~316~
frassini
diamantiferi
cachi
speranze
lave
digestioni
sprechi
indigesti
tragiche
eruzioni
-La
classe della maestra Sperandio (“speranze”), nei
dopopranzo
(“digestioni”), attirava
parecchi bambini in
virtù
dei giochi in scatola che radunava: soprattutto quello
ambientato
alle pendici di un vulcano e caratterizzato da una
coreografica
isola di cartapesta aveva riscosso notevole
seguito.
“Lave” esprime, con invisibile apostrofo, l'“Ave
Maria”
(a
richiamare le Suore) e le colate laviche del gioco.
Un
pomeriggio Davide (“tragiche”) era riuscito a farmi
sprecare
tutte le mie carte immunità avendo, come scopo,
quello
di travolgere senza pietà la mia pedina mediante
eruzione
! Anche Stefano
(“re ” in “sprechi”) era un assiduo
fruitore
di quel passatempo simile al “Gioco dell'oca ”;“cachi”
intende
le finte indigestioni di fagioli e le classiche pernacchie
(per
le scorregge), motivo d'ironia nel
gruppo...“Frassini
diamantiferi”
indica il gioco
da tavolo di mia cugina che
ruotava
attorno alla ricerca di un piccolo diamante di
plastica
che allora mi sembrava preziosissimo...-
~317~
ragni
medideri
inclusa
adamo
conigli
sigla
grillo
penombra
gatto
prolunga
-La
prima consolle fissa
che maneggiai si chiamava “Sega
Mega
Drive”: era una bella macchina, a parte per i colpetti che
spesso
occorreva assestarle dal momento che l'immagine
appariva
tutta tremolante e sfocata. Mia cugina non era una
patita
dei videogame dal momento che adoperò, durante tutto
il
suo iter videoludico, solo la cassetta dell'uomo ragno che era
inclusa
nella scatola della consolle e quella del coniglietto
(“conigli”)
“Tiny Toon”, regalo di una sua amica. “Adamo ”
va
con “sigla” a indicare quella della “Famiglia Addams” che
mia
cugina sapeva a memoria... Alla domanda “Giochiamo al
Sega
?”, trovava la mia pronta risposta affermativa (“sì” in
“sigla”),
anche perché ci volle un po' prima di convincere i
miei
genitori a regalarmelo dato che mia cugina aveva iniziato
a
giocarci solo dopo i dieci anni... Tastava nella penombra
del
salotto la presa accorgendosi che mancava la prolunga:
andavamo
a recuperarla di sotto stando attente a non
svegliare
i gatti... Uno riusciva a sfuggirci sgattaiolando fino
in
camera da letto ove rimaneva a dormire mentre noi
giocavamo.“Grillo”
è il mio nickname dal momento che, a suo
dire,
ero identica al grillo parlante
di Pinocchio. “Medideri”
intende
la volta in cui mia cugina mi prese in giro dicendomi
che
il gesto del dito medio sollevato, visto in un film americano
(“usa”
da “inclusa”), volesse dire “ciao ”: temendo lo
utilizzassi
in quella maniera rettificò in fretta la sua
spiegazione...-
~318~
rudi
tetraceri
coniglio
sacco
canestro
quercia
angelo
husky
lusso
di vetta
la
famosa marca “Trudi” di cui possedetti diversi peluche
(acquistati
nella tabaccheria del nicknameri “savi damieri”).
Il
coniglietto me lo fece trovare mamma (“quercia”) all'interno
del
sacco a pelo che mi portai dietro nella vacanza con le Suore
in
montagna (“vetta”).“Sacco”, oltre alla metamorfosi, indica
il
nickname della mia compagna di basket (“canestro”) Roberta
Sacco
o, più precisamente, la Roberta cui venne subito la febbre
in
quella vacanza. Angela (“angelo”) stravedeva per un altro
peluche
della Trudi, in particolare l'husky in miniatura.
Puntualmente
glielo regalai (“lusso” sta per il notevole costo
di
quei peluche) e, come segno di gratitudine, lo espose per anni
in
macchina: sembrava proprio che quel cagnolino (“cane”
in
“canestro”), nella tetra oscurità del vano porta -oggetti,
volesse fare la guardia !-
volesse fare la guardia !-