martedì 12 giugno 2018

59-61

~59~
fiati deuteri

tipo tornanti
rotule volanti
faggi notturni
paesaggi curvi

-La prima macchina, a dire il vero la seconda (“due” in
deuteri”; inoltre le cambiava ogni due anni) che mio padre
(“faggi”) possedette da quando nacqui fu la Fiat (“fiati”) Tipo.
In questo nicknameri si narra l'abitudine di mio padre di
guidare, nei percorsi rettilinei, con la rotula (il ginocchio,
infatti, impediva allo sterzo di andare per conto suo), ovvero
volanti” non è da intendere come aggettivo: infatti indica il
complemento della macchina. Alla sottoscritta piaceva anche
collaborare appoggiando una mano allo sterzo per
immedesimarmi nella guida. Durante i viaggi più lunghi, in
corrispondenza di curve e tornanti, il sedile veniva abbassato
a mo' di letto e, sebbene non avessi sonno, mio padre mi
obbligava a dormire (“notturni”) per evitare che sentissi le
curve e accusassi nausea...“Ti chiamo quando stiamo per
arrivare”: esclamava se mi s copriva a sbirciare il paesaggio
nonostante i suoi saggi (“saggi” in “paesaggi”) consigli...-
 
 
~60~
nodi butteri

zoccole paste
coccarde accorte
ladri paonazzi
succulenti nastri

-La foga animalesca dello scartare i regali veniva decisamente
biasimata da mia madre e me lo dimostrò con qualsiasi genere
di pacchetto o involucro, persino quelli che avvolgevano le
paste della rinomata pasticceria “Zoccola” (“zoccole paste”).
A volte, se il pacchetto meritava, conservava pure i nastri,
le coccarde e la carta che ovviamente era integra a
spacchettamento concluso.“Succulenti” intende la lenta,
lentissima fase di apertura dei pacchetti in cui erano avvolte
le succulente paste: era il caso di conservare pure i nastri
giallini ?! Per lei sì: biasimava il comportamento della sua
figlioccia, Paola (“Paola” in “la/dri pao/nazzi”: “ladri” si rifà
al nicknameri “ciechi pasticceri” intendendo il “rubare”
i trucchi del mestiere da parte di un'apprendista pasticcera),
che scartava avidamente i suoi regali dagli involucri pazienti
e certosini. Quell'esempio negativo era spesso volto a
redarguire il mio istinto poco accorto, soprattutto nel districare
i nodi. “Nodi butteri” intende poi il suo categorico imperativo
di non buttare nulla.-
 
 
~61~
miti salutiferi

olio di landa
femore canzoni
rotta minestra
gamba d’abluzioni

-Una signora anziana, che da piccola avevo soprannominato
Gamba Rotta” per la sua sbilenca andatura coadiuvata dal
bastone, era un vero e proprio mito per mia mamma. Aveva
dimostrato, in tutta la vita, a cominciare dalla giovinezza, un
gran olio di gomito dal momento che era solita lavorare tutta
l'estate: si divertiva di più a rifare le stanze degli alberghi al
mare che a godersi le vacanze facendo dei bagni (“abluzioni”) !
In seguito alla frattura del femore (“re” in “femore” esprime
qualcosa che la mia magia non riesce a discernere...) era stata
costretta a farsi ricoverare; andavamo a salutarla in una clinica
dall'inconfondibile odore di minestrina (“minestra”)... Andando
a trovarla a casa, si univa alla nostra visita anche la sua
amica Iolanda (“Iolanda” in “olio di landa”): per vivacizzare
le loro chiacchierate, ero spesso chiamata a cantare i canti del
doposcuola usando la stampella di “Gamba Rotta” a mo' di
microfono !-