martedì 12 giugno 2018

316-318

~316~
frassini diamantiferi

cachi speranze
lave digestioni
sprechi indigesti
tragiche eruzioni

-La classe della maestra Sperandio (“speranze”), nei
dopopranzo (“digestioni”), attirava parecchi bambini in
virtù dei giochi in scatola che radunava: soprattutto quello
ambientato alle pendici di un vulcano e caratterizzato da una
coreografica isola di cartapesta aveva riscosso notevole
seguito. “Lave” esprime, con invisibile apostrofo, l'“Ave
Maria” (a richiamare le Suore) e le colate laviche del gioco.
Un pomeriggio Davide (“tragiche”) era riuscito a farmi
sprecare tutte le mie carte immunità avendo, come scopo,
quello di travolgere senza pietà la mia pedina mediante
eruzione ! Anche Stefano (“re ” in “sprechi”) era un assiduo
fruitore di quel passatempo simile al “Gioco dell'oca ”;“cachi”
intende le finte indigestioni di fagioli e le classiche pernacchie
(per le scorregge), motivo d'ironia nel gruppo...“Frassini
diamantiferi” indica il gioco da tavolo di mia cugina che
ruotava attorno alla ricerca di un piccolo diamante di
plastica che allora mi sembrava preziosissimo...-

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~317~
ragni medideri

inclusa adamo
conigli sigla
grillo penombra
gatto prolunga

-La prima consolle fissa che maneggiai si chiamava “Sega
Mega Drive”: era una bella macchina, a parte per i colpetti che
spesso occorreva assestarle dal momento che l'immagine
appariva tutta tremolante e sfocata. Mia cugina non era una
patita dei videogame dal momento che adoperò, durante tutto
il suo iter videoludico, solo la cassetta dell'uomo ragno che era
inclusa nella scatola della consolle e quella del coniglietto
(“conigli”) “Tiny Toon”, regalo di una sua amica. “Adamo ”
va con “sigla” a indicare quella della “Famiglia Addams” che
mia cugina sapeva a memoria... Alla domanda “Giochiamo al
Sega ?”, trovava la mia pronta risposta affermativa (“sì” in
sigla”), anche perché ci volle un po' prima di convincere i
miei genitori a regalarmelo dato che mia cugina aveva iniziato
a giocarci solo dopo i dieci anni... Tastava nella penombra
del salotto la presa accorgendosi che mancava la prolunga:
andavamo a recuperarla di sotto stando attente a non
svegliare i gatti... Uno riusciva a sfuggirci sgattaiolando fino
in camera da letto ove rimaneva a dormire mentre noi
giocavamo.“Grillo” è il mio nickname dal momento che, a suo
dire, ero identica al grillo parlante di Pinocchio. “Medideri”
intende la volta in cui mia cugina mi prese in giro dicendomi
che il gesto del dito medio sollevato, visto in un film americano
(“usa” da “inclusa”), volesse dire “ciao ”: temendo lo
utilizzassi in quella maniera rettificò in fretta la sua
spiegazione...-

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~318~
rudi tetraceri

coniglio sacco
canestro quercia
angelo husky
lusso di vetta

-Se si sposta l'iniziale di “tetraceri” prima di “rudi”, si ottiene
la famosa marca “Trudi” di cui possedetti diversi peluche
(acquistati nella tabaccheria del nicknameri “savi damieri”).
Il coniglietto me lo fece trovare mamma (“quercia”) all'interno
del sacco a pelo che mi portai dietro nella vacanza con le Suore
in montagna (“vetta”).“Sacco”, oltre alla metamorfosi, indica
il nickname della mia compagna di basket (“canestro”) Roberta
Sacco o, più precisamente, la Roberta cui venne subito la febbre
in quella vacanza. Angela (“angelo”) stravedeva per un altro
peluche della Trudi, in particolare l'husky in miniatura.
Puntualmente glielo regalai (“lusso” sta per il notevole costo
di quei peluche) e, come segno di gratitudine, lo espose per anni
in macchina: sembrava proprio che quel cagnolino (“cane”
in “canestro”), nella tetra oscurità del vano porta -oggetti, 
volesse fare la guardia !-

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