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giulivi
ghingheri
fragole
sciami
tivù
quadrighe
api
reami
bande
lubriche
-“Fragole
sciami” intende le fragole dell'orto, poche e per
questo
molto contese (“fragole”, fra le gole della famiglia).
A“tivù
quadrighe” è necessario legare “giulivi ghingheri” in
quanto
mio zio aveva la mania dei televisori: infatti ne comprò
un
reggimento, in ogni camera ce n'era uno, solo nella casa
di
campagna aveva installato ben quattro (“quadrighe”) tivù
di
diverso formato... Oggi può sembrare una cosa normale, ma
al
momento della vicenda, faceva scalpore avere perfino una
piccola
tele in cucina ! “Api reami” intende una sfiziosa ape
porta-profumo,
la testa a fare da tappo, che mi scambiò Stefano
(“re”
in “reami”) durante i numerosi (“sciami”) baratti;
invece
“bande lubriche” esprime il concetto di “preferenza”
applicato
a certi bambini: il sospetto (la situazione lubrica)
divenne
realtà appena si udirono gli accaniti complimenti di
una
Suora a favore di un certo Enrico De Bandi
(“bande”).-
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capo
gabbieri
aquile
egregie
spalle
d’orecchie
pizze
serafiche
campane
papere
-“Egregie”
esprime, grazie a una magica formula latina,
il
gregge
e quindi i fedeli (la “pecorella smarrita” non è forse
un
must religioso ?) in chiesa. Al piano di Suor Benigna,
Sabrina
(“pizze”; Stefano, “re ” in “papere”, era un divoratore
accanito
di quell'alimento, nicknameri “scherzi camerieri”)
e
un altro Stefano (“re” in “egregie”) cantavano “Su ali
d'aquila”.
Durante le omelie lunghe e tediose di Don
Cavanna
(“campane”)
il coro si divertiva a spiegazzare, facendo le
orecchie,
i fogli dei canti già argomentati nel nicknameri
“liguri
gabbieri”. Il prete era infastidito, così il silenzio era
subito
ottenuto dai minacciosi sguardi del capocoro, ovvero
Suor
Lorenzina. Al contrario Suor Elisa (“serafiche”) era
seduta
nelle prime file e si limitava ai saluti introduttivi e finali.
In
certi casi Don Cavanna aveva dei vuoti di memoria
troncando
i monologhi delle funzioni. In tali circostanze si
levavano
i suggerimenti di Suor Lorenzina, a volte più
impegnata
come spalla del prete che come capocoro ! “Papere”,
oltre
a indicare quelle di Don Cavanna, si rifà ai simpatici
paperotti
gialli che facevano da mascotte alle riviste sportive
acquistate
ogni domenica nell'edicola nei pressi della chiesa
(a
fianco della panetteria, “pane” in “campane”)...-
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brividi
melliferi
gambe
di cavallo
di
teoria chiasmo
maschile
femminile
verticale
orizzontale
-“Gambe
di cavallo” esprime la naturale tendenza di
accavallare
le gambe da seduti: infatti, secondo una strana
teoria
diffusa all'interno del doposcuola, alle bambine era
indicato
il senso verticale, ai maschi quello orizzontale.
E'
perciò evidente l'impiego della parola “chiasmo” dal
momento
che “maschile” è
da
legare a “orizzontale”, non a
“verticale”
e viceversa. L'ordine corretto, senza la pozione del
chiasmo,
sarebbe:“maschile femminile”,“orizzontale verticale”.
Le
bambine erano spesso in contrasto (“onta” in “orizzontale”
si
rifà al nicknameri
“ragni budrieri”: in quell’occasione Ricky,
“onta
d’anguilla”, si travestì da donna, qui invece è il caso
opposto)
con l'assurda teoria: accavallando le gambe in
orizzontale,
era possibile usare la gamba piegata a mo' di
tavolino
o piano d'appoggio. Era comodo usarla, ad esempio,
per
appoggiare i Piccoli Brividi da leggere ! “Brividi
melliferi”
intende pure dei magici tremolii che puntualmente
avvertivo
ogniqualvolta, prestando qualcosa, incassavo
riconoscenti
“grazie” e altre sdolcinate (“melliferi” si rifà
al miele)
formule...-