martedì 12 giugno 2018

119-121

~119~
mozzi sugheri

linda salma
frecce pietre
sordi ghiri
gnomi ponti

-Anche se della sitcom “Fantaghirò” (“ghiri”) ho solo
sbiaditi fotogrammi in virtù dell'età (avevo, come Stefano,
re” in “frecce ” e “pietre”, solo tre, “tre” in “pietre”,
anni), ricordo quanto fosse in auge. Ponti traballanti, pietre
e piante antropomorfe richiamavano la scenografia del
regno degli gnomi del film (proiettato dalle Suore, “pie”
in “pietre”) sul Mago di Oz (“Oz” in “mozzi”:
nicknameri “ozi mobilieri”). Cambiavano , però, protagonisti
e trama: “frecce” esprime un'arma “alla Robin Hood”
e un'atmosfera dichiaratamente cavalleresca. Il ruolo
femminile era interpretato dalla giovane attrice che divenne
famosa nei panni di “Linda” in “Linda e il Brigadiere”:
quest'ultimo, suo padre, era Manfredi (“sordi” richiama,
in sua vece, il collega Alberto Sordi). L'amore dei due
giovani protagonisti avrebbe dovuto superare traversie
e vari incantesimi... In un episodio la salma del ragazzo
(in realtà solo addormentato, “ghiri” intende il detto
dormire come un ghiro”) galleggiava, come un tappo
di sughero, in un laghetto magico o qualcosa di simile...-


~120~
mille brigadieri

pignoli destri
querce canestri
d’agosto tarli
duecento biliardi

-I ludici diversivi più diffusi al mare e, in particolare, a Noli
(“pignoli” contiene “Noli”, il paesino subito dopo Spotorno,
ove mi recavo nel mese di agosto), consistevano nei flipper
a biglie (“brigadieri”). Per assicurarmi la biglia, cercavo di
tirare solo con la manopola di destra, avendo notato che quella
sinistra era troppo vicina al foro “perdita”. Alla mamma
(“querce”) spettava il colpo secco nel flipper del basket: per
fare canestro occorreva assestare un bel tiro deciso, altrimenti
addio biglia ! Erano previste, accanto a quelle tradizionali,
anche rare (“come un ago in un pagliaio”, “ago” in “agosto”)
biglie bianche: qualcuno faceva solo la raccolta di queste
ultime (“biliardi” intende la palla bianca che, in quella
disciplina, ha un ruolo opposto, nel senso che è l'unica a non
essere mandata in buca) rinunciando alle altre. “Mille” e
duecento” stanno per i prezzi in lire delle partite a seconda
che si intendesse giocare solo per la biglia, anche per una
pallina rimbalzante (cinquecento lire) e per quella rimbalzosa
gigante... “Tarli”, invece, esprime le manovre antisportive di
chi, pur di aggiudicarsi la biglia, arrivava a sollevare il flipper
cercando di non farsi scoprire dai gestori dell'esercizio !-


~121~
pubblici zenzeri

valli beghe
nuove maglie
sette pecore
verde pollice

-“Pubblici zenzeri” intende gli spot pubblicitari individuando,
in “zenzeri”, la modalità, allora poco praticata, dello
zapping”, il repentino girare canale (“zeri” in “zenzeri” si
rifà al nicknameri “zero galvanocauteri”) evitando gli spot.
Valli beghe” è da collegare a “verde pollice”: “Valleverde”
è la pubblicità delle famose scarpe (elogiate dalla maestra
Sperandio, “verde” è il colore della speranza), “beghe” con
pollice” esprime la ditta “Beghelli” intendendo la pubblicità
del “salvalavita”. In essa una signora anziana, avvertendo
un malessere, premeva un apposito telecomandino in grado
di inoltrare (a tutte le ore, “ore” in “pecore”) la richiesta di
soccorso ai figli; in un fotogramma veniva inquadrato il suo
pollice nell'atto di premere il pulsante rosso sul telecomandino
legato al collo. “Nuove maglie” esprime il tormentone dello
spot “E' nuovo ? No, è lavato con Perlana”. Quest'ultima
parola si ricava da “sette pecore”, ovvero dalla settima
preposizione (“di, a, da, in, con, su, per, tra, fra”) italiana
più il prodotto offerto dalle pecore, la lana appunto. Stefano
(“re” in “pecore”) era solito fare di quello spot un vero
e proprio intercalare...-