta sia per
l'attrazione
tipica delle giostre avente lo scopo di pescare
(tirare
su) dei cigni di plastica con lenze ad anello, sia per le
giovani
tirocinanti che venivano ad appoggiare le maestre a
scuola
(la parola, allora astrusa, “tirocinio” veniva scritta
“tirocigno”
!). “Scivoli” indica il vertiginoso scivolo “Taboga”,
alto
almeno due decine di metri: l'unica volta che mio padre
(“faggi”)
mi trascinò fin lassù, scendendo, per poco, non mi
ruppi
il dito indice ! “Sono le quindici” intende il “gioco del
15”
il cui scopo consisteva nell'ottenere
il numero quindici
lanciando
delle sferette in apposite fessure numerate. Esprime
pure
l'orario dei compiti scolastici (l'inglese “school”) che,
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scherzi
camerieri
pizze faggi
grotta
asporti
forni
semi
grani
freddi
-Eravamo
soliti, mio padre (“faggi”) ed io, portare a casa per
cena
le fumanti pizze della pizzeria “La Grotta Azzurra”, sita in
piazza
Genova (“g/rotta”, as/porti”). Quest'ultima era gestita
dalla
famiglia di
una bambina del doposcuola: “scherzi”, infatti,
riprende
la magica formula “regina di scherzi” del nicknameri
“ragni
budrieri”,
intendendo
la “Regina” di qualche anno più
grande
di noi. Nell'attesa delle pizze d'asporto, la cui
preparazione
fino alla messa in forno veniva monitorata
attraverso
una porta socchiusa, mio padre ed io
chiacchieravamo
fissando o la lista prezzi delle pizze (di cui
Stefano,
“re” in “freddi”, era collaudatore esperto) o la vetrina
dei
semifreddi.“Grani” (per “melograni”), con “s emi”, indica
un
ironico episodio successo a mio cugino che, durante
un'interrogazione,
aveva risposto che il seminario era preposto
alla
semina agricola ! Non appena il cameriere faceva segno
che
erano pronte le pizze, mio padre scattava subito a prenderle