martedì 12 giugno 2018

381-383

~381~
gufi usurieri

raro fragile
atossico re lampo
saette querce
conigli incette

-“Raro fragile atossico re lampo” era l'esatta dicitura che
corredava le confezioni di merende al cui interno si trovava
un animaletto fosforescente. Risultava impossibile scorgere
il soggetto in allegato senza aprire la confezione e ciò
produceva una raffica di doppi... In un tipo di merende era,
tuttavia, presente un lembo di carta trasparente: fu proprio
grazie a quella miracolosa coincidenza che riuscii a scovare
(“c'è ” in “incette”) il personaggio più raro, ovvero re Lampo,
fragile per via del delicatissimo scettro.“Re” è anche Stefano
in quanto l'animale fosforescente in questione era un cane
e, quindi, si ricollega al suo cane (nicknameri“giulivi
sestieri”). Quei buffi animaletti incuriosivano parecchio
forse per la loro peculiarità di illuminarsi al buio. Un'amica
(collezionista di gufi) di mia mamma, che prendeva il pullman
con lei (“saette querce”), me li teneva da parte. Il coniglietto
era il “nottambulo” più facile da trovare (“coni gli incette”)
e il gufo si rompeva con l'usura (“gufi usurieri”): infatti
era munito di un'esile racchetta che puntualmente
si spezzava...-

Risultati immagini per re lampo

~382~
serafici ingegneri

placida calma
gerarca manna
candida scintilla
sete di godzilla

-Suor Lorenzina (“godzilla”), a differenza di tutte le altre
Suore, riusciva a ottenere il silenzio e il rispetto dei bambini,
soprattutto di quelli più vivaci... In certi casi, quando sentiva
troppo rumore provenire dalla classe della collega, andava a
dare il suo prezioso contributo di minacce e subito dopo non
si sentiva più volare nemmeno una mosca ! Anche quando la
calma Direttrice Suor Elisa (“serafici”) arrivava al doposcuola
per tenere delle lezioni di catechismo, la vulcanica Suor
Lorenzina, non volendo sfigurare di fronte a lei, ci ammoniva
con raccomandazioni del tipo “uomo avvisato, mezzo salvato”.
Oh, com'era ingenua (“ingegneri”) la placida Suor Elisa !
Pensava di ottenere il silenzio con miti parole e senza alzare la
voce ! Suor Lorenzina agiva all'opposto (“candida scintilla”)
di Suor Elisa: avendo dimostrato, nel corso degli anni, la
giusta autorevolezza, ad esempio facendosi notare alla guida
del coro, ottenne la carica di direttrice (“gerarca”) che
probabilmente si aspettava (“manna”), avendola a lungo
ambita (“sete di godzilla”; “sete” esprime anche un curioso
aneddoto riguardante Suor Elisa: aveva raccontato che i suoi
misteriosi capricci di neonata trovavano un valido motivo
proprio nella sete)...-

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~383~
esuli ostieri

benigna zebra
plateali chicchi
aquile diametri
pace d’opliti

-Il pianoforte (“zebra”) aveva alla guida la scrupolosa,
anzianissima Suor Benigna (“benigna”): quante liti (“liti”
in “opliti”) ingaggiava Suor Lorenzina se la si faceva affaticare
troppo ! Silvia Platti (“plateali”) cantava, da solista, i canti
Un chicco, da solo, che fa ? Non fa un campo di grano, né un
pane” e “Su ali (“plate/ali”) d'aquila”. Non si cantava soltanto
nelle occasioni solenni in cui la parte cantata ricopriva quasi
tutta la durata della cerimonia, bensì pure la domenica.
Alla sottoscritta, ad esempio, era affidato il “canto della pace”.
Esuli ostieri” intende il fatto che la Comunione di Suor
Benigna avvenisse in disparte e dopo tutti gli altri dal momento
che, durante la distribuzione delle ostie, era impegnata al
pianoforte... Qualcuno portava addirittura i pog (“diametri”)
a Messa per scambiarli durante le interminabili omelie !
Opliti” indica le rane (si chiamavano “Ranoplà”) degli
ovetti kinder: in questo contesto intende i canori inni sportivi
del tipo “Chi non salta.... (interista, ad esempio) è !!!”
simboleggiando i canti in generale; inoltre era mia
collaudata abitudine, dopo le funzioni, acquistare riviste
di calcio nella limitrofa edicola…-