martedì 12 giugno 2018

152-154


~152~
tragici vomeri

angelo bianco
giovane spettro
posate facce
di lontre danze

-La cucina del doposcuola non era di libero accesso; non
facendo parte del servizio piatti, in pratica l'unico modo per
potervi accedere, non la visitai mai: in effetti un altro modo
c'era per poterla frequentare, il fatto di mangiare in bianco,
a ridosso di un'influenza, ad esempio.“Angelo”, in questo
nicknameri, indica la collega di Giovanna (“giovane”): a causa
di un'inflazione di persone (“tre” in “lontre”) che si
chiamavano “Angela”, il modo più comodo di differenziarle
era l'impiego di diminutivi, del tipo “Angelina”, “Angioletta”...
L'unica volta che vidi all'opera cuoca Angelina fu al momento
di ritirare nel frigo un formaggino (“spettro” sta per il famoso
fantasma formaggino”, appellativo che usava spesso mia
nonna:“giovane spettro” esprime il fatto che abitava vicino alla
cuoca in città, vicino a Stefano, “re” in “lontre”, nella seconda
casa di campagna) portato da casa. “Posate facce ” esprime
l'usanza di mia madre di disegnare facce ed espressioni allegre
sulla superficie rotonda del formaggino tracciando piccoli
solchi con le posate...“Tragici vomeri” intende la volta in cui
Davide (“tragici”) corse in bagno a vomitare e “danze”
esprime le lezioni di danza che iniziavano subito dopo pranzo:
occorreva fare un mucchio di prove in vista delle recite e, a quel
pensiero, veniva anche a me da rimettere (nicknameri “cachi
duemiliferi”) !-



~153~
nodi carpentieri

esuli troni
atomi corti
lepida salita
vedova discesa

-“Esuli troni” indica la mia condizione esule quando, il primo
anno dopo le Elementari, ero l'unica del mio gruppo (ossia
della mia leva) a essere rimasta al doposcuola. Cercavo
inutilmente di scorgere Stefano (“troni” indica la postazione
del “re”) sull'imperioso scivolo del doposcuola: arrivati in
cima dopo la faticosa (“lepida” per “smaltire i grassi, i lipidi”)
salita, si poteva osservare tutto il cortile (“corti” e “le” di
lepida”), atomo per atomo (centimetro per centimetro )...
La tentazione di evitare i gradini era forte e perciò si scalava
(“scarpinava”,“nodi carpentieri”) lo scivolo al contrario
benché quella manovra fosse contrastata dalle Suore con la
giustificazione che si sarebbe rovinato lo scivolo. Alcuni
bambini, tuttavia, perseveravano lo stesso nutrendo la
necessaria accortezza di agire senza essere visti (“vedo” in
vedova”) dalle Suore. “Vedova discesa” richiama il periodo
in cui mi ritrovai sola al doposcuola dal momento che non era
previsto un servizio di assistenza al termine delle Elementari:
tuttavia la maestra Sperandio (“tomi” in “atomi” rimanda al
nicknameri “tomi polimeri”) riusciva a correggere anche
i compiti delle scuole secondarie...-


~154~
ciechi filibustieri

pendule calende
scale sempre linde
d’ambra triangoli
settemila angeli

-Una piccola rampa di scale che una certa Linda (“linde”:
era arrivata in Italia con il figlio Mustapha, l'arabo
Stefano”, “re ” in “sempre”) era chiamata a lucidare,
introduceva alla portineria. Arredata in maniera sobria, alle
pareti era appeso un calendario (“calende”) ispirato alla
vita religiosa, sulla scrivania una penna (l'inglese “pen” in
pendule”) e un blocco per appunti: la portineria vantava
addirittura un videocitofono, un vero e proprio lusso per
l'epoca... Qualche bambino chiedeva a Suor Lucia (“ciechi”) di
poter fissare l'intrigante schermo che, collegato con una piccola
telecamera, aveva lo scopo di segnalare presenze sospette
(“filibustieri”). Inoltre la portineria aveva a disposizione un
telefono pubblico del tutto simile a quelli stradali (introducevo,
nell’apposita fessura, le schede telefoniche della mia baby-sitter
per farle un preciso resoconto circa il credito presente).
D'ambra triangoli” indica le schede telefoniche raffiguranti
un'adolescente Ambra Angiolini, invece “pendule” esprime
la rara, ambita tessera del pendolino che Angela (“angeli”)
possedeva. Essendo ancora quasi piena (“settemila” sta per
il credito di settemila lire), trovava sempre un modo per non
darmela: anche lei, infatti, iniziò a collezionare schede
telefoniche e gli indugi del pendolino me lo dimostravano.-