~182~
cinque
quartieri
spocchia
gruviera
scrigno
visiera
agente
indole
sergente
triade
-“Sergente
triade” esprime “Sergio 3”, una salumeria cittadina:
il
commesso che la gestiva mostrava atteggiamenti piuttosto
spocchiosi,
in certi casi irritava i clienti dal momento che era
solito
ripetere
incalzanti “basta così ?!” inducendo la clientela
ad
abbreviare la lista delle richieste ! Era così indisponente
d'indole
da ritrovarsi il negozio senza gente (“agente” esprime,
mediante
formula magica “alfa privativa”, il significato di
“senza
gente”). Il commesso di “Sergio 3” era solito indossare
una
visiera (all'epoca erano diffuse visiere con pratica linguetta
porta-occhiali,
“occhi” in “spocchia”): avendo un modo di fare
così
poco empatico, il negozio di formaggi (“gruviera” anche
per
l'altezza,
“gru”, del ragazzo) e salumi fu costretto a
cambiare
molte sedi, inimicandosi interi quartieri. Il nome,
da
“Sergio 3”, arrivò fino a “Sergio 5” a contrassegnare
i
molteplici trasferimenti.“Scrigno” sta per la confezione
multipla
di ovetti kinder, quella da tre: la statistica di
distribuzione
delle sorprese dipinte a mano passò dal certo
“1
su 3” (“triade”) al ben più remoto “1 su 5 ”... E questa
spietata
strategia commerciale non ci dissuase, anzi !
“Ade
” in “triade” per l'espressione funerea assunta
dopo
l'esito
negativo dei tre ovetti.-
~183~
resti
minnesingheri
gomme
siluri
piste
bauli
giulivi
faggi
anguille
tuorli
-Il
negozio di caramelle e dolciumi “Il Paulista” (“piste” e
“bauli”)
era la meta preferita del “re” (“re ” in “resti”),
grande
specialista di caramelle: “gomme” esprime quelle
da
masticare, molto in voga la tipologia a forma di siluro
o
sigaretta. “Baùli”, in realtà, sta per “Bàuli”, famosa
marca
di panettoni che quel negozio esibiva nel periodo
natalizio:
“giulivi” indica il modo in cui mio zio (“giulivi”)
inzuccherava
il pandoro (apriva la bustina di zucchero
direttamente
nel sacchetto che agitava a più non posso).
“Piste”
esprime anche una pista elettrica di macchinine esibita
con
fierezza al compleanno di Ricky (“anguille”) da suo padre
(“faggi”).
“Tuorli” indica una diffusa tipologia di dolciumi a
forma
di uovo sodo; orsetti, coccodrilli, bottiglie di Coca Cola
e
sandwich in miniatura ampliavano il caramelloso scenario.
“Resti
minnesingheri” intende il fatto che, dopo le scorpacciate
di
caramelle ad opera di Stefano, non restava quasi più nulla
nella
bacheca espositrice ! Un altro patito di caramelle era
~184~
smorbi
cimiteri
deformi
purghe
acerbe
zucche
lumache
frassini
carote
dondoli
-“Deformi”
intende, riferito a “zucche”, gli zucchini deformi
e
smodati (“sorbi”) che crescevano nell'orto di mia nonna
materna.
Quest'ultima si lamentava (“purghe”) della scarsa
fertilità
del suo orto dove tutto appassiva e moriva (a questo
proposito,
“zucche” esprime, con “cimiteri”, l'evento di
Halloween,
giornata in cui si deride la morte). In effetti, al
momento
di estrarre le carote dal terriccio constatandone
l'esigua
lunghezza (appena cinque centimetri) scoppiavo a
ridere
per il fatto che, alla sovrumana forza dimostrata, non
corrispondeva
mai una gratificazione adeguata.
Anche
i pomodori erano troppo lenti (“lumache”) a maturare:
mentre
dai miei zii (“frassini” in cui “assi” intende quelli delle
carte,
espresse pure da “car/o/te”, passatempo illustrato nel
nicknameri
“hotel consuoceri”) erano già belli rossi, da mia
nonna
materna presentavano ancora il classico verdino
acerbo.“Dondoli”
indica la postazione di mio papà al momento
di
quelle escursioni nell'orto che mia nonna amava mostrarmi
in
tutto il suo sudicchiato zelo... Mio padre mi spronava a
sbrigarmi
perché, prima di raggiungere casa, era necessario
un
bel quarto d'ora di macchina (l'inglese “car ” in “carote”);
intanto
il campanile suonava, con i suoi precisi rintocchi