martedì 12 giugno 2018

390-392

~390~
stracci rangeri

soffici frassini
spettri di pattini
mosaici antichi
nove tre opliti

-“Soffici” si collega all'ultima sillaba di “frassini” per ottenere
Sofficini”: in allegato ai famosi surgelati veicolavano dei
personaggi in plastica, miniature esatte di quelli alimentari.
Mia cugina (“frassini”) li collezionava anche se non potrei dire
la stessa cosa per le sorprese kinder. Durante una merenda in
campagna avevo trovato un piccolo puzzle raffigurante la serie
delle rane (il modo di dire “ranare” esprime, per magica
associazione, un'amica ,“stracci”, di vecchia data, “antichi”,
di mamma, nicknameri “rane frenieri”) e lei mi aiutò a
riordinare (“rangeri” per “arrangiare”) le tessere de l mosaico.
Le rane, o meglio, la serie delle “Ranoplà” (“opliti”), come
si chiamavano, risale al '93 (“nove tre”), 1993: quando uscì
Stefano (“re ” in “tre”) aveva sei (9-3=6) anni. Regalai a mia
nonna (“spettri”: infatti ero solita chiamarla “fantasma
formaggino” dal momento che dava da mangiare a mio nonno
un formaggino ogni sera) una rana, precisamente la
pattinatrice che esibì, a mo' di prezioso Swarovski, in
un posacenere d'argento ! Collocazione efficace dal momento
che sembrava un laghetto ghiacciato su cui pattinare...-


~391~
rettili insigniferi

una foglia
un’altra 
un’altra ancora
tre su tre !

parodia d’autunno:
la mia quercia
poteva tutto

-Una sera autunnale, seduta sulla panchina di fronte alla scuola,
avevo supplicato mia mamma (“quercia”) di poter aprire gli
ovetti kinder prima di rincasare... Si trattava della scatola
composta da tre ovetti in cui si era certi di trovare una sorpresa
(“foglia”) dipinta a mano. Queste ultime erano sorprese molto
più ambite di quelle da costruire. Veicolava la serie dei
coccodrilli (“rettili”) in atmosfera scolastica; la serie
era stata battezzata “L'allegra scuola dei Coccodritti”
(cocco/dritti,“retti” in “rettili”) in una parodia di tutte le
figure tipiche: l'allievo secchione, il Preside obeso, l'insegnante
(“insigniferi”) di educazione fisica palestrato, l'alunna
seducente, la pagella del bocciato... Nonostante la statistica
certa (l’ “ancora di salvezza”!) dell'“1 su 3”, mia madre riuscì
a conseguire un eccezionale (“tre”, numero perfetto)
e remotissimo “3 su 3”, probabile esito di un errato
confezionamento (o della sua onnipotenza ?)... Se le sorprese
kinder vengono indicate dal nickname “foglie”, era un autunno
davvero promettente ! Il “re” è citato per la sua polo
La coste” (“rettili” indica il coccodrillino, simbolo della
famosa ditta): approfondisce ciò il nicknameri “colli
capelveneri”.-


~392~
futili calmieri

voraci corde
caraffe bolle
inferno paradiso
acerrime amicizie

-“Voraci” identifica “Valeria e Roberta”, così in simbiosi
quelle due da mutare il “va” e “ro” (“va” di Valeria e “ro”
di Roberta) in “vo ” e “ra”. Avevano la mansione di riempire
le caraffe; pertanto si recavano a mensa un po' prima della
comitiva (“orde” in “corde”). Valeria era riuscita a finire
il gioco elettronico delle bolle, un puzzle game del tutto simile
al tetris, mentre il primato dell'amica consisteva nel salto con
la corda. “Acerrime amicizie” esprime il loro rapporto
confidenziale estremamente solido, ma anche incrinato da
continui battibecchi: i loro bronci duravano settimane e spesso
i motivi delle loro liti furibonde erano futili e banali. A sedare
(“calmieri”) le loro accese controversie era il tempo, quanto lo
stabiliva la sequenza degli eventi. In effetti continuare a vedersi
per coincidenza logistica accelerava la riappacificazione.
Valeria sapeva costruire complessi prismi di carta che
impiegava nel gioco “Inferno Paradiso” (nicknameri “ribes
ciarlieri”): esso consisteva nel rispondere a domandine quiz 
(in rima, “acer/rime”) dopo aver scelto porzioni colorate 
del prisma.-