~239~
patti
cadmiferi
giulivi
gemiti
guerre
pontefici
fritte
foglie
beffe
mosche
-Il
portico della casa di campagna, abitata dallo zio (“giulivi”)
con
i nonni, era tutto tappezzato di foto ricordo ormai ingiallite
dal
tempo...“Guerre pontefici”, infatti, indica la fotografia del
Papa
che mio zio era andato a vedere con la scuola negli anni
Sessanta
e, più lontane nel tempo, quella di mio nonno in veste
di
reduce di guerra. Al cospetto di miti (“miti” in “gemiti”)
così
importanti storicamente, i balocchi del “re” (“re” in
“guerre”)
e della sottoscritta tradivano un certo timore
reverenziale.
Eppure erano i nostri miti: “fritte foglie” esprime,
ad
esempio, la sorpresa kinder che tiene fra le mani un
sacchetto
di patatine fritte e che mia nonna, dopo avermelo
chiesto,
regalò a un bambino che era passato di lì in
compagnia
di una zingara. “Beffe” esprime l'ironico
appellativo
di mio nonno che chiamava la moglie “Genoveffa”;
“mosche”
l'accanita guerra alle mosche condotta dalla nonna
(nicknameri
“strepto batteri”). A proposito di guerra,
intrattenni
un battibecco con la maestra di storia durante
la
lezione sui rapporti fra Stato e Chiesa: a calmare
(“cadmiferi”
per “calmiferi”; tale svista, cecità, ha lo scopo
di
evocare la famosa “mosca cieca ”, da “mosche”) i miei
ostinati
dubbi furono i “Patti Lateranensi”…-
~240~
rughe
d’eteri
corde
frane
uova
banane
faggi
islamici
calci
tragici
-“Corde
frane” esprime “Denise e Francesca ” (“de” in
“corde”,
“fra” in “frane”), due inseparabili amiche, brave
nel
salto (“frane” contiene “rane”) con la corda (mentre la
bambina
al centro saltava le due laterali, impugnando le lignee
estremità
della corda, intonavano la cantilena dei frutti,
“banane”;
essa serviva a individuare il frutto, ovvero la
bambina
associata a questo, che avrebbe saltato al primo
errore
commesso), che spesso sfidavano Davide e la sottoscritta
a
calcetto (“calci tragici”): erano due frane e perdevano
sempre
! “Uova banane” esprime la “mossa della banana”
realizzata
ponendo la bianca pallina (“uova”: i calcetti sono
le
galline) nella cunetta prodotta dalle gambe unite dei plastici
centrocampisti
e scagliandola direttamente in porta. A volte la
pallina
percorreva il cordolo del calcetto ritornando da sola
all'interno
della superficie di gioco oppure usciva all'esterno o
ancora
finiva sul mio naso (che male mi aveva fatto !)...“Faggi
islamici”
intende il mestiere del papà di Francesca, sindacalista
della
“Cisl” (“cisl” in “i/sl/ami/ci”). “Rughe d'eteri”
indica le
tartarughe
che popolavano il giardino di Denise; quest'ultima,
a
giugno (il francese “été” in “eteri” per esprimere
la stagione
estiva),
mi invitò al suo compleanno: abitava in un sobborgo
~241~
quattro
brontoteri
macine
frassini
figure
bestie
rumore
persona
panda
alla bell’ora
-“Macine”
equivale a “cinema ”: in occasione del lancio
cinematografico
del cartone “La Bella e la Bestia” di cui uscì
pure
l'album di figurine (“figure bestie”: Stefano, “re” in
“figure”,
lo ricevette in regalo davanti alla scuola), invitai mia
cugina
(“frassini”) a vederlo. “Quattro brontoteri” indica, con
“rumore
persona”, il divieto assoluto di fare rumore in cortile
durante
l'estate fino alle quattro di pomeriggio e il conseguente
brontolare
dei bambini in contrasto con quel divieto. Le Suore
addussero,
come motivazione, il fatto che, nella pensione
accanto
al doposcuola, vi fossero persone anziane che
desideravano
riposarsi... Di qui le collettive visioni
cinematografiche
richiamate, per associazione logica, dal
cinema.“Panda alla bell'ora” gioca su una magica coincidenza
fra
il proverbio “alla bell'ora” (anche espresso con la formula
“alla
buon'ora”) e la protagonista femminile del cartone “La
Bella
e la Bestia”. Antonio (“panda”) mi scambiò un orologio
che
proiettava controluce la luminosa sagoma di Belle da
cui “alla bell'ora”.-
cui “alla bell'ora”.-