martedì 12 giugno 2018

104-106

~104~
gravidi quacqueri

cieche botte
pigre sante
nano falco
torre zorro

-Si narra la trasferta a Pisa (“torre” esprime quella della
famosa città toscana) di Suor Lucia (“cieche”): questa avvenne
quando ormai eravamo in procinto di fare il nostro ingresso
al doposcuola. Suor Lucia, a questo proposito, compilò dei
serissimi diplomi di promozione in Prima Elementare !
Botte” va con “sante”: “botte sante” era il motto di Suor
Lucia dal momento che, a suo dire, risultava efficace, ai fini
del processo educativo, assestare convinti sculaccioni ai
disobbedienti... “Pigre” è collegato a “gravidi” dal momento
che Mariella aspettava sua figlia in quel frangente e Loredana
(“falco”) dovette sostituirla. “Quacqueri” intende il famoso,
coreografico “Ballo del Qua Qua” che spesso ballavamo:
il “re” in “pigre” cita Stefano impegnato in quel ballo
collettivo. “Nano” è il coniglietto nano di Suor Lucia che aveva
un debole per gli animaletti domestici: infatti l'ingresso
dell'asilo era dominato dalla gabbietta di Zorro, il suo canarino.
Re ” in “torre” richiama anche il travestimento
carnevalesco da Zorro di Stefano.-


~105~
guasti lattieri

aprirlo posso
aprilo faggio
rettili risme
d’angeli grinfie

-“Aprirlo posso”, o meglio, il “posso aprirlo ?” fungeva
da formula magica a mo ' di “apriti sesamo”, finalizzata
all'apertura dell'ovetto kinder. Solo al cenno positivo operato
da mia madre ero autorizzata a procedere con la fase di
apertura. Una sera, tuttavia, si fermò a cena anche mio padre
(“faggio”) e, all'esordire del mio “posso aprirlo ?”, rispose
con un secco “aprilo”. La formula, però, prevedeva che
dovesse essere mamma a rispondere. Pertanto continuai
a riformulare (“risme ”), con risoluta insistenza, la stessa
domanda. Mio padre era furioso, non sopportava l'idea che
la sua parola non avesse effetto: alla fine mia mamma scoppiò
a ridere e mi permise di aprire l'ovetto. “Rettili risme” esprime
le rime (“rime ” da “risme”) che identificavano più facilmente
i nomi dei coccodrilli (“rettili” contiene “re” per il nicknameri
colli capelveneri”) kinder, del tipo “Lallo Intervallo”,“Giotto
Panciotto”,“Lina Tabellina”… Ad Angela piacevano (“d'angeli
grinfie”) e si fece regalare qualche doppione...“Guasti lattieri”
intende il periodo in cui passai dalla colazione a base di latte
a quella a base di tè trovando il primo liquido poco digeribile:
ero anche messa a dura prova dalle pellicole guastafeste che
il latte puntualmente formava !-


~106~
zombi bracieri

triade vocale
tese di giulive
leoni algidi
corone frassini

-“Triade vocale” esprime una catena di Supermercati,
l'“A&O”: per promuovere i gelati Algida avevano regalato
ai bambini piccoli leoni di plastica che si trovavano in
aggiunta a quei ricoperti, famosi per le barzellette sovrimpresse:
era spesso un'impresa riuscire a leggerle perché, a causa
del caldo (“bracieri”), il testo cominciava a sbiadire
(“zombi” indica la putrefazione) subito. Mia cugina
(“frassini”) comprava quei gelati perché, avendo
il freezer, poteva conservarli. Inoltre mi regalava i leoni
che trovava in allegato.“Corone” esprime Stefano
dal momento che, nel nicknameri “giulivi sestieri”,
è citato Leo (“leoni”), il suo cane. Oltre a ciò, il fatto
che Stefano consumasse quei gelati al centro estivo
Borsalino”: quest'ultimo, essendo chiamato come
una rinomata fabbrica locale di cappelli, viene espresso
con il nickname “tese”. La tesa è, infatti, una parte
del cappello: i famosi cappelli, il cui marchio identificava
la famiglia Borsalino, piacevano moltissimo a mio
zio (“tese di giulive”).-