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ecco
dov'eri
storico
vicolo
stupido
cortile
son
già le tre
e
chi non scappa c ’è
-Il
vicolo che dava accesso al cortile del doposcuola e che ogni
giorno
lo scuolabus delle Suore imboccava, era intitolato allo
storico
“Carlo Avalle”. Per uno stupido attimo l'ho rivisto
riscoprendo
mentalmente il tempo in cui quel cortile non aveva
segreti...
Improvvisamente, come in un sogno, tutto finisce e
si
deve (“doveri” da “dov’eri”)
tornare al futuro, un futuro
ormai
lontano dal vicolo Carlo Avalle e soprattutto da quel
cortile.
“Son già le tre” esprime il fatto che siamo grandi
ormai:
in effetti si finiva di giocare alle tre di pomeriggio per
lasciare
posto ai compiti; il tempo del gioco è finito per
sempre...
Eppure c'è ancora chi vuole giocare e uno di questi è
il
“re” (“re” in “tre”) visto che è iniziato un nascondino
che
ha
fatto scappare (“e chi non s cappa c'è !”) un po ' tutti...“Ecco
dov'eri
!”: vorrei urlargli, ma non riesco
a trovarlo...-