martedì 12 giugno 2018

242-244

~242~
cachi sederi

bietole frassini
spose di nomadi
scarpe tappeti
stoviglie vesti

-Mia cugina (“frassini”) aveva un debole per le Barbie
(“bietole”: era una “barba” giocarci !); al contrario io non
le potevo soffrire. L'unica che possedetti fu quella con il vestito
da sposa in virtù di un regalo ricevuto e mai usato. Tuttavia,
recandomi a giocare da mia cugina, avevo preso parte alle
ambientazioni rosa confetto offerte dalla voluminosa casa delle
Barbie che lei esponeva sul tappeto.“Scarpe” esprime il fatto
che le minuscole scarpette andassero facilmente a perdersi
(“nomadi”), stessa cosa succedeva alle stoviglie che, a forza
di continui maneggiamenti, si danneggiavano. “Ca chi sederi”
indica un clamoroso fatto per cui non posso nutrire memoria
diretta. Ai miei due anni corrispondevano i sei, sette anni di
mia cugina che spesso faceva compagnia a mia mamma dopo
la scuola. Nel vedere quest'ultima pulirmi il sederino con
affettuosi impacchi di crema, aveva escogitato di farsi la cacca
(“ca chi”) addosso nella prospettiva di ricevere lo stesso
trattamento dalla madre ! Quest'ultima, arrivata con una
stancante giornata di lavoro sulle spalle e dopo essersi resa
conto che si era fatta la cacca addosso, voleva scotennare
mia cugina ! Per fortuna ci pensò la nonna a portarla via 
per un po'...-


~243~
pozzi omomeri

docce storie
vecchie ville
pallida quercia
d’orsa trasferta

-“Docce storie” esprime un refuso di stampa che il mio libro di
storia aveva presentato: occorreva disporre, nel modo corretto,
dei ritagli fra cui quello di una doccia ambientata nei pressi di
una spiaggia. La cosa assurda fu che solo un'esigua parte
di libri, fra cui il mio, offrivano una disposizione errata per
completare quelle vignette...“Vecchie ville” esprime la
motivazione che portò la maestra Villa ad andare in pensione,
l'età avanzata. Al contrario, il trasferimento della maestra
Rosapaola (“Rosa” da “orsa”), che produsse l'arrivo della
maestra Michela (“napoleone”), era basato su una motivazione
personale: la malattia della madre (“pallida quercia”) che,
più di una volta, aveva costretto la maestra a repentine e
improvvise interruzioni per correre in suo soccorso. Dal
momento che insegnava a parecchi chilometri di distanza dalla
casa della madre e che le sue condizioni di salute diventavano
sempre più precarie, il trasferimento non si fece attendere;
avvenne l'anno prima della Villa. Quest'ultima, dopo aver
notato una mia difficoltà di pronuncia delle parole con doppia
zeta, aveva deciso di allenarmi ogni mattina al momento di
entrare in classe. “Pozzi” intende una delle tante parole dello
stesso (“omomeri”) tipo con cui mi torturava...-


~244~
lilla alabardieri

rigore fifa
diete favelle
sequestri giulivi
di ratti cuscini

-“Fifa” è il popolare videogioco di calcio che mio cugino
acquistò a soli sei anni (in particolare la versione “Fifa 99”,
fifa due nove”, nicknameri “letti omotteri”). La sua mania per
quel videogioco era tale da mettere la sveglia alle sei la
domenica per giocarci delle ore (in “rigore”), cosa che portò
sua mamma a sequestrargli i joystick ! “Rigore” esprime una
considerazione di Stefano (“rigore” contiene “re”) in merito
all'esagerata facilità di poter entrare in area di rigore e segnare
in quel videogioco (quello dei bar, “bar” in “alabardieri”,
invece, era molto più difficile !). Giocava a fifa a casa di certi
amici che andava a trovare nei fine settimana a Biella (“lilla
alabardieri”;“alabardieri” intende l'infallibile modalità di
segnatura nel calcistico videogioco: bastava disporsi sull'ala
destra e tirare da quella posizione, imprendibile per tutti i
portieri).“Diete favelle” esprime, collegato a “giulivi”, il mio
escamotage messo in pratica durante le partite di calcetto
balilla contro mio zio: per farlo deconcentrare gli canticchiavo
lo spot delle caramelle “Dietorelle” (“diete favelle”) e, il più
delle volte, riuscivo a segnare ! “Di ratti cuscini” indica dei
cuscini di Topolino che una famosa ditta aveva messo in palio
in un concorso a premi in cui inventare uno spot pubblicitario.-